Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, è “consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”.

Così una circolare inviata oggi dal Viminale ai prefetti sulle prescrizioni in vigore da lunedì 4 maggio e fino al 17.

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8 Commenti

  1. Poverini se si ammalano ,co i soldi che prendano il minimo,e chi sono loro ,gli operai costretti a 1000 euro ,
    MAREMMA IMPESTATA

    • Enrico il problema non è poverini. Il problema è che x mettere in piedi la baracca occorrono 2 3 tampone la settimana a 1000 persone e x noi lavoratori normali e soprattutto x gli infermieri non ci sono o gliene fanno uno al mese. E oltre a loro stessi possono infettare i normali dipendenti come i magazzinieri o chi gli fa da mangiare. Quando poi andranno a giocare avranno bisogno di avere un mezzo treno tutto bloccato x loro. Non è che io mi preoccupo solo dei giocatori. Poi abbiamo visto al colonia 3 contagiati dopo 2 allenamenti senza contatto. Quando fanno una partita vera se una squadra ha 6 7 contagiati come è successo alla Samp che succede? Siccome stavolta non ci si ferma x eventuali contagiati, se una squadra ne ha 2 bene va avanti. Ma se ne ha 7 loro si fermano, perdono le partite a tavolino e retrocedono. Poi si arrabbiano tutti. Il tennis lo puoi anche far ripartire ma il calcio o il basket dove c è il contatto fisico no. Rischi di fare un macello

  2. Il fatto è che leggendo l’ordinanza non potranno usufruire degli spogliatoi per farsi la doccia. Quindi vanno in suv a Monteboro, corrono lassù e tornano in suv a casa, magari prendendosi mal di gola e raffreddore. Per sdrammatizzare perchè non ci dotiamo di 25 docce che ci sono sui camper e bagni chimici da cantiere 😀

  3. Poverini gli tocca andare a fare la doccia a MONTEBORO sai che sacrificio.
    La cosa che fa inc…….e è che i calciatori possono fare i tamponi quando vogliono e noi poveri cittadini non ti fanno il tampone neanche se sei moribondo , non ci siamo sembra che il calcio sia vitale per una nazione , povera italietta .

    • Eccone un altro che ignora il business che c’è dietro, il ritorno in termini fiscali x lo Stato e l’occupazione che da.

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