Di Gabriele Guastella
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Prima del triangolare “RicordiamoC1” è stato letto il racconto “azzurro” di Carmine Esposito. Ve lo riportiamo di seguito.
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C come Carmine… come Serie C(1), E come Esposito… come Empoli. La C e la E, una consonante ed una vocale, un binomio che si rivelerà ben presto vincente per Carmine Esposito e l’Empoli FootBall Club.
Gli azzurri sono impegnati nel Girone A del campionato di Serie C1 e, dopo un avvio non eccezionale, inanellano una serie importante di vittorie a ripetizione. In panchina la coppia tutta empolese Luciano Spalletti-Piero Pelagotti riscuote simpatie anche fuori dal campo e la città sembra improvvisamente innamorarsi di nuovo dei colori azzurri dopo un paio di stagioni tra delusioni e paure per i Play Out con l’Alessandria.
Dopo il filotto di vittorie è tempo di calciomercato di riparazione e a novembre arriva Carmine Esposito.
Il 12 novembre 1995 diventerà una data storica per Carmine: al Castellani si gioca Empoli-Modena, scontro tra due formazioni che occupano due buone posizioni in classifica. Giornata tipica autunnale, cielo grigio, ma non fa freddo… il Castellani si scalda decisamente al 15’ del secondo tempo quando Carmine sigla il gol del definitivo 2-0, il primo di una lunga e vincente serie.
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Carmine si ripete quattordici giorni dopo: segnando sul campo del Leffe il gol che permette agli azzurri di uscire indenne da una trasferta complicata; Esposito segnerà ancora a dicembre con Massese e Spezia, e poi nella stoica sfida con il Brescello, sotto un vero nubifragio a tre minuti dal 90’ in una partita incredibile. Sono segnali importanti, ma mister Spalletti continua a “gridare” che l’obiettivo sono i quaranta punti salvezza, gli azzurri in campo girano a meraviglia sia in campionato che in Coppa Italia dove Esposito è decisivo nei Quarti di Finale sul campo di Castellammare contro la Juve Stabia. La classifica si fa importante, e l’Empoli si prende il comando vincendo a Como subito dopo le festività natalizie. Dopo un periodo di appannamento tra gennaio e febbraio l’Empoli riprende a correre e la straordinaria tripletta di Carmine nel 4-1 contro il Montevarchi scuote di nuovo l’ambiente. Solo la Spal vincerà ad Empoli. Ma è una sconfitta episodica perché poi l’Empoli sbanca Modena (e segna ancora lui… Carmine), la rincorsa agli spareggi Play Off è appena iniziata… e dalla Curva Nord del Castellani si alza il coro “e segna sempre lui…”.
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Carmine nel frattempo trascina l’Empoli in finale di Coppa Italia: una sua doppietta affonda il Ravenna nel return match del Castellani, i romagnoli ormai con la vittoria del campionato in tasca ammettono la superiorità degli azzurri, mentre l’entusiasmo in città sale a dismisura. I Play Off sono acquisiti, quando l’Empoli alza al cielo la Coppa Italia di Serie C, davanti a 5mila spettatori impazziti: ed è Carmine Esposito a superare su calcio di rigore Castellazzi e correre come un pazzo verso la bandierina.
Il 9 giugno a Monza è tempo di Play Off: si fa sul serio ragazzi, oltre 2mila500 in trasferta, e al 22’ arriva il gol-vittoria… schema su punizione e gol agile di Carmine che corre sotto la curva azzurra per festeggiare: sono le prove generali per il grande giorno che arriva, puntuale, il 22 giugno.
Stadio Braglia di Modena: spareggio promozione, Empoli-Como chi vince sale in paradiso. Oltre 6mila cuori azzurri, carovana infinita di pullman, 3 treni speciali… oltre la metà dello stadio emiliano parla empolese… fa caldo, gara intensa, tirata, maschia e corretta al tempo stesso… equilibrata, fino ad un certo punto però… e cioè fino al minuto 84’ quando un lancio di Baldini, un colpo di testa di Nicoletti, liberano l’estro di Esposito, una finta, un’altra…un dribbling secco, sono frazioni di secondo… che sembrano scorrere lenti, lentissimi… sono istanti in cui cambia tutto in campo e negli anni a seguire… è il momento in cui Esposito calcia il sinistro che supera Zanin, il portiere del Como gira su se stesso, come una trottola lui e il suo cappellino, mentre la palla rotola…nel sacco… e Carmine pieno di gioia si toglie la maglia bianca zeppa di sudore e passione e corre con la lingua di fuori e le braccia spalancate come per abbracciare quei cuori azzurri che da sette anni attendevano il riscatto di Cesena… è Serie B… finalmente!
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Tra i cadetti il primo gol azzurro di Carmine arriva ad autunno inoltrato: il 20 ottobre, il gol che consente all’Empoli di pareggiare l’iniziale gol del Castel di Sangro. Venti giorni dopo per la prima volta a segno la coppia-gol Cappellini-Esposito: Carmine trasforma un rigore pesantissimo al 90’ di un infinito Cosenza-Empoli 2-2. Gli azzurri si sollevano fin a ridosso delle prime posizioni con le vittorie interne con Chievo e Venezia dove Esposito è protagonista di altri gol anche di pregevole fattura. A gennaio è decisivo nello scontro diretto con il Genoa: suo il gol al 90’ con cui l’Empoli batte i liguri e si issa in zona promozione. Bellissimo il gol in casa della Salernitana a febbraio, memorabile quello con cui l’Empoli piega il Chievo e che in pratica diventa, insieme al rigore parato da Balli, il simbolo di un ritorno inatteso in Serie A… già Serie A!… che diventà realtà il 15 giugno 1997… 8mila empolesi a Cremona, altri pullman ed altri treni speciali, ed il solito gol di Carmine Esposito al 14’ di un primo tempo di un Cremonese-Empoli, la solita corsa ad abbracciare tutti i cuori azzurri… l’invasione di campo… le bandiere con la A… gli azzurri in mutande… quel tifoso con il cappellino biancoblu che bacia il campo e manda un bacio alla mamma in tv… e quel ragazzo venuto da Napoli che ha infiammato una città intera… immagini e frammenti di un pomeriggio di calcio che entrano nella storia, e riempiono di gioia pagine indelebili…
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Carmine Esposito si deve misurare con la Serie A, impresa titanica secondo molti… ma Carmine con una semplicità estrema, e molta umiltà, risponde sul campo segnando i gol in Coppa Italia con il Lecce ed in campionato al San Paolo nella “sua” Napoli… segna un grande gol con il Piacenza, poi con la Sampdoria, e beffa Pagliuca e l’Inter con un gran bel gol dopo tre minuti di match…
E’ lui ad aprire le danze in Empoli-Napoli 5-0, ed è sempre lui a segnare il gol del pareggio in Empoli-Fiorentina 1-1, segna il rigore decisivo con cui l’Empoli piega l’Udinese, ed è decisivo nel finale di stagione con i gol contro Brescia, Lecce e Bologna.
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Il 10 maggio 1998 in un Castellani gremito all’inverosimile l’Empoli piega il Vicenza per 3-2 e conquista con una giornata di anticipo la salvezza in Serie A… c’è anche la sua firma, l’ultima in maglia azzurra… della sua intensissima quanto appassionante storia… fatta di gol, corse pazze, linguacce, vittorie, coppe alzate al cielo, promozioni, salvezze e quel coro che si alzava dalla Maratona che ci pare ancora oggi accompagnare i nostri pomeriggi di calcio “e segna sempre lui…si chiama Carmine Esposito…”.
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Gabriele Guastella
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