Domani sera alle ore 20:45 è in programma allo Stadio Castellani di Empoli l’amichevole Italia-Bosnia. Alla vigilia hanno parlato in conferenza stampa l’allenatore della Nazionale Italiana, Luciano Spalletti e il portiere Guglielmo Vicario.

Spalletti: Cosa vuol dire per te giocare a Empoli?

Empoli? I biglietti li ho comprati tutti io… Ci saranno tutti i miei amici, sicuramente mi sentirò a casa mia perché lì ho vissuto momenti bellissimi e tutta la mia infanzia. Sono stato allenatore del settore giovanile, ho allenato la prima squadra, è stata una esperienza bellissima che mi dà emozioni importantissime quando me la ricordo. Sarà molto emozionante”.

Trent’anni fa avrebbe mai pensato di tornare al Castellani da ct?
“Questo è un azzurro ancora più acceso, splendente. E’ difficile rispondere: quando sono partito avevo sicuramente delle ambizioni, lavoravo per guidare una squadra di Serie A, ma in quel momento lì era impossibile immaginare questo momento qui. Però come detto prima il futuro lo abbiamo tutti davanti e poi dipende dalle azioni che fai. Dall’umiltà, dalla convinzione: sono due cose confinanti. Essere presuntuoso no, ma sopravvalutare gli avversari è ancora peggio così come non avere autostima delle proprie possibilità. Non me lo sarei immaginato: sarà un momento bellissimo”.

Vicario: Un anno dopo torni a Empoli ma con la maglia della Nazionale: che emozione sarà? In cosa sei migliorato in quest’anno?
“E’ super emozionante tornare per la prima volta al Castellani con la maglia della Nazionale, ripensarci e prenderne coscienza domani sarà un momento emozionante: per me, per i miei genitori, per tanti empolesi che mi vogliono ancora bene e mi hanno permesso di giocare questa gara quì. E’ la squadra che mi ha dato la reale possibilità di mettermi in mostra in Serie A, di coronare il sogno di giocare in Premier League. Da quando sono partito mi sento più convinto nei miei mezzi, loro hanno avuto il coraggio e la follia di mettermi in mostra. Sarò sempre riconoscente all’Empoli”.

Tmw.com

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26 Commenti

  1. Caro Guglielmo sei sicuramente una delle poche persone che gli empolesi non dimenticheranno mai…ti meriti tutto il meglio possibile…quando si rimane nei cuori di così tantissime persone vuol dire che si è una gran bella persona…domani sera spero di vederti in campo con la maglia dell’Italia e per noi empolesi sarà come avere in campo un pezzetto di Empoli…💙

  2. Due belle persone, anche e soprattutto al di fuori dell’ effimero mondo del calcio moderno.
    Sono dei tanti bravi ragazzi passati da Empoli.
    Un vanto di questa società e di questa città è appunto quello di aver educato e fatto crescere ragazzi e giovanotti con l’ etica del lavoro, del gruppo e del rispetto, tenendo sempre i piedi per terra. Purtroppo guardandosi attorno non mi pare ci siano tanti esempi simili.

  3. Si, bravi ragazzi… però via, Luciano, proprio per rispetto di chi lo è, Fagioli andava lasciato un po’ a meditare a casa.

  4. Spalletti ci ha buttato 2 volte in serie B qualcuno se fosse possibile glielo può ricordare ..e che senza il Corsi ed Ancona sarebbe a certaldo in una tabaccheria…

  5. Bentornato ad Empoli Guglielmo, anche se solo per una notte! Era destino che la maglia azzurra (Empoli o Italia che sia) ti restasse addosso.

  6. Più che altro sarà davvero bella l’immagine che daremo a livello internazionale con lo stadio considerato come il “più brutto d’Europa”!!!
    Ferraglie for ever!!!!

  7. Due gravi errori mister Spalletti, il primo è non aver convocato Lupetto, il secondo è aver rispedito a casa Ricci per tenere Fagioli. Speriamo che non si arrivi al terzo e cioè di panchinare Vicario (dopo che son due volte che parte titolare) in favore di Donnarumma!

    • Daniele completamente d’accordo con te…”purtroppo” lo sappiamo bene che in nazionale più che altro contano gli sponsor e i procuratori e molto meno il C.T. altrimenti è assolutamente inspiegabile non avere convocato Luperto…stesso discorso per Vicario…con tutte le “papere” che ha fatto quest’anno Donnarumma come si fa a preferirlo a Guglielmo…

  8. Spalletti e Vicario, penso sia la fotografia perfetta di cosa è l’Empoli da decenni ormai, uno che viene dal passato e uno del presente,praticamente, un piccolo ma splendente gioiello nel cuore della toscana, che insegna come fare calcio, con competenza, programmazione, passione. Poi certo ci sono i discorsi, e c’è l’invidia, si proprio una brutta bestia, logora il il fegato e l’anima

  9. Ieri il nostro stadio, complice il meteo ha dimostrato quando sia necessaria una sua ristrutturazione.
    Ero in curva nord: speaker che non si sente assolutamente, mancanza di copertura con la pioggia.
    Peccato perché è stato bello vedere il nostro stadio con tanto tricolore e molta gente che veniva da fuori.
    Io accanto avevo un nutrito gruppo Ultras Italia che veniva dalla Sardegna.

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