Si avvicina per gli azzurri il ritorno in campionato, manca infatti una settimana esatta alla trasferta in programma alla “Dacia Arena” di mercoledì 4 gennaio alle ore 20.45. Dalle colonne del “Messaggero Veneto” ha parlato Pasquale Marino, ex tecnico sia dei bianconeri che degli azzurri. Dall’esterno vede così l’Empoli : “Conosco molto bene l’ambiente per averci allenato. La presidenza Corsi punta sempre ai risultati attraverso il gioco e l’organizzazione scegliendo l’allenatori di conseguenza, penso a Sarri, Andreazzoli, Dionisi e Zanetti. Tutti tecnici che attuano il 4-3-1-2 oppure il 4-3-3 sono propositivi volendo sempre valorizzare i calciatori a disposizione . Corsi e Pozzo sono nel calcio da una vita, sanno come fare, ad Empoli però ci sono meno introiti rispetto ad Udine quindi sopperiscono attraverso idee, ed un settore giovanile organizzato”.
Meno introiti…e ci credo, se si confronta il LORO stadio col nostro altroché meno…comunque che non si possa nemmeno ambire ad una curva, ad uno stadio decente mi sembra sinceramente quasi impossibile. E il comune pensa a buttare via milioni per fare il teatro e dove poi? Nell’ultimo parcheggio libero rimasto in riva all’Arno…se vi sembra normale!!!
Il parcheggio lo fanno sotterraneo per quasi tutto il perimetro del teatro e aree prospicenti.Meglio teatri che ,si spera,promuovano musica e cultura che stadi dove bimbi di appena 10 anni imparano a bestemmiare e ad odiare il prossimo.Detto da un abbonato di vecchia data.
Come darti torto … Detto da uno che segue l’Empoli da 40 anni
Si, la critica al teatro è proprio sbagliata.
W il teatro, il calcio, lo svago.
Ps: Marino grande uomo e buonissimo Mister
Sbagliato criticare il teatro, luogo di cultura.
Concordo con Nicola: i bimbi di 10 anni meglio a teatro che allo stadio.
Quando in TV inquadrano le curve si fa un figurone, per non parlare della viabilità ! Non è il caso di fare confronti !
È incredibile che nel 2023 ,a Empoli siamo 30 anni indietro,e dire che paesi sotto sviluppati ci passano avanti,la politica poi è un marciume di nulla facenti approfittatori, mafiosi mischiati a una ignoranza disumana.