Finisce una settimana davvero intensa, importante e stravolgente. Una settimana iniziata all’indomani della più clamorosa sconfitta della storia recente azzurra, sconfitta che ha generato la necessità di cambiare la guida tecnica della squadra. E pensare che dopo la fine dello scorso campionato, dopo alcune settimane di standby, la società non solo aveva voluto proseguire con Zanetti, ma gli aveva prolungato il contratto. Con il suo volto si è reclamizzata la campagna abbonamenti. Roma però ha fatto capire che qualcosa si era rotto, ce lo ha certificato, perché a stare attenti dei messaggi erano arrivati in maniera molto chiara. Troppe volte, nelle conferenze stampa tenute quest’anno, Zanetti ha ribadito il concetto di attaccamento, di voglia, di gruppo. Problemi che si sono innescati nel corso delle settimane, amplificati dalle non certezze che arrivavano dal mercato e dalle scelte di campo. Problemi che hanno portato ad una spaccatura, che la partita di Roma ha fatto capire non fosse sanabile, lasciando le cose così come erano. Una giornata per riflettere, che ha preso tutto il lunedì. Ma una giornata che, nel corso delle ore che passavano, sempre più faceva capire dove si voleva andare, o meglio, dove si voleva tornare. C’era bisogno di una persona che potesse portare un atteggiamento diverso e che potesse essere capace di lavorare sull’aspetto umano, ancor prima che di quello di campo. Una persona di cui la dirigenza si potesse fidare, e la scelta è ricaduta, ancora una volta, su Aurelio Andreazzoli.
Il tempo delle scelte è sorpassato, è arrivato quelle delle prime parole e del primo lavoro sul campo. Sono arrivate le spiegazioni, anche se non ci si è voluti soffermare troppo sul passato (ci venga concesso dire che non ci è piaciuto) per provare a guardare con ottimismo al futuro. Si sono intraviste le prime scelte del tecnico di Massa, con delle variazioni che riguardano soprattutto l’attacco che si dovrebbe rimettere con trequartista e due punte. La situazione che Andreazzoli va a prendere in mano non è certamente semplice, soprattutto perchè la ripartenza è di quelle da mettere i brividi. Però c’è tempo per poter studiare, lavorare e far crescere questo gruppo. Ci vorrà sicuramente un pò di pazienza da parte di tutti, ed è indubbio che la partita che si andrà a giocare domani non potrà essere quella dei giudizi oggettivi. Ancor prima che ci fosse il cambio in panchina, avevamo detto che quella con l’Inter sarebbe stata l’ultima partita bonus a disposizione. Chiaro che adesso i tempi devono essere intelligentemente dilatati, anche se già dalla gara di domani, si rendono necessarie ed obbligatorie delle situazioni. La voglia e quell’attaccamento, tanto urlati da Zanetti, già domani dovranno essere messi in campo. Potrà essere ammesso perderla (certo, il come, abbiamo capito che può fare grande differenza), ma non sarà ammesso non vedere gli attributi. Per questo aspetto la squadra si è giocata l’ultima chance sul campo della Roma, sacrificando il proprio allenatore per poterne uscire pulita e ripartire con un reset.
Domani alle 12:30, altro orario al quale non ci abitueremo mai, inizierà il nuovo ciclo di mister Aurelio Andreazzoli. In quel momento, davvero, tutto il passato sarà alle spalle, e la concentrazione si anniderà unicamente su quel rettangolo verde. Come detto ci troviamo a presentare una sfida difficile, complessa e complicata. La non positiva prestazione dell’Inter in Coppa potrebbe portare la squadra di Inzaghi ad avere ancora più rabbia e maggiore necessità di non lasciare briciole in giro. E’ quasi impossibile, dovendola vedere in maniera razionale, poter pensare che l’Empoli oggi abbia le possibilità di portare qualcosa a casa, e di iniziare a racimolare i primi punti. Ma proprio Aurelio Andreazzoli, citando un vecchio adagio, aveva fatto suo il motto del “si può fare!”. Se a mister Andreazzoli ci si è voluti riaffidare, se intorno a lui dobbiamo stringerci per provare ad arrivare vincitori al nostro traguardo, anche da questo è giusto ripartire. Da una filosofia che, sempre con grande aplomb, ha saputo trasmettere sicurezza e forza interiore, ed ha saputo riportare risultati spesso straordinari. Ed allora giusto dare tutta la fiducia possibile all’allenatore, alla società ed alla squadra. Già da domani, già da una gara in cui tutto porta ad una difficile positività di pensiero ma… “si può fare”.
Ah…le simpatie e le antipatie…che danno per i giornalisti o presunti tali… articolo oggettivamente ineccepibile ma…in almeno 10 passaggi o sfumature trasuda…la scarsa simpatia… diciamo così…verso il mister…mah… stringiamoci davvero tutti intorno e forza Empoli…i miracoli li abbiamo fatti sempre così…
Intanto Bajrami Viti e Pinamonti mettono ko i gobbacci.
Bel pezzo, si dicono le cose come stanno!
La squadra domani può perdere ma ci deve essere il 101% dell’impegno. Andreazzoli deve aver tempo ma il problema è che mercoledì prossimo c’è una finale è se dovesse essere persa non è che si potrà far finta di niente solo perché c’è un allenatore nuovo
Salernitana che ieri ha giocato molto bene, fra l’altro. Son tutte forti le nostre rivali.
Mi è sembrato un bell’articolo. Allo scrittore non è piaciuto il discorso di non guardare al passato. Giusto. Voleva delle spiegazioni. La società vuole guardare solo avanti. Legittimo e forse necessario.
Ma, come scritto sopra, adesso si riparte. Le simpatie o le antipatie restano nel cassetto, c’è l’Empoli football club.
Anche il tempo per giudicare l’operato della società ci sarà. Ora otto giorni di campo.
Credo che per alcuni giocatori l’idea di calcio di AA sia un’occasione immensa. Con questo mister non ci saranno più alibi. E mi riferisco specialmente a chi vuol essere grande. Vediamo se ha ragione Enrico o gli altri 6000 abbonati. Mister B., se sei davvero forte come io sostengo da quando eri un primavera, questa è l’ ora giusta. E non sei il solo ad avere un’ immensa chance.
È bene che io non abbia ragione…
Io non la voglio! preferisco essere offeso…
E comunque Enrico, a parte la battuta, non hai mai detto che è un bidone. Ma che a lui si perdona tutto mentre a giocatori come Bajrami niente.
Ecco, da ora in poi, al netto di oggi, lo voglio spregiudicato e fantasioso.
Anzi prima di tutti ho detto o lui o Zanetti…
Quindi davo ragione a voi ma la penso diversamente….
E sapete già come la penso….
A un certo punto sono contento pure che ci sia Andreazzoli…
Perché io do sentire le solite lamentele da un anno a questa parte aveva anche un po’ scocciato…
La squadra ha giocato il jolly e ora non ha più alibi…. si sono scelti il Mister e ora devono tirare fuori le ⚽️⚽️ …. io non dimentico e da oggi in poi sarò molto indulgente con loro e trascurerò completamente Aurelio la cui capacità di incidere per me saranno minime….. peccato che la verità non sia venuta fuori, forse, sempre per proteggere le “prime donne”, si è evitato di far trapelare le cose come stanno veramente, altrimenti qualcuno non avrebbe evitato il linciaggio…. un ringraziamento a Mister Zanetti per quanto fatto e dato, ha pagato colpe non sue e ha lottato (LUI) per la maglia, contrariamente a molti altri….
Zanetti tecnico mai piaciuto, ma sui valori umani merita tutto il nostro rispetto.
Se fare risultato oggi è molto difficile (però si parte a zero a zero) sicuramente quello che si deve vedere è una reazione d’orgoglio da parte della squadra. Andreazzoli ha avuto poco tempo di lavorare ma c’è da aspettarsi almeno di vedere anche qualche cambiamento dal punto di vista tattico. Di tempo per arrivare al risultato non ce ne tanto e sia la parte mentale che quella di gioco vanno di pari passo. La partita di oggi si può perdere ma tutto il resto non deve mancare. dalla prossima però i tre punti sono obbligatori.
Sposo le parole di questo pezzo. Mi sembra che il messaggio che debba arrivare sia chiaro e sia quello giusto: avete voluto la bicicletta, ora pedalate! E questo vale anche per gran parte della gente che ha invocato il ritorno del nonno anche l’anno scorso. Oggi vada come vada, ma serve una reazione, poi mercoledì serve il risultato, sennò tutti in ritiro a Montenero
Paura di un’ altra goleada: non la sopporterei
Io non ho chiara una cosa… che il Nonno possa rimanere simpatico o antipatico ci può stare e ci mancherebbe; ma mi spiegate, sportivamente parlando, cosa avrebbe fatto di tanto male per stare sulle p…e a così tanti tifosi? Poi che lo spogliatoio volesse Andreazzoli chi ve lo ha detto? No perché qui la gente si prende delle libertà folli. Io personalmente non ero particolarmente euforico di Zanetti, ma a livello umano e sportivo non posso che essergli grato per quanto fatto e dato ad Empoli. La redazione probabilmente ha il dente avvelenato nei confronti del Nonno perché non se li considera minimamente, mentre Zanetti mi sembrava più accondiscendente.
Questo mi chiedo sempre anche io: un allenatore che ci ha portato in A ammazzando il campionato di B, poi retrocesso con 38 punti e il biscotto di Firenze (e con Iachini che aveva sprecato la parte di calendario migliore in cui bisognava fare molti più punti), e poi una salvezza due anni fa già blindata a gennaio. Chi non ama il suo modo di giocare riconosca che il proprio giudizio è personale ed estetico, perché se si guarda ai risultati, per ora gli si può dire poco.
La critica sportiva ad Andreazzoli è paradossalmente la stessa verso Zanetti…troppo integralismo tattico (tutti avanti o tutti indietro) e poca capacità di far dare caratterialmente quel qualcosa in più quando c’è da fare un balzo in avanti.
Nessuno mi toglie dalla testa che con un allenatore diverso non ci saremmo sgonfiati nel ritorno e avremmo fatto ben più dei 41 e 43 punti degli ultimi due anni….nessuno dei due ha sfruttato in pieno il fatto di avere un portiere che ti portava punti.
A parziale giustificazione il depauperamento tecnico iniziato dopo l’addio del Quaquaraquà…e che ha avuto il suo culmine quest’estate.
Se la metti così mi trovi d’accordo…
S ostina è vero quello che dici dell integralismo di entrambi i tecnici. Ma Zanetti gioca malissimo e il nonno bene ed in maniera propositiva. Quindi perché con i risultati in tasca non deve piacere Andreazzoli? Per 10 gol presi in più del dovuto? Il calo del girone di ritorno ( questo ovviamente vale anche x Zanetti) è figlio di una salvezza già arrivata con largo anticipo. Successe anche con Giampaolo. Quando sei salvo inconsciamente qualcosa molli. Però ha ragione Ibao. Perché uno che vince e gioca bene drve essere criticato non lo capirò mai.
Non sono d’accordo, tutti e due hanno sfruttato la presenza di Vicario; purtroppo quest’anno non l’ha potuta sfruttare Zanetti (e si è visto la papera col Verona) e non l’ha potrà sfruttare il nonno.
Appunto, è un giudizio estetico…io a parità di risultati preferisco salvarmi con 50 gol fatti e 70 subiti…altri preferiscono farne 30 e prenderne 50…sempre a meno 20 sei, siamo in serie a, e sempre ti sei salvato a febbraio…ma preferisco il nonno…poi rispetto per Zanetti… molti invece ad Andreazzoli non lo danno…cmq a Empoli siamo forti, a parte Spalletti si è fatto le bucce a tutti… perfino con Sarri c’erano mugugni…per i giornalisti… è come hai detto tu
L’importante è il LAUTO INCASSO…la Corsi SPA sentitamente ringrazia….
Verissimo. Per tanti aspetti siamo come i tifosi delle nane