Commento di Gabriele Guastella
Produzione PianetaEmpoli
L’Empoli cade anche in casa dell’Hellas Verona e fa arrabbiare il tecnico Maurizio Sarri che, in sala stampa, si pronuncia così: “abbiamo perso da presuntuosi, dipendesse da me si andrebbe in ritiro”. Ritiro che ovviamente non ci sarà, anche perchè gli azzurri al Bentegodi sono presuntuosi, forse sì ha ragione il tecnico, ma appaiono scarichi mentalmente (magari sarebbe il caso di vedere davvero in campo chi ha giocato poco, ndr) e anche stanchi per una lunga stagione, e il caldo di Verona (a proposito 28°C seppure ventilato, ndr) hanno influito nel rendimento. Un rendimento forse non brillante come spesso la squadra azzurra ci ha abituato, positivo solo a tratti e soprattutto in avvio di gara e cioè fino a quando Moras di testa non ha pareggiato l’iniziale gol di Saponara (6′). A proposito il gol dell’Empoli è propiziato dalla caparbietà di Maccarone, che sradica il pallone dai piedi proprio di Moras servendo un gigantesco assist a Saponara, e dalla freddezza del numero cinque azzurro, alla settima realizzazione in quindici partite. Per la prossima stagione l’Empoli ha un solo imperativo: ripartire da Sarri, magari!, e contemporaneamente da Saponara: obbligatorio!.
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Trovato il gol dell’1-0 l’Empoli ha sfiorato il 2-0 con una potente conclusione di Zielinski, di poco a lato, poi ha controllato bene fino a quando Moras non ha trovato la zuccata vincente. Poco prima è stato lo stesso Zielinski, nel tentativo di dribblare nella propria area di rigore, a regalare il pallone del possibile 1-1 a Toni, clamorosa traversa. Sul finale di tempo il Verona inserisce Fernandinho al posto di Gomez (infortunato, ndr) e questa è la mossa che manda ulteriormente in crisi l’Empoli perchè il giovane classe ’95 è una costante spina nel fianco degli azzurri, e soprattutto si trasforma in un brutto cliente per Laurinì. Toni colpisce di testa e trova l’opposizione di Bassi prima e Barba poi che sulla linea di porta evita la capitolazione. Si va al riposo su di un giusto 1-1.
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Nella ripresa però l’Empoli sembra giocare con un po’ troppa sufficienza, ha la palla buona con Zielinski per fare il 2-1, poi con Saponara; tuttavia il Verona passa in vantaggio al termine di un’azione quasi casuale: cross di Halfredsson da sinistra e Bassi che smanaccia proprio sui piedi di Sala che al volo di collo esterno destro insacca (68′). Il Verona prova in tutti i modi a far segnare Luca Toni, e sfiora il 3-1 con un tiro da fuori di Halfredsson. Proprio a due secondi dalla fine del match Verdi (pochi minuti prima ammonito e che da diffidato salterà per squalifica il prossimo impegno casalingo con la Sampdoria, ndr) dai trenta metri prova a sorprendere Rafael che devia sopra la traversa. Poi il triplice fischio finale, e la festa degli scaligeri che salgono a quota 44 punti.
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