Torna Mario Cassano. Il portiere biancorosso è stato reintegrato oggi dal club biancorosso nella rosa a disposizione di mister Monaco, ufficialmente è a disposizione anche se indiscrezioni parlano di un mancato accordo tra le due parti per la rescissione del contratto; fatto che si stava concretizzando dopo Natale alla luce delle dichiarazioni di Gervasoni quando – secondo la deposizione agli inquirenti – accusò il portiere di essersi accordato con Doni su come calciare il rigore nel famoso Atalanta-Piacenza. Il giocatore oggi non ha svolto allenamento col gruppo, ma verso le 15,30 è arrivato davanti all’ingresso del parcheggio privato dello stadio per chiarire la sua situazione con i due leader storici della curva Nord piacentina: Davide e Marco Reboli.
«A me non è ancora stato contestato nulla – ha detto Cassano davanti ai due tifosi che lo accusavano di averli traditi. Inoltre – prosegue il portiere – ho fatto due richieste alla procura, primo voglio sapere quando sarò sentito perché voglio dare la mia versione dei fatti e poi ho chiesto di vedere gli atti. Non mi hanno ancora risposto e gli atti delle deposizioni di Gervasoni e Doni, che ricordo hanno dato due versioni differenti, sono segreti e non posso vederli. Nella mia stessa situazione ci sono altri 40 giocatori e non è bello».
Poi gli animi si scaldano e Cassano spiega il suo ritorno. «La rescissione vogliamo farla bene ci deve essere un accordo, intanto adesso che si sono calmate le acque sono tornato e mi sono messo a disposizione della squadra». In seguito la situazione si è fatta più incandescente, sono volati degli spintoni (nulla di grave è bene precisare) e Cassano è stato invitato ad andarsene dalla città.
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