Il terzino sinistro azzurro Giuseppe Pezzella ha rilasciato ieri un intervista al “Corriere Fiorentino”

L’infortunio dello scorso anno

“Ha pesato molto in un momento in cui avevo voglia di rivincita e che mi ha tenuto lontano dal campo quattro mesi e mezzo. E’ stato un periodo duro, ma l’Empoli è una società familiare dove tutti mi hanno aiutato non lasciandomi mai solo. E poi mi è stata vicino la mia famiglia, senza la quale diventa tutto più difficile.”

Oggi lei è uno degli azzurri con il miglior rendimento, con anche due assist all’attivo

“Questo mi dà soddisfazione, anche se non mi piace parlare di me, perché il calcio è un gioco di squadra: se i singoli stanno facendo bene, significa che la squadra li supporta bene.In campo si vede che siamo tutti uniti.”

Ma si aspettava un inizio così dell’Empoli?

“Si, per come stiamo lavorando dal primo giorno ci aspettavamo di stare bene fisicamente. Lavoriamo per far sì che ogni partita possa essere un’occasione. In questo momento abbiamo una classifica importante e siamo contenti, ma il nostro obiettivo rimane la salvezza: ci teniamo a centrarla il prima possibile.”

Com’è cambiato l’Empoli con D’Aversa, che lei ha avuto anche a Parma?

“E’ cambiato dal punto di vista fisico. L’anno scorso siamo partiti male con vari cambi di allenatore, invece quest’anno abbiamo fatto una preparazione ottimale che in campo si vede. E siamo contenti di tutto lo staff e del mister, che è uno meticoloso, un martello ed è molto preparato.”

Domenica arriva il Napoli. Cosa teme dei partenopei e cosa deve temere il Napoli dell’Empoli?

“Il Napoli è una squadra fortissima con un grande allenatore, verrà qui per vincere. Però, come abbiamo dimostrato in questa stagione, possiamo fare risultato anche con le grandi. Noi del Napoli dobbiamo temere un po’ tutto, ma sempre con la consapevolezza dei nostri mezzi. Il Napoli, invece, deve temere la nostra organizzazione e il nostro spirito di sacrificio. Perché l’Empoli è tosto, organizzato e consapevole.”

Cos’è Napoli per lei?

“Sono cresciuto lì, è la mia città che amo, quindi Napoli per me significa tantissimo e la squadra ovviamente la tifo fin da quando sono bambino. E poi là c’è sempre la mia famiglia e quando posso vivo la casa dove sono cresciuto, a Quarto.”

Il suo sogno nel cassetto?

“Essere un grande papà. Ho un bambino di un anno e tre mesi, Theo, che è nato a Napoli due mesi prima che io arrivassi a Empoli e il mio obiettivo è quello di crescere mio figlio nel modo giusto ed essere sempre presente. Questo è l’obiettivo di Giuseppe uomo. Mentre il sogno di Pezzella calciatore è la Nazionale.”

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15 Commenti

  1. Belle parole, soprattutto quelle riguardo al mettere prima come sogno nel cassetto di essere un buon padre, l’anno scorso poi nei giudizi siamo stati troppo frettolosi guardando che cambiava squadra praticamente ogni anno…e dall’inizio della squadra sconclusionato senza punti di riferimento nè a livello di spogliatoio nè in campo, nel quale i nuovi faticavano più del dovuto ad inserirsi e poi è stato troppo sottovalutato che quando rientrò dopo l’infortunio era stato tantissimo fuori e quindi era difficile per uno che gioca sulla fascia e che deve correre tanto avere il rendimento massimo.

  2. Se non sbaglio Pezzella raggiunge i 2 assist proprio con l’assist sul goal di Esposito contro la Lazio … per cui … niente 3 assist e purtroppo nemmeno 2 visto che quello di Roma non glielo hanno conteggiato. Evidentemente perchè sul suo cross c’è stata una leggerissima e impercettibile deviazione di Lazzari … altrimenti è davvero dura capire il perchè! ……………

  3. Che ce ne frega della lega? Per noi sono addirittura quattro e quattro rimangono:
    A Roma contro la Roma (gol di Gyasi)
    A Bologna (gol di Gyasi)
    A Cagliari (gol di Esposito da suo cross)
    A Roma contro la Lazio (gol di Esposito)

  4. Giocatore sottovalutato da sempre , uno come lui che ha esordito in serie a a 16 anni ..nn ci è rimasto per caso …
    Qua ad Empoli ha trovato la sua dimensione e per me può diventare un caposaldo …
    Poi dimostra serietà e senso dì appartenenza dicendo che il suo sogno nn è certo andare in squadre con obiettivi maggiori ma andare in nazionale …
    Giocatore di altri tempi

  5. Purtroppo per lui,il terzino sinistro della nostra nazionale è uno dei migliori ,per lo meno d’Europa,ma ovviamente sognare nn costa nulla.Se nn altro una convocazione,se continua così,se la merita senz’altro…

  6. Però siete fantastici. Si è passati da “icchè s’è preso a fa questo scarsone” ad “adesso merita la convocazione in nazionale” Una via via di mezzo no?
    Pezzella è un buon giocatore di serie A per squadre di bassa classifica o panchinaro in quelle di media. Punto basta. E’ un giocatore da Empoli anche in età più matura. Non sarà mai da juve o roba simile. E’ mai possibile non avere mai il senso dell’equilibrio?

    • Guarda che essere da Empoli nn significa che nn possa valere la nazionale , il ragazzo ha tutto per diventare un signor esterno sx ..e sinceramente dietro a di Marco e udogie può tranquillamente giocarsela , visto quello che sta facendo vedere

      • Vero quello che dici sull essere da empoii. Correggo il mio pensiero. Se a 26 27 anni pur essendo in serie A sei sempre a Empoli il grande volo non lo spicchi più. E te lo dice uno che lo scorso anno elegiava Pezzella mentre tutti lo infamavano.

        • Ok limitiamoci a giudicarlo per questo inizio campionato

          Merita la nazionale ?
          Se continuasse così meriterebbe una squadra di alta fascia ?
          Uno che in 7 partite ha messo lo zampino almeno su 4 gol dei 6 gol segnati lo si può definire importante?
          Ecco se si ritiene che la risposta sia sì .,,perché nn ritenerlo un giocatore che nel suo ruolo oggi è tra i migliori in Italia ?

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