Calpestando l’erba del Sussidiario a Renzo Ulivieri sono tornati mente gli inizi della sua carriera, quando proprio al Castellani muoveva i primi passi nel calcio professionistico.
Un ricordo, da condividere con i tifosi presenti, tra aneddoti e battute, ma questa volta il vulcanico tecnico di San Miniato è tornato nelle vesti di maestro, da presidente dell’Associazione italiana allenatori calcio, insieme agli allievi del corso master.
Tutti a lezione da Maurizio Sarri, dal condottiero di una di quelle piccole squadre che oggi, per qualcuno, sembrano un peso per il calcio italiano. Un peso non certo per Ulivieri che spende parole di elogio per la squadra azzurra.
“Siamo qui ad osservare e a studiare una realtà che per i signori che non vedono di buon occhio le piccole squadre definirei scomoda. Perché l’Empoli è una piccola realtà che riesce a fare bene calcio, è un esempio su tutti di punti di vista, un simbolo di quel sogno che è il sale del calcio. Se alla gente togliamo tutto questo, se le persone smettono di sognare, il calcio è finito. Chi governa deve ricordare l’importanza, che questi tifosi sono quelli che comprano gli abbonamenti delle tv e se loro si stufano il mondo del pallone è destinato a finire“