di Nico Raffi

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Sono passate da poco le ore 16,00 quando Maurizio Sarri fa il suo ingresso nella sala stampa del Carlo Castellani, per l’occasione gremita di giornalisti, fotografi, tifosi o semplici curiosi. Il neoallenatore dell’Empoli, in camicia blu scuro, accompagnato dal DS Marcello Carli, si concede alle telecamere con grande spontaneità, disponibilità e schiettezza. Nei suoi occhi trapela l’enorme soddisfazione per la nuova avventura sulla panchina azzurra e il senso di gratitudine verso chi gli ha offerto un’importante occasione che non vuole lasciarsi sfuggire: “Torno in serie B dopo due anni di C e con grandi motivazioni”, esordisce l’ex tecnico del Sorrento, “A questo punto della mia carriera, è un’occasione straordinaria, per di più in una piazza toscana e all’interno di una società seria, con le idee chiare e nota per la grande organizzazione del proprio lavoro. L’Empoli, negli ultimi 15 anni, ha ottenuti grandi successi e si è costruito un’immagine di piazza ideale per fare calcio e costruire la crescita e la valorizzazione dei giovani talenti”.

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A chi gli ricorda il probabile ridimensionamento in termini di budget e di obiettivi stagionali, Sarri risponde senza giri di parole: “Quando ho incontrato il presidente Fabrizio Corsi, mi sono trovato di fronte una persona estremamente attiva, partecipativa, dalle grandi motivazioni. Disporre di un budget finanziario più ridotto non significa necessariamente fare peggio dell’anno scorso, significa fare affidamento su giovani vogliosi di emergere, valorizzarli al meglio e puntare fortemente sulla loro determinazione. Per fare questo occorrerà anche il contributo di alcuni “senatori” che dovranno offrire esperienza ed entusiasmo per favorire la crescita dei nostri giovani”.

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Ancora più diretto il neomister azzurro quando gli viene chiesto l’obiettivo stagionale della squadra: “Innanzitutto dobbiamo riconquistare il pubblico empolese, quello stesso pubblico che, con passione e attaccamento, si è stretto attorno alla squadra nel passaggio finale di questo campionato, così intenso e sofferto. Se questo pubblico ha superato emotivamente la prova del playout, adesso è capace di superare tutto! Il nostro intento, in ogni modo, è salvarci a tutti i costi. Questo lo dobbiamo alla società. Quello che dobbiamo a noi stessi, è provare a trarre il meglio dal materiale a disposizione per ottenere qualcosa in più”. Quando gli poniamo la domanda su che tipo di idea di calcio abbia in mente, mister Sarri scende più nello specifico: “Il mio modulo di riferimento è il 4-2-3-1 ma sono abbastanza duttile per capire se ci sono le condizioni per realizzarlo. Per fare questo dovrò confrontarmi con i giocatori nei primi giorni di ritiro. Non sono un attendista, mi piacciono le squadre aggressive che pressano alto, che tengono la linea difensiva alta, che prediligono la velocità e la verticalizzazione piuttosto che la manovra o il fraseggio, così in voga ultimamente”. Sembra evidente il riferimento alla pluridecorata Spagna, fresca campionessa d’Europa.

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Non si risparmia davanti ai microfoni il tecnico di origine campana ma dallo spiccato accento toscano, tanto è vero che tocca argomenti più frivoli e distensivi: “Mi hanno spesso descritto come un personaggio scaramantico, con alcune manie e con riti particolari legati all’abbigliamento. Hanno detto che sono in possesso di 33 schemi su calcio piazzato. Sono tutte “leggende metropolitane” che alcuni giornalisti mi hanno appicicato addosso creando etichette fastidiose che non hanno giovato alla mia carriera. L’unica cosa che mi sento di dire è che sono una persona schietta, sincera, che dice sempre quello che pensa anche a costo di farmi qualche nemico”. Le ultime battute spettano al mercato, visto che oggi inizia ufficialmente la stagione 2012-2013: ” Io agirò solo per il bene della società ma, se mi chiedono dei pareri sul mercato, sono ben lieto di darli. Lavorare con alcuni giocatori che hai già allenato e conoscono il tuo sistema di gioco può essere un aiuto ma non è un fattore decisivo. Se poi Marcello (Carli, n.d.r.) riesce a trovarne di più bravi….tanto meglio!”. A questo punto la palla passa al diesse Marcello Carli, presente in sala a fianco del neomister azzurro: ” il nostro obiettivo di questa stagione è restituire entusiasmo alla nostra gente, fare loro provare quelle emozioni che quest’anno avevano perso. Vogliamo riformare un gruppo di lavoro che abbia qualità, volontà e  determinazione. Per questi motivi, abbiamo puntato forte su un allenatore di grande qualità che seguivamo da 5-6 anni, da quando allenava la Sangiovannese. La data d’inizio per il ritiro è fissata per il prossimo 11 luglio. Per quella data, dovremo aver aggiunto almeno 6-7 nuovi elementi alla rosa”.

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L’Empoli riparte dunque. Dopo la grande paura, culminata nell’epica serata dell’8 giugno scorso, con la rocambolesca salvezza ottenuta nei playout col Vicenza, la squadra azzurra si affida a un allenatore, forse non giovanissimo, ma dal grande temperamento, ambizioso e in possesso di una spiccata personalità. La stessa che gli permesso di esclamare con convinzione, quest’oggi al suo primo impatto con l’ambiente empolese: “Questa è una società molto seria, all’avanguardia. Sono subito stato convinto della scelta di Empoli, perchè qui non si parla solo di ruoli, di tatticismi ma si parla diffusamente di organizzazione del lavoro, pianificazione, preparazione atletica e alimentazione. Sono davvero convinto di aver fatto la scelta giusta”. Auguri mister.


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24 Commenti

  1. Ma oltre al nuovo mister…al nuovo(si fa per dire) direttore….lo staff tecnico come sarà composto?…o ci saranno sempre gli stessi da secoli???….

    • Lo staff è praticamente immutato: Martusciello, Selmi, Marchisio, con l’aggiunta di Francesco Calzona (collaboratore di Sarri fin dai tempi del Verona nel 2008)

  2. Visto il video della presentazione(su altro sito Empolese),direi che il mister mi sembra molto motivato a far bene,ma soprattutto le parole di Carli,fanno intravedere la formazione di un gruppo di giocatori che come base principale avra’ la voglia di lottare ed anche di arrivare ad affermarsi……Per far questo sicuramente si attingera’ alla C1 e credo che sia giusto così…naturalmente mantenendo una solida ossatura di base dell’anno scorso…..Dalle sue parole credo che Ciccio al 90% restera’ con noi e questo sarebbe per noi basilare…..Credo che se riusciamo a far rimanere i magnifici 4(Moro,Stovini,Tavano,Valdifiori),attorno a loro potremo costruire qualcosa d’importante….Lazzari e Regini gia ci sono…Buscè ci fara’ piu’ che comodo se avra’ la voglia di continuare….Speriamo finalmente nell’esplosione del Geogiano e di qualche altro giovane come Shekiladze e Pucciarelli…poi a quanto sembra arriveranno altri 6 o 7 acquisti,tra cui alcuni pupilli di Sarri….quindi non disperiamo….credo che alla fine allestiremo una squadra che fara’ la sua figura,anche se dovra’ lottare per salvarsi come primo obbiettivo!

  3. Visto il video della presentazione(su altro sito Empolese),direi che il mister mi sembra molto motivato a far bene,ma soprattutto le parole di Carli,fanno intravedere la formazione di un gruppo di giocatori che come base principale avra’ la voglia di lottare ed anche di arrivare ad affermarsi……Per far questo sicuramente si attingera’ alla C1 e credo che sia giusto così…naturalmente mantenendo una solida ossatura di base dell’anno scorso…..Dalle sue parole credo che Ciccio al 90% restera’ con noi e questo sarebbe per noi basilare…..Credo che se riusciamo a far rimanere i magnifici 4(Moro,Stovini,Tavano,Valdifiori),attorno a loro potremo costruire qualcosa d’importante….Lazzari e Regini gia ci sono…Buscè ci fara’ piu’ che comodo se avra’ la voglia di continuare….Speriamo finalmente nell’esplosione del Geogiano e di qualche altro giovane come Shekiladze e Pucciarelli…poi a quanto sembra arriveranno altri 6 o 7 acquisti,tra cui alcuni pupilli di Sarri….quindi non disperiamo….credo che alla fine allestiremo una squadra che fara’ la sua figura,anche se dovra’ lottare per salvarsi come primo obbiettivo!

  4. Ciao STOVINI , per sempre il nostro capitano .
    Spero arrivi qualcuno nel tuo ruolo che non ti faccia rimpiangere più di tanto (anche se la vedo dura)….

  5. Spero non abbiamo il coraggio di scaricare stovini. Carli ha detto che la sua missione è riportate la gente allo stadio. Se tu mandi via stovini tu ci riesci ma perché ti si viene a rincorrere!!!!

  6. Io ho sentito dire che si incontreranno dopo il viaggio di nozze di stovini, speriamo sia vero, altrimenti sarà ancora più difficile!

  7. A breve pubblicheremo sia un video con la conferenza stampa che un’intervista realizzata dal nostro Nico raffi con la preziosa collaborazione di Massimiliano ciabattini e Monica benassai.

  8. PUNTI DI FORZA:
    ““Il mio modulo di riferimento è il 4-2-3-1 ma sono abbastanza duttile per capire se ci sono le condizioni per realizzarlo…Non sono un attendista, mi piacciono le squadre aggressive che pressano alto, che tengono la linea difensiva alta, che prediligono la velocità””
    PUNTI DEBOLI:
    “mi piacciono le squadre…che prediligono…verticalizzazione piuttosto che la manovra o il fraseggio, così in voga ultimamente”. Sembra evidente il riferimento alla pluridecorata Spagna, fresca campionessa d’Europa.”
    E’ SEMPRE BENE NON ANDARE CONTRO NATURA.
    E POI NON E’ IL PALLEGIO ALLA SPAGNOLA (O ALLA BARCELLAONA) AD ESSERE DI MODA MA IL GIOCO IN VERTICALE.
    PERCHE’?
    PERCHE’ NON OCCORRONO GIOCATORI DI QUALITA’ PER PRATICARLO…A BUONI INTEDITORI POCHE PAROLE…
    SARRI PROBABILMENTE FARA’ BENE MA CERTE COSE E’ MEGLIO UN DIRLE…

  9. Ma nella conferenza che presenta il Mister non ci dovrebbe essere anche il Corsi?

    Comunque non lo possiamo perdere Stovini,troppo importante per noi, la stessa cosa vale per Busce’, mi raccomando non FACCIAMO QUESTO ERRORE!!!!!!!!

  10. Ragazzi, la parola “ridimensionamento” ormai dovrebbe essere entrata nella testa di tutti…..io capisco l’importanza di alcuni giocatori, a livello tecnico, di spogliatoio o entrambe, capisco che ognuno abbia i suoi pallini, i suoi beniamini, dei giocatori ai quali è più affezionato (io stesso sono uno di quelli che costruirebbe una statua a gente come Vannucchi, Buscè, Stovini, Tavano), però abbiate pazienza, a dare ragione a tutti non se ne dovrebbe andare via nessuno…chi vuole che resti Saponara, chi vuole che resti Buscè, chi vuole che resti Stovini, chi vuole che resti Guitto, chi vuole che resti Signorelli…il ricambio è normale e in certi casi (vedi i fattori età e stipendio) dovuto, nonostante l’importanza del giocatore…

  11. RIDIMENSIONAMENTO.
    E’ inevitabile che ci sia tuttavia è impossibile costruire senza un minimo di valori.
    Accadrebe poi che per rimediare si spenda di più come è successo nella passata stagione.
    Pertanto è bene che almeno due giocatori esperti per reparto restino.
    Si risparmia di più e si può sempre migliorare.

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