Primavera brutto KO col Parma

Campionato Primavera TIM – Trofeo “G. Facchetti”

Girone A – 10° giornata ritorno

31 marzo 2012

EMPOLI  –  Parma   0 – 3

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Da Monteboro –  Fabrizio Fioravanti

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EMPOLI

Furlan,  Risaliti, Bellavigna, Bianchi, Borri. Mazaanti, Paciocco, Della Latta, Castellani, Camano, Shekiladze

A disposizione: Ricci, Bachini, Diarra, Gatto, Tempesti, Gennusa, Bencini

Allenatore: Martino MELIS

Sostituzioni (tutte le 2° tempo)

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PARMA

Anacoura, Mantovani, Jamnaine, Addae, Galimberti, Di Gennaro, Sprocati, Battono, Monachello, Sedrinelli, Bentoglio

A disposizione: Quadrelli, Petrini, Adorni, Dias Consulin, Malivojevic. Ihrig, Da Ilva Nunes

Allenatore: PIZZI

Sostituzioni (tutte le 2° tempo)

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Arbitro: Gian Luca Benassi (Mestre)
Assistenti: Nicola Fraschetti e Tommaso Gosti (Perugia)

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GOL

25’ Di Gennaro – 54’ rig. Battiono – 68′ Monachello

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AMMONITI

EMPOLI:  Mazzanti  Diarra

Modena: Addae

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ESPULSI

nessuno

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LA GARA

Brutta battuta d’arresto della Primavera oggi, battuta in casa dal Parma con un punteggio che non ammette repliche e che ha evidenziato, oggi, i limiti della squadra azzurra, troppo lenta e farraginosa in fase di costruzione del gioco, troppo prevedibile nelle sue giocate, con una condizione fisica che ci è apparsa non al top. La squadra azzurra, quest’anno, manca di quella continuità necessaria al conseguimento di risultati importanti e non bastano alcune buone individualità che ci sono, e non basta neppure l’impegno che si vede. Gli azzurri erano partiti per affrontare questo Campionato con una precisa idea in testa, con un parco giocatori definito, con la consapevolezza di affrontare una stagione difficile “regalando” età ad altre squadre ma consentendo altresì la crescita e la maturazione dei ragazzi. Per varie ragioni che non sta certo a me conoscere ma che si sono evidenziate nel corso dell’anno, questa idea, questo progetto, è cambiata. Ne è scaturita una squadra che ha sempre dato l’dea di un assemblaggio piuttosto che di un insieme, con forti elementi di discontinuità nelle prestazioni e nel gioco. Il mister ha fatto tutto quello che ha potuto per dare a questo insieme disomogeneo di elementi  una identità ed un “carattere” ma non è stato possibile, anche perché oltre a questi problemi, definiamoli strutturali, ci si sono messi anche infortuni a catena che hanno cambiato spesso il volto della rosa a disposizione. Vedi oggi con le assenze di Kabashi, Menegaz, Saccà, Rugani, con un Tempesti al rientro. Mancano ancora tre partite per raggiungere i play off, una delle quali, quella del prossimo mercoledì, uno scontro diretto col Torino. Non sarà facile ma i ragazzi hanno il dovere di provarci.

La gara di oggi ci ha regalato un Empoli pieno di buona volontà ma davvero lento in fase di costruzione della manovra e di impostazione, rendendo facile il compito di contenimento dei crociati e offrendo a loro possibilità di ripartenze. Quando non riuscivamo a costruire abbiamo tentato con i lanci lunghi a scavalcare il centrocampo ma anche qui la difesa avversaria ha sempre avuto la meglio, nonostante l’abnegazione di Castellani. Shekiladze, in gara dopo tanto tempo, è un giocatore che ha bisogno di spazi e di gioco in velocità e quindi oggi non ha potuto rendere al meglio. La difesa è stata spesso distratta ma sinceramente non ce la sentiamo di imputare al reparto arretrato azzurro la responsabilità di una prestazione negativa che ha coinvolto un po’ tutta la squadra. Eppure l’Empoli era partito bene. Al 6’ Shekiladze mandava alto dal dischetto un bel pallonetto smarcante di Castellani mangiandosi una ghiotta occasione da gol. Replica parmense due minuti dopo con Monachello che si portava in area azzurra e sparava un diagonale sul quale Furlan si esibiva in una difficile respinta in angolo. Empoli sfortunato al 12’ quando Castellani da fuori area mandava la palla ad incocciare su un difensore parmense e poi a stamparsi alla base del palo. Sul conseguente calcio d’angolo la palla finiva sui piedi di Borri ma il difensore azzurro non trovava il tempo giusto per battere a rete. Ancora Parma al 16’ su angolo con Di Gennaro che di testa metteva fuori di poco ne ancora Empoli al 19’ con una punizione di Bianchi che sfiorava ail “sette”. Ma è il Parma a passare in vantaggio e lo fa in modo un po’ casuale e fortuito al 25’: palloe a candela vicino al palo di destra di Furlan sul quale la difesa azzurra appare incerta a saltare di testa; succede così che è Di Gennaro a saltare più alto di tutti ed a mandare in gol con un pallonetto diagonale. L’occasioend el pareggio l’Empoli ce l’ha al 36 con Shekiladze che fa tutto bene, entra in area ma il suo tiro finale è debole e centrale e diventa un passaggio per Anacoura. La ripresa inizia nel segno del Parma che già al 3’ va vicina al gol con una bella azione di prima rasoterra e palla che va da Monacello a Sprocati che si ritrova solo davanti a Furlan: parata del numero uno azzurro. Al 6’ è l’Empoli che manda uno squillo: bella azione in fascia di Risalito ed appoggio in area al neo entrato Bencini che tira al volo ma trova il portiere parmense a respingere sulla linea. Tre minuti dopo il raddoppio degli ospiti. Sprocati entra in area azzurra e viene contrastato da Borri. Cade per terra.  A noi sembra che il difensore azzurri prenda il pallone, all’arbitro no. Rigore che va a battere Batitono e chiude di fatto la gara. L’Empoli non ha più le energie fisiche e mentali per reagire e quasi si arrende al Parma che non si fa pregare e va a siglare il terzo gol ancora con Monachello che ribatte in rete una palla su mischia in area azzurra.

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GIOCATORE PIANETA EMPOLI

Bellavigna: per la grinta di sempre, per il coraggio, per non aver mai gettato la spugna, per aver bloccato i sui avversari di fascia (e non erano clienti facili). Una bella prestazione del difensore azzurro, non la prima, che dovrebbe dare al ragazzo qualche consapevolezza in più.