L’Albinoleffe si aggiudica una partita che definire strana è poco e può considerarsi ormai fuori dalla lotta per non retrocedere in Lega Pro. Battendo 3-2 la Salernitana nel posticipo della 39ª giornata di serie B, gli uomini di Mondonico si portano infatti a +7 sul Mantova quart’ultimo con tre turni da disputare. Ma se quanto successo stasera all’Azzurri d’Italia di Bergamo fosse accaduto su un campo di serie A tra due squadre che lottavano per qualche traguardo – scudetto, coppe europee o retrocessione, fate voi – se ne discuterebbe per mesi. Essendoci invece in campo una piccola squadra come l’Albinoleffe e la già retrocessa Salernitana, la cosa passerà in cavalleria. Eppure al 95’, quando Cellini ha messo alle spalle di Robertiello un dubbio rigore concesso da Pierpaoli per fallo sullo stesso Cellini, tutta la compagine campana, eccettuato ovviamente il portiere, stava già lasciando il terreno di gioco per protesta. Immaginate la stessa scena in Siena-Inter o Chievo-Roma della settimana prossima e pensate allo scandalo e ai dibattiti che ne deriverebbero.
Detto questo, resta da raccontare in breve quanto successo prima del rigore di Cellini. Dopo un primo tempo soporifero terminato sullo 0-0, la situazione cambia completamente poco dopo il quarto d’ora della ripresa. L’Albinoleffe paga cinque minuti di follia e tra il 62’ e il 64’ viene infilato due volte: prima da Dionisi dal dischetto, poi da Capone. Ai bergamaschi servono una ventina di minuti per riprendersi, ma poi arrivano tra l’80’ e l’85’ i gol di Laner e Ruopolo. Poi l’epilogo di cui abbiamo detto.