Giornate di test fisici per gli azzurri in attesa del raduno e dei primi allenamenti in preparazione alla nuova stagione. Ed in questi giorni sfilano allo stadio Castellani sia i volti nuovi sia quelli vecchi.
Tra questi, con piacere e perché no con un pizzico di stupore, rivediamo d’azzurro vestito Francesco Lodi, che con un sorriso a trentasei denti si sottopone alle visite con l’entusiasmo del primo giorno di scuola anche se le possibilità di vederlo giocare nell’Empoli sono paragonabili allo 0,01%.
Francesco però non trasuda nessuna voglia di scappare dall’ambiente che lo ha reso il giocatore che è, anzi è il primo a scherzare e parla come se del gruppo fosse il leader che dovrà guidare il resto dei compagni alla conquista della meta prefissata.
Su di lui Bologna e Cesena iniziano a stringere per capire quelle che sono le reali possibilità di averlo, un destino quindi che dovrebbe essere nella massima categoria e forse anche il sapere di essere appetito da squadre di serie A, nonostante la “bocciatura” ricevuta dall’Udinese che non lo ha riscattato dal prestito, gli inficia quella serenità che in questi giorni altri giocatori ancora tesserati ma con altro per la testa non hanno manifestato.
Da tifosi ci piacerebbe peccare e vedere Lodi scorrazzare in campo con addosso il suo numero 21 bianco su fondo azzurro, ma saremmo appunto egoisti sia per lui sia per la società che da Francesco puo’ ricavare un compenso importante oltre il non caricarsi dell’oneroso ingaggio che il calciatore, giustamente, si è conquistato e deve poter mantenere.
Sul suo futuro “Ciccio” non fa previsioni, se la vive alla giornata cercando di trarre il meglio da cio’ che esternamente intorno a lui si muove e ci confessa, che al di la degli aspetti economici lui la maglia azzurra la sente cucita addosso e questi giorni, questi momenti in cui torna ad essere uno dell’Empoli sono magici come un Ulisse che torna ad Itaca.
In questi giorni comunque il suo futuro verrà deciso e sapremo chi si pregierà dei delle sue prestazioni nella stagione 2010/11.
M.dL.
