L’Empoli 2.0 è fallito, e non solamente per la mancata permanenza in serie A. E’ fallito quel modello che voleva scimmiottare il modo di fare calcio soprattutto extracampo di club più blasonati. Un modello voluto principalmente da chi forse non ha mai realmente capito bene la realtà in cui da qualche anno sta operando, un modello che si è poi ingigantito con situazioni totalmente estranee e nemmeno poi tanto produttive per chi l’Empoli nel suo quotidiano lo ha sempre vissuto, allontanandosi piano piano dalla realtà e dalle persone, e facendo a sua volta allontanare tanti che per questi colori hanno vissuto, sofferto e perchè no dato il loro tempo ed il loro supporto.
Chiaro è che la stagione passata è stata da questo punto di vista la ciliegina sulla torta, ma, al di là del nostro grido, a confermare questo fallimento sono arrivate anche le parole del numero uno dell’Unione Clubs, e quelle ancora più importanti e pesanti del Presidente Corsi. Non sarà una rivoluzione netta, ma gradatamente dei “passi indietro” ci saranno e ci dovranno essere. A partire dalla non necessità di avere una selva di direttori. Si potrebbe tornare al mono direttore, e questi (come già scritto da PE.it) potrebbe essere Pietro Accardi. L’ex difensore di Palermo e Samp, arrivato come calciatore ad Empoli nel settembre del 2012, ormai da qualche anno svolge la funzione di DS e pare avere la piena fiducia proprio del “padrone di casa”. Non amatissimo dai tifosi – sono ancora tanti quelli che imputano anche a lui le colpe per la retrocessione di due anni fa – Accardi dovrebbe accettare l’invito di Fabrizio Corsi a rimanere in pista. Indubbiamente va detto che il palermitano due stagioni fa fece un ottimo lavoro riportando l’Empoli in serie A andando ad azzeccare diverse situazioni di mercato.
Accardi, il condizionale in questa fase è d’obbligo, potrebbe come detto essere solo. Cosi come per tanti anni l’Empoli ha fatto. Sicuramente chi non ci sarà è Riccardo Pecini; scommessa più che persa sia sotto il profilo sportivo che quello professionale visto come sono andate le cose. Pecini ed Empoli già da mesi sono divorziati in casa, si attende solo il 30/06 per mettere un punto definitivo con la rescissione del contratto. Dovrebbe chiudersi il capitolo azzurro anche per Andrea Butti, arrivato lo scorso anno a fare il DG (visto il non arrivo di Pecini) e spostato poi nell’ultima stagione a ricoprire il ruolo inedito di direttore delle relazioni istituzionali. Non è assolutamente in dubbio la professionalità dell’ex Inter, una professionalità che però si sposa decisamente meglio con altre realtà.
Vedremo quello che sarà lo scenario, vedremo quindi se ci sarà la conferma ufficiale di Accardi (che è sotto contratto) e vedremo quelle che saranno o non saranno le altre variazioni. Vedremo se verrà inserita qualche nuova figura e se l’organigramma andrà a subire delle modifiche più o meno sostanziali. Per tornare ad un vero Empoli 1.0 ci vorrebbero però (e questo lo aggiungiamo noi) figure che conoscano bene la realtà, che abbiano a cuore questi colori e questa piazza, che sappiano davvero cosa si nasconde dietro al motto “orgogliosi di essere empolesi”. Qui serve gente in tuta, gente in maniche di camicia, gente che ci metta la faccia e che torni a creare quel legame che alla fine è mancato e che solo Andreazzoli ha capito e saputo in qualche modo ricucire nel finale…quando ormai era tardi.
Ripartiamo da 0, noi tifosi speriamo di ripartire da Andreazzoli e fare la squadra intorno a Caputo per una pronta risalita in serie A speriamo che il Centenario possa portare la serie A e lo stadio, Empoli e i suoi tifosi lo meritano
Tutto giusto e magari senza incapaci in società, vedi sopra..
Mah, allora ora si vede quanto è bravo il “fidanzatino” della contessa di Monteboro, così poi non c’è più scuse pè levasselo di torno.
Tutto cambia affinchè nulla cambi.
Chi vuole intendere, intende.
Il milanese al di là delle arie che si dava non si sa bene se contasse qualcosa e cosa facesse.
Il palermitano e quello arrivato da Genova sono due facce della stessa medaglia.
La duchessa resta al suo posto perchè #wearefamily.
Il pre.sidentissimo figuriamoci se molla il suo bancomat preferito.
Avanti così, perchè contano i valori (economici) in ballo.
“La duchessa resta al suo posto perchè #wearefamily”
“Il pre.sidentissimo figuriamoci se molla il suo bancomat preferito”
La prima domanda spontanea che mi viene è, “ma ci siete o ci fate”
E’ veramente difficile capire certi ragionamenti, anzi è proprio impossibile.
Ma la tua proposta quale sarebbe? Via anche il presidente? Chi ci compra scusa?
Già, dimenticavo, basta fare polemica
Mentre battibeccate fossi in voi comincerei a chiedermelo “chi” per il “dopo” visto che lui stesso non fa mistero di voler mollare la baracca e comunque poeromo eterno non è. Basta qualcuno che abbia voglia di guadagnarci come l’attuale proprietà, che non mi risulta ci abbia mai rimesso anzi. Magari qualcuno che per ottime ragioni non comprò nell’estate 2012.
….temo che la capacita’ del Kor si …nel ‘Gestire’ l empoli fc spa , sia piuttosto unica nel panorama Italiano , ed in quello e’ davvero un fuoriclasse , stai tranquillo che non vende …e per quanto sarebbe valutabile la societa’ secondo te ??
Il valore dipende da troppi elementi dei quali non sappiamo tutto. Non è solo questione di debiti o crediti, oppure di strutture, ma anche di capitale umano tutto da verificare. La perdita di una figura come innocenti per esempio la considero un minus importante.
conosci il gruppo sesa che fattura milioni e milioni di euro cosi come la Sammontana , 4 realtà industriali potenti ad Empoli li abbiamo non esiste solo il corsi
Col MAZZO che si impelagano nel calcio a 360 gradi
…non si impegnano con il calcio….con la sponsorizzazione gli basta ed avanza , alla Sesa , Sammontana…e le altre
A si la sesso spa…che con la computer Gross da lo sponsor a noi…e con Vari Group lo sponsor alla Viola!!! Vaia Vaia vaia
Maledetto t9 che cambia tutto:
*Sesa *Var Group
Sennò vi scandalizzate 😂
Io a questo punto Andreazzoli non lo vorrei più, ha traccheggiato già troppo,e Accardi ormai fà parte della famiglia, se lo devono tenere per forza,comunque vedrete che andrà tutto a posto a breve, almeno lo spero.
La Juve (è sottolineo la JUVE) non ha ancora deciso l’allenatore e voi già siete in paranoia a fasciarvi la testa e a criticare il nonno che, giustamente dico io, vorrà avere le idee ben chiare (sopratutto a livello tecnico) circa il programma della società sul prossimo campionato.
Ma datevi pace!!!
Ma che ci siamo solo noi senza aver deciso la panchina????
Comunque è una bella foto!!!
si…decisamente professionale ….come foto
Il bello, il brutto ed il cattivo… a voi la scelta!!!!
….manca in Furbissimo…nella foto…
tutto come molti intuivano e sapevano ….ormai le previsione vincono sulle decisioni….tutto molto standard
Infatti il titolo del servizio è sbagliato…. Si torna ad un solo dittatore
Ottimo articolo!!. Bravo Alessio!!
Per me potrebbero portare il loro servizi in altre società.
Bene Cocchi.
Torniamo. Non all’ Empoli uno punto zero.
Ma all’Empoli e basta.
Penso che ogni cosa vada anche contestualizzata.
2 anni fa venivamo da una stagione con Carli/Accardi, (Puccinelli come consulente priviliegiato) tante cianine, tante persone intorno alla squadra che chiacchieravano tanto, troppo, per cui il nuovo corso venne improntato con un repulisti di massaggiatori, collaboratori, figure vicine alla squadra, giocatori e impostato un discorso meno alla buona, con figure che avessero anche una professionalità/professionismo/ distacco.
Venne corteggiato Pecini e poi dopo diverse settimane preso Butti, non mi sembra agirono male nella ricostruzione, poi con anche un po’ di fortuna/intuito del presidente fecero un azzardo calcolato (bene) a cambiare allenatore e prendere Andreazzoli. Rebecca Corsi nel frattempo ha iniziato ad avere più peso a Monteboro.
Dopo la promozione è stato inserito Pecini e non si è mai capito i nuovi ruoli fra i 3, compresi i dirigenti che si sono avvicendati nel settore giovanile. Una confusione di ruoli anche in quel settore. Gente che andava e gente che tornava.
Ora che qualcosa o molto non abbia funzionato è chiaro, ma non credo che anche in serie B sia possibile avere un solo dirigente. Ci vuole comunque una doppia figura. DS e DG che abbiano empatia (almeno 1 con l’ambiente) e professionalità (l’esagerazione era averne 3 con poca chiarezza su chi prendesse le decisioni nella sfera sportiva). Anche quest’anno è stato fatto un azzardo calcolato (questa volta male) con l’allontanamento di Andreazzoli.
Empoli 1.0 o 2.0 mi sembrano cose giornalistiche.
Non è corretto affidare il tutto ad una persona, ma due figure ci vogliono e se Accardi proprio deve rimanere, inseriamo anche una figura che svolga il ruolo di DG e che crei più empatia con la piazza di quella che può avere Accardi.
Più che Empoli 2.0, secondo me giusto rinnovarsi, è stato il fatto che parlavano poco e mantenevano troppo distacco dalla piazza.
Ci vorrebbe una giusta via di mezzo.
Intanto, Zauli al Pescara.
quello è zauri!!
Parlate anche del settore giovanile grazie! Niente dirigenti ,niente accompagnatori ,nessuno che guarda gli allenamenti…
Manca Mussi…
Buon per voi che la differenza sta tutta nella comunicazione e nel numero di direttori. E’ cambiato il modo di gestire la società, che già non brillava per trasparenza in passato. Speriamo bene.
Andreazzoli se la tira troppo. Se vuol rimanere bene sennò pace.
Dobbiamo rifare una squadra di sana pianta e non possiamo aspettare un eternita.
Sa che ha tutti dalla sua parte Quindi che si decida. Lui può solo ringraziare L’Empoli se è ritornato in auge e non se lo scordi che prima di venire da noi faceva il nonno….
E poi all’81 a Milano se buttavamo qualche pallone fuori San siro a alla scala forse eravamo sempre in serie A.
Te fai parte dell empoli 2.0,il 30 giugno ti scade il contratto sei un ex ormai, cambia chat.
Come a dire, tutti hanno colpe e solo il palermitano, poerino ha dato tutto! Ma per favore, questo era il primo che doveva essere messo garbatamente alla porta, presuntuoso, incompetente. Il risultato e’ stato retrocessione, e settore giovanile alla deriva. I dirigenti si giudicano dai risultati, non dal numero di aperitivi.