Parliamo di numeri, quelli che purtroppo alla fine fanno la differenza e vengono ricordati nel tempo. Se ne sono andate ieri le prime quindici giornate di campionato, un periodo in cui si puo’ ragionare in termini di prima parte di stagione ma periodo sufficientemente lungo per i primi feedback e per le prime riflessioni, un periodo che delinea una classifica che da sempre indicazioni importanti.

Gli azzurri hanno raccolto al momento 10 punti, frutto di due vittorie e quattro pareggi, un bottino che ci permette di essere al quartultimo posto momentaneo. La stagione azzurra pero’, guardando alla storia delle nostre precedenti serie A, è al momento (sempre parlando di numeri) una delle più difficili di sempre; infatti soltanto nella tragica stagione 2003/04 gli azzurri fecero peggio con soli 6 punti dopo le medesime giornate. Dopo quindici giornate sono due le stagione record nel massimo campionato, quella del 2002/03 e quella dello scorso anno con 21 punti all’attivo.

Per le prime due storiche stagioni di serie A (86-87 ed 87-88) andando a riproporzionare i punteggi con i tre punti per la vittoria, ed annullando la penalizzazione del -5 per la seconda stagione vediamo che l’Empoli aveva collezionato 17 punti il primo anno e 14 il secondo. Nella stagione 97/98, quella del ritorno in A dopo il lungo purgatorio in C, i punti fatti dopo le stesse giornate di adesso erano 15, mentre la stagione seguente che ci vide retrocessi, 14. Come detto la 2002/03 sotto la guida di Silvio Baldini è una di quelle in cui siamo partiti meglio con 21 punti dopo quindici gare, mentre l’anno successivo che si ricorderà sempre per la debacle di Ancona, vide il peggior score di sempre con soli 6 punti.

Nel 2005/06, con Somma (esonerato poi a gennaio 06), si sono messi assieme 17 punti, la gloriosa stagione della qualificazione Uefa (06-07) vide gli azzurri con 19 punti dopo quindici turni mentre l’anno successivo, che purtroppo non ci vide salvi, furono 13 i punti messi assieme quindi soltanto tre in più rispetto alla situazione attuale. Nel 2014/15 la squadra aveva 16 punti e lo scorso anno, come già detto, si è eguagliato il miglior risultato alla 15a con 21 punti. Numeri che sono importanti per dare una dimensione e poter capire che, al di la delle prestazioni, bisogna trovare adesso un pizzico più di concretezza.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

15 Commenti

  1. Lo farebbe se un fosse virtualmente salvo. Se la squadra un creasse palle-gol. Se lo spogliatoio gli giocasse contro. Se la società non avesse piena fiducia in lui.

  2. I numeri al di là del quart’ultimo posto sono da retrocessione. Non cerchiamo alibi e non prendiamo per i fondelli quei quasi 7mila abbonati che vi hanno dato fiducia, tra cui ci sono anch’io.

    • Grande stefano hai ragione !la colpa nn è solo di Martusciello ha dato tanto per noi!l empoli si ama nn si discute se si retrocede nn si arriva a 1000 abbonati andate avedere i vostri squadroni giocano il calcio champagne o il pontedera o i tutto cuoio io rospo!!!tutti uniti sotto lo stesso nome!!!! avanti azzurro almeno proviamoci!!!!!

  3. Quello che fa arrabbiare è che non solo abbiamo perso giocatori forti e quindi un gioco frizzante ma il fatto che abbiamo perso la nostra identitá : Piu è a La Spezia e noi in attacco abbiamo un peso morto come Gilardino. La gioventú è sparita e siamo tra i piú vecchi in A. Se dobbiamo proprio essere vecchi almeno puntiamo sulle bandiere. Preferisco retrocedere con Tavano piuttosto che salvarmi con un viola come Gilardino. Detto questo quest’anno siamo in quattro a meritare la B. Fortuna che ne vanno 3

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