Stadio Carlo Castellani 25 Ottobre 1987, serie A. L’Empoli di Gaetano Salvemini cerca punti importanti per rincorrere la salvezza; dall’altra parte il Pisa di Anconetani. Stadio gremito in ogni ordine di posti: oltre 10mila spettatori per assistere al derby dell’Arno… vinceranno 1-0 i nerazzurri con un gol di Bernazzani nel finale.
Qualche empolese immagina già la vendetta nel ritorno o magari l’anno successivo sempre in serie A e sempre al Castellani. Invece no. Succede che gli azzurri andranno in B, l’anno seguente ci finirà anche il Pisa ma nel frattempo l’Empoli finisce in C. Poi il fallimento del Pisa che riparte dai dilettanti mentre l’Empoli, dopo qualche sofferenza in terza divisione, riprende a salire fino alla serie A.
L’attesa per il derby e per la vendetta dura 21 anni esatti. Venerdi 24 ottobre 2008, riecco Empoli-Pisa, in serie B. La città e gli empolesi, soprattutto i tanti che quel giorno c’erano, si immaginano la partita che, ovviamente, finisce “come deve finire”. E invece… succede tutto ma proprio tutto quello che non doveva essere. Finisce tre a zero per il Pisa; i migliori in campo sono i tre ex azzurri Buzzegoli, Gasparetto e Birindelli; sugli spalti fanno festa solo i 3000mila tifosi nerazzurri. La delusione tra gli sportivi dell’Empoli è tanta ed è una delusione che brucia. Una sconfitta che fa male, lo dice anche Silvio Baldini nel dopogara, senza mezzi termini e senza giri di parole. Il mister è diretto e le sue sono parole che arrivano, colpiscono. Alle porte c’è subito un altro match importante e difficile, la trasferta con il Sassuolo, primo della classe.
E non c’è tempo per pensare, quattro giorni dopo siamo di nuovo in campo. Il mister fa debuttare Adam Kokozska in difesa, rientra Tosto, Cupi e Moro partono dal primo minuto e in avanti non c’è Corvia, spazio a Pasquato. L’avvio del Sassuolo è da brividi ma l’Empoli è tutt’altra cosa rispetto a quello visto (?) con il Pisa. La squadra azzurra controlla e poi colpisce come un pugile che, umiliato davanti alla sua platea, vuole dimostrare tutto il suo valore andando a strappare applausi dallo sportivo pubblico del Sassuolo (ma sulle gradinate c’erano anche tanti tifosi del Modena, ndr). Lodi segna con freddezza il rigore guadagnato da Vannucchi, Buscè confeziona una strepitosa doppietta, e poi…Pozzi.
Sì Nicola Pozzi è tornato al gol, dopo 8 mesi di sofferenze e tanto tanto sudore. Nicola ha segnato il momentaneo 3-0, e nel momento in cui il pallone ha toccato il fondo della rete sono passati davanti tutti questi 8 mesi di duro lavoro, le polemiche e le incomprensioni. L’abbraccio con la panchina azzurra è come voltare pagina. Si cambia capitolo Nick: adesso il titolo si chiama “rilancio”. Pozzi ha bisogno dell’Empoli, gli azzurri di Nicola, un legame che non potrà che finire bene. L’altra sera contro il Sassuolo l’Empoli ha fatto brillare un altro “gioiello”: Adam Kokozska. Il suo debutto è da incorniciare; titolare dal primo minuto, contro la capolista, 4-0 in trasferta e prova maiuscola contro uno dei più pericolosi clienti del torneo, leggasi Zampagna. Eh sì, questo successo esterno potrebbe risultare un gran trampolino di lancio per i prossimi mesi di campionato.
Ora la cosa più importante, come ha ripetuto anche Silvio Baldini, è non dimenticarci di essere in serie B, che questa serie B richiede tanto sacrificio, che poi ti premia come con il Sassuolo.
Contro l’Ancona l’imperativo è rivedere lo stesso Empoli di quattro giorni fa, per fare bene serve continuità.