Settore Giovanile: bene la Primavera, si sta organizzando la stagione 2018/19

Mancano ancora poco più di 20 giorni al 30 giugno 2018, la fine ufficiale della Stagione Sportiva 2017/2018 ed è tempo di bilanci. Abbiamo già parlato delle tre squadre “nazionali” del Settore Giovanile azzurro (Under 17, 16 e 15). Era rimasta la Primavera e, un po’ per scaramanzia un po’ per non mettere il carro avanti ai buoi, avevamo atteso la fine del Campionato. Adesso che è finito con la promozione della squadra in Primavera 1 anche qui è tempo di bilanci. Una promozione strameritata per la quale dobbiamo sì ANCHE ringraziare il Novara (la retrocerssione della prima squadra ci ha spalancato la promozione dopo la Semifinale vinta con l’Ascoli) ma va detto che l’anno scorso eravamo retrocessi grazie alle sorti della nostra prima squadra. Perciò…pari e patta.

Il lavoro di mister Zauli è stato molto positivo: ha raccolto un gruppo di giocatori senza una precisa identità ed a loro ne data una, insieme a personalità e carattere, facendo crescere il collettivo ma anche alcuni singoli: qualcuno forse già pronto per aggregarsi, almeno per la preparazione estiva,con la prima squadra…e poi vediamo. Antipatico fare nomi e non ne faremo: già dal ritiro di mister Andezzoli, molto attento ai giocatori della Primavera, si potranno conoscere i giocatori più pronti per palcoscenici professionistici.

Bene ha fatto la Società a prolungare il contratto di mister Zauli di un biennio: un giusto riconoscimento al lavoro dell’ex centrocampista vicentino che porta con sé la possibilità di far crescerr ancora nuovi talenti in casa azzurra.

Rimane tuttavia la sensazione di un Settore Giovanile azzurro “incompiuto”, ancora alla ricerca di una identità e di una organizzazione che ne ridetermini e ne definisca contenuti e valori, percorsi sportivi e non. Tre Direttori cambiati nello stesso anno sono una cosa mai vista ad Empoli e il ritorno di Innocenti non può, da solo, spiegare quale sia la direzione che si vuol seguire a Monteboro. Chi sarà, ad esempio, il nuovo Direttore? Rimarrà Calvetti (peraltro misteriosamente ed inspiegabilmente mai presentato alla stampa locale) o si cercherà altrove? E dove? In alcuni ambienti si vocifera di un arrivo legato al “Pecini group”, il che lascerebbe intendere di una volontà della Società di un rapporto più intensivo tra il Settore Giovanile e la prima squadra. Sarebbe molto positivo, purchè questo non si traduca nel mischiare ruoli e competenze, professionlità e specificità di cui il Settore Giovanile ha bisogno. Qui, oltre ad una passione per un ambito fuori dai riflettori del calcio maggiore, occorrono anche conoscenze e capacità di rapporti non solo con le grandi e conosciute realtà ma sopratutto (per una Società come l’Empoli)  con quelle “minori”, laddove il talento si sappia riconoscere e poi far crescere nella “scuola” dell’Empoli. La situazione, a quanto appare, è ancora da definire e siamo a pochi giorni dalla fine di una Stagione ma altrettanti all’inizio di una nuova, il che presuppone scelte del parco giocatori e degli oragnici tecnici e di supporto. Nessuna notizia ufficiale ci è arrivata da Monteboro ma pensiamo che la Dirigenza azzurra sia al lavoro perché il tempo corre e gli assetti, squadra per squadra, crediamo debbano essere definiti adesso.

Il Presidente Corsi lodava pochi giorni fa l’Empoli proprio per la pazienza che l’ambiente ha nel far crescere talenti: ecco, è questo un valore da preservare. Meno procuratori e più scouting: è sempre stato il marchio di fabbrica dell’Empoli FC e, a meno che non si sia deciso di cambiare rotta, ci piace pensare che tale continui ad essere. Perché l’ “orgoglio di essere empolesi” è anche questa soddisfazione nel dire che quel giocatore, magari oggi celebrato campione, l’abbiamo visto arrivare ad Empoli ancora bambino, crescere per anni nel vivaio, indossare la maglia azzurra, e poi volare in alto.