Prosegue la nostra rubrica dedicata ai personaggi che hanno caratterizzato la storia azzurra. Abbiamo intervistato Silvio Baldini,179 partite sulla panchina dell’Empoli divise in due parti: dal 1999 al 2003 e nella stagione 2008-09. Quattro stagioni in serie B, e una nella massima serie con all’attivo 73 vittorie, 54 pareggi e 52 sconfitte.
Salve Mister! La domanda di prassi è come stai vivendo questo particolare momento?
“Ci è arrivato un qualcosa di sorprendente e inatteso, tutti siamo rimasti dalla realtà che siamo stati costretti a vivere. Per quanto mi riguarda ho cercato di sfruttare al meglio questo tempo libero, in definitiva come tutte le persone costrette a rimanere a casa”.
In questo periodo si è parlato molto riguardo al futuro del calcio, secondo te c’è una soluzione per uscire da queste crisi?
“Le difficoltà del calcio segue quelle generali di un mondo condizionato dal coronavirus. Gli imprenditori giustamente devono guardare alla salute delle proprie aziende, poter pagare i propri dipendenti. La squadra di club viene dopo, ho sentito parlare di questa possibile riforma, se è ben studiata si può attuare. In ogni caso tutte le proposte formulate sono da considerare con grande attenzione”.
Torniamo al passato, Empoli cosa ti ha lasciato a livello umano?
“E’ stata un esperienza a cui sono molto legato, ho avuto la possibilità di lavorare a stretto contatto con molti amici, alcuni dei quali purtroppo sono morti. Ripenso alle stagioni ad Empoli con molto affetto ed un pizzico di nostalgia, abbiamo fatto grandi cose”.
Qual è stato il momento più bello dell’esperienza empolese?
“Senza ombra di dubbio la stagione della serie A, questo senza nulla togliere alle buone stagioni di serie B. Per una realtà come Empoli andare ad incontrare squadre del calibro di Inter, Juventus, Milan, Roma e via discorrendo era qualcosa di incredibile. I ricordi di quel campionato rimangono indelebili”.
C’è un aneddoto di quel periodo che ricordi con piacere?
“Sicuramente quando ci trovavamo fino alle 3.30 di notte con il compianto Silvio Nacci nei pressi di una pasticceria in centro. Fra l’altro lui a quei tempi doveva alzarsi alle 5 per andare a lavoro. Si ragionava sul sogno che stavamo vivendo, soprattutto quando la domenica dopo si andava ad affrontare le Big del campionato di serie A. Ricordo con un pizzico di nostalgia quei momenti”.
Invece c’è qualcosa che non rifaresti?
“Come si fa? Non si può tornare indietro con il tempo. Tutti vorrebbero sposare Sofia Loren ride n.d.r ma non è possibile. Sono contento di quello che sono riuscito a fare ad Empoli.
Nella tua esperienza di Carrara c’è un pò di Empoli vista la presenza di Tavano e Maccarone, e Marchionni in qualità di vice
“Per me è importante il rapporto umano con le persone, mi sono voluto affidare a persone che conosco bene, sapevo potevano darmi una grossa mano anche in questa esperienza alla Carrarese”.
Il suo futuro come lo vedi?
“Per questo bisognerebbe sentire una cartomante, ne conosco una ma non è molto brava (ride n.d.r); la mia intenzione è di continuare ad allenare, mi sento motivato nel farlo”.
Sarebbe dovuto restare ad empoli un altro anno almeno. Ed invece ha voluto bruciare le tappe e lo ha pagato!
L’inventore del 4231
6 positivi alla Fiorentina….
e non si può ripartire…
E 4 della Sampdoria do cui uno recidivo. E ancora nessun allenamento fatto insieme ai compagni. E tutti che vogliono riprendere a giocare. Facciamo festa.
Io parlo di Silvio Baldini. Un’intervista bellina ma niente di che, poco esplosiva. Da lui ci si poteva attendere un po’ di più: aneddoti, piccole provocazioni, dediche speciali.
Il momento è particolare e purtroppo gli aneddoti sono piuttosto sopiti. Si l’intervista è abbastanza corta.
Magari, se a farle, queste inteeviste, ci fosse qualcuno piu bravo…le cose che elenchi tu uscirebbero…credo!