Sono già tredici le edizioni di B a ventidue squadre, con un regolamento ben definito che manda direttamente in serie A le prime due classificate alla fine del torneo regolare, un tempo quindi sufficiente per poter capire ed analizzare i numeri e le dinamiche da poter poi proiettare sul presente e sul futuro. Guardando proprio ai tredici campionati passati emerge un dato che deve essere letto assolutamente in maniera positiva, visto che l’obbiettivo dichiarato dell’Empoli è quello di andare in serie A possibilmente senza passare dai playoff. Infatti soltanto in tre delle tredici edizioni, le due squadre che sono arrivate ai primi due posti alla fine del girone di andata sono state anche le due a festeggiare la promozione diretta.
E’ successo la prima volta nella stagione 2007/08 con Chievo primo e Bologna secondo, sia al giro di boa che all’ultima della regular season. La stessa situazione si è ripetuta poi nel campionato cadetto 2013/14 quando Palermo ed Empoli hanno attraversato a braccetto il primo ed il secondo traguardo stagionale festeggiando assieme la promozione. L’ultimo precedente simile risale a pochi anni fa, quando nel 2015/16 Cagliari e Crotone hanno mantenuto il primo ed il secondo posto sia alla ventunesima che alla quarantaduesima giornata. In questo però c’è da dire che la storia ci racconta di come una delle due squadre posizionatasi prima o seconda al giro di boa, sia sempre andata poi in serie A direttamente. Questo potrebbe significare, almeno che la stagione in essere non rappresenti un’eccezione, che una tra Palermo e Frosinone di fatto il 18 maggio festeggerà. Per la cronaca c’è da segnalare che nella stagione 2004/05, il Genoa che aveva vinto sul campo il campionato, dopo essere stato anche campione d’inverno, fu poi retrocesso d’ufficio in serie C.
Tra le squadre che nei tredici tornei andati in archivio non erano nelle prime due posizioni alla fine del girone di andata, ma che poi hanno visto concretizzarsi il sogno, vediamo che spesso queste erano sempre a ridosso delle prime due con distacchi mai superiori ai quattro punti dalla seconda, ed in questo gli azzurri di stagione sarebbero assolutamente in linea avendo ad oggi (al terzo posto) solo tre lunghezze di ritardo.
