Di Gabriele Guastella
Questa mattina, una ventata mi ha spalancato la finestra della camera, lasciata semiaperta per tenere fresco l’ambiente dopo il caldo degli ultimi giorni. L’improvvisa apertura della finestra ha provocato un vortice di aria che ha “travolto” tutto, arrivando a lambire gli oggetti del cuore azzurro gelosamente custoditi nella libreria che io definisco “la libreria della storia del calcio azzurro”. Lì in quei pochi ripiani, ci ritrovo tutto, le vittorie più belle e sofferte, le giornate più felici ed intense, compresa quella bellissima gioia del 22 giugno 1996. Già, il soffio di vento ha riportato alla luce una videocassetta, “nascosta” da una foto che spostandosi ha messo in bella vista una data da ricordare per sempre: 22 giugno 1996. “Preciso!”, esclamo. Esattamente 17 anni fa. Quel giorno mi alzai presto (e chi aveva dormito la notte prima?), per recarmi alla stazione ferroviaria di Empoli dove uno dei tre treni allestiti per l’occasione mi avrebbe condotto al Braglia di Modena per lo spareggio promozione contro il Como. Alla guida di quel treno, quel giorno, c’era Angelo, un ferroviere con la passione del calcio e dell’Empoli che sarebbe diventato mio amico solo qualche anno dopo. Quel giorno non ci conoscevamo, ma entrambi, insieme agli altri oltre 6mila empolesi eravamo a Modena, e vedevamo in presa diretta gli azzurri conquistare la Serie B, grazie ad un guizzo di Esposito a sette minuti dal 90′. Finì 1-0 e andammo in B.
Il viaggio dallo stadio di Modena alla stazione fu una festa incredibile, e alla stazione di Modena fummo accolti dagli strombazzanti CIU-CIU-CIU di giubilo e di festa dei locomotori che avrebbero condotto i tre treni “azzurri” di nuovo ad Empoli per la festa sotto le stelle e l’abbraccio tra squadra e tifosi.
Abbiamo rivisto spesso le immagini di quel successo, oggi frugando su internet ho ritrovato quelle stesse immagini, però rovesciate all’opposto, da chi insomma le ha vissute da sconfitto sul campo. E allora ho deciso di adottare quelle… perchè a volte si vince, a volte si perde, come è successo a noi quest’anno… ma poi si può anche ambire a vincere, dopo aver perso. Basta crederci.
Più sotto ci sono altre immagini, quelle nostre, è il video con la quale abbiamo ripercorso la storia di Carmine Esposito in maglia azzurra, portatevi al minuto 3 e 40 secondi e ritroverete le immagini viste dal nostro versante, del successo…
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La più grande gioia calcistica della mia vita…
Al goal di Esposito partì un boato dalla curva azzurra che durò 10 minuti…
Brrrrividi!
Un complimento sincero a Gabriele per il modo in cui scrive. Veramente riesce a trasmettere la passione infinita e la sincerità di queste emozioni che solo l’azzurro gli sa dare!
Fu bellissimo, grande Gabriele..
mamma mia …la mia prima emozione
Brividi. Per me i’ Carmine nella squadra ideale dell’Empoli di sempre. Indimenticabile.
Quello che mi è rimasto impresso nella mente quel giorno è la vena nel collo di un mio amico che si gonfiava a dismisura nell’esultare quando Carmine l’ha messa dentro….chissa’ se il mio amico ha visto la mia! 🙂
….guidare il treno , con la maglia di Martusciello poi….;-)
Ma eri te l’Angelo di cui parla Gabriele?
E come si fa a scordarselo?Quell’anno ero militare.Presi una licenza per esserci e poi 4 giorni di malattia causa laringite acuta per quanto avevo urlato quel giorno.Che tempi…
si sono io
GRANDE……….
Ok!!
Mamma mia, dopo il matrimonio questo è resta il giorno più bello della mia vita
A ricordarmi quel giorno mi vengono i brividi ancora oggi.Sarà che avevo poco più di vent’anni,sarà che fu la prima vera grande gioia calcistica vissuta da adulto,sarà tutto il resto ma quell’anno e quel giorno rimarrano sempre nella mia memoria.