Terza tappa del progetto promosso dalla Lega di Serie B “Un giorno per la nostra città”, che ha visto ovviamente protagonista anche l’Empoli.
Il tema di questa giornata, dopo aver vissuto quello dei giovani e quello degli anziani era quello della disabilità e la nostra società è stata ospite, ad Avane, di un bellissimo contesto, con il calcio protagonista. Infatti, presso il campo sportivo della suddetta località empolese, si pratica un paio di volte a settimana il “calcio sociale”, che vede in campo ragazzi che per motivazioni varie non potrebbero trovare spazio nel calcio più tradizionale. Si gioca con regole diverse, dove su tutto non conta certo vincere ma stare insieme e divertirsi, con rispetto e con delle regole comunque precise. Non c’è età, non c’è sesso e non ci sono diversità di alcune genere a poter disciplinare il gioco.
Un pomeriggio piovoso purtroppo ha leggermente condizionato quello che in realtà doveva essere una piccola partitella che avrebbe unito i ragazzi di Avane a quelli della prima squadra azzurra ma le emozioni non sono mancate con i ragazzi azzurri a fare da supporters a chi in campo giocava per poi unirsi in un bellissimo abbraccio condito da tante foto ed autografi per tutti.
Per la squadra azzurra erano presenti Maccarone, Croce, Valdifiori, Pucciarelli, Signorelli, Bassi e Verdi accompagnati dai dirigenti Calistri e Lupi.
Belle, alla fine, le parole di Massimo Maccarone che si è impegnato, a nome della squadra, a portare a questi ragazzi del materiale tecnico con la promessa quindi di rincontrarsi.
Vi proporremo un servizio ad hoc che ripercorre quello successo questo pomeriggio ma adesso spazio alle parole del coordinatore Juri Stabile che spiegherà meglio anche i significati di questa iniziativa, e del Segretario generale dell’Empoli FC, Stefano Calistri: