L’obbiettivo era quello di vincere, tornando cosi anche a fare i tre punti lontano da casa ma soprattutto andando a chiudere al meglio un 2017 che nel suo complesso ci ha regalato una delle delusioni sportive più amare di sempre. E l’obbiettivo è stato raggiunto, con una vittoria sonora, netta, che potremmo definire “old style”, intendendo in questo quello che questa squadra (quella 2017-18) ci ha fatto vedere fin qui. Il punteggio la dice lunga, un 4-2 che evidenza come davanti quando si spinge molto si sia in grado di fare molto, molto male, ma come facendo cosi si vada incontro anche al rischio di prendere gol, anche più di uno. Nel breve periodo quindi non si è vista grande differenza con il cambio in panchina, quantomeno osservando l’aspetto che alla fine fa la differenza, ovvero quello del risultato finale. E’ però un Empoli che alcune piccole differenza col recente passato fa vedere, anche se già in quel recente passato un certo tipo di cammino lo si stava iniziando ad intravedere. La squadra sembra stia acquisendo quella “ignoranza” che abbinata alle indubbie qualità, può realmente fare la differenza in un campionato molto particolare come quello di serie B, e quello di questa stagione pare essere ancora più marcato sotto certi punti di vista. Il dato degli ammoniti, come commentato anche con il tecnico Andreazzoli, è da leggere positivamente e va a dimostrare proprio quanto detto sopra con tutta la squadra (anche quelli che per fortuna sul taccuino non ci sono finiti o non ci sono finiti un paio di volte) ad avere un atteggiamento più battagliero, cercando più la spada che il fioretto. E forse, forse perchè la controprova di quello che era il lavoro iniziato da Vivarini per una ricerca di specifici atteggiamenti non l’ avremo, questo 4-3-1-2 permette proprio questo. Poi, come dicevamo, c’è comunque alla base una grande qualità e, come ieri sera, se tornano a girare a pieno i due la davanti che contro il Brescia sembravano quasi spaesati, il dado è tratto. Buona la seconda per mister Andreazzoli che a Perugia battezza cosi la sua prima vittoria sulla panchina azzurra, una vittoria che esalta come giusto che sia, ma sulla quale fa attente osservazioni non mancando assolutamente in lucidità e calandosi sempre più dentro quello che è il mondo Empoli, dopo la conferenza di presentazione che lo aveva visto (ma in privato ammetterà di non essersi piaciuto) distante ed un po’ sopra le righe. Tra l’altro, volendoci prendere un sorriso, complimenti al tecnico di Massa per essere venuto alle interviste, situate in una zona dello stadio all’aperto (e qui tiriamo le orecchie noi al Perugia calcio), con una polo a mezza manica rassicurandoci sul come per lui fosse caldo. Vittoria importante, niente da dire, vittoria che tiene gli azzurri ben incollati al passo delle prime due che vincono i loro confronti specifici, ed andando a prendere la terza piazza che a fine girone di andata vorrebbe virtualmente dire fare i playoff da miglior piazzata.

La gara inizia subito in modalità flipper. Passano meno di dieci minuti quando la porta di Nocchi vibra per la prima volta con un bel gol dalla media distanza di Donnarumma, abile a crearsi lo spazio e bravissimo a capitalizzare un azione nata da un uno-due con Zajc. Nemmeno il tempo di rimettersi seduti dai festeggiamenti che arriva il gol preso, con un errore a centrocampo che fa partire Terrani indisturbato sulla destra, palla messa in mezzo per l’accorrente Di Carmine che brucia Di Lorenzo e buca Provedel. Stavolta sono i perugini a non fare in tempo a rimettersi composti che l’Empoli passa ancora avanti. Scambio in grande velocità (situazione provata milioni di volte in allenamento) tra Pasqual e Zajc, tacco dello sloveno per il capitano, pallone dentro e come un falco sulla linea dell’offside arriva “The Gol Machine” a fare sedici sul suo conto personale. Le emozioni per il primo tempo potrebbero bastare, ed invece a dieci minuti dalla fine parte un contropiede azzurro micidiale innescato da un indiavolato Krunic che si fa tutto il campo, palla poi allo smarcatissimo Donnarumma che non può che ringraziare il bosniaco per la doppietta portata a casa. La riprese si apre nel segno del grifone, come ci si poteva attendere. I primi 5-6 minuti sono di assedio e Provedel, che nel primo tempo aveva corso il rischio di una mega frittata, tira fuori in sequenza almeno quattro interventi importantissimi che tengono inchiodato il risultato, un risultato che muta però di li a poco ancora a favore nostro. Gran lavoro di Caputo sulla sinistra, l’attaccante di Altamura lascia partire poi un micidiale rasoterra che trova la deviazione di Volta a negare ufficialmente la sua doppietta ma a far comunque correre lui e tutta la squadra sotto il settore occupato dai nostri tifosi. Non è però ancora chiuso niente, c’è infatti il tempo per vedere il secondo gol subito, un gol che non rovina certo la festa vittoria ma che apre interrogativi sulla vera identità di questa squadra, un gol abbastanza ingenuo soprattutto quando vedi Di Carmine che da due metri lascia sul posto due difensori azzurri prima di depositarla in rete. Nel finale più Perugia che Empoli, con gli azzurri a cercare di coprirsi maggiormente tornando con la difesa a tre ed il folto centrocampo a cinque. Si rischia poco e niente con soltanto Provedel a compiere al novantesimo un’altra prodezza sul solito Di Carmine evitando cosi il terzo gol a nostro carico.

Di fatto lo abbiamo già detto, una delle differenze nette viste rispetto all’ultima gara, la prima del nuovo corso, è stata quella dell’atteggiamento e della risolutezza dei due attaccanti. Non manca il lavoro di sacrificio, ma entrambi sono più accentrati e meglio piazzati nello sviluppo della manovra. I due gol a testa (vero per Caputo non si può ufficialmente parlare di doppietta) certificano una gara superlativa per entrambi. A salire però sul podio dei migliori è indubbiamente anche Ivan Provedel. Ingenuo il portiere azzurro al 18′ del primo tempo quando esce male dalla sua area attaccato da Cerri che prova a beffarlo, con i due poi che si strattonano e vanno giù con lo stadio ad invocare il rigore. Messa però in cascina questa situazione il veneto si supera con diversi interventi che nel secondo tempo evitano un passivo peggiore agli azzurri, evitando cosi anche discorsi di un certo tipo che si sarebbero potuti fare più fitti, evitando anche sul 3-1 di rimettere più seriamente in corsa la squadra avversaria. Nota di merito anche per Rade Krunic che gioca una delle migliori gare della stagione. Solita grande spinta per il bosniaco ma anche tanto fosforo in tutte le giocate, rendendosi anche meno individualista andando sempre a cercare la giocata per il compagno vicino: il contropiede che porta al terzo gol azzurro è qualcosa di veramente bello. Ma il plauso va a tutti, a partire da Castagnetti (che in questa posizione sembra essere più sicuro rispetto alle ultime uscite), passando per un’altra buona prova di Zajc, andando anche a tutto il reparto difensivo che nel contesto gioca una gara ordinata con forse Simic ad essere quello maggiormente in difficoltà. Buona la lettura del match anche da parte di Andreazzoli, che a fine gara cerca di creare una sorta di fortino passando dal 4-3-1-2 al 3-5-1-1 o 5-3-1-1 che dir si voglia quando siamo in fase di non possesso. I cambi sono mirati proprio alla conservazione del risultato coprendosi di più e facendo questo con ordine.

Serviva vincere, serviva dimostrare che questa squadra ha le carte in regola per poter giocarsi uno dei primi due posti, andando cosi in serie A senza passare dalla lotteria dei playoff. Serviva ritrovare convinzione anche in certi aspetti, come serviva confermare che la coppia d’attacco dell’Empoli (pensate, ventisei gol in ventuno gare) è assolutamente la più forte di questa serie B. Adesso a mister Andreazzoli il compito di allungare la coperta, di dimostrare che si possono ottenere queste vittorie anche senza il bisogno di dover raccogliere troppe palle da dentro la nostra porta. Dieci giorni di stop per la squadra, poi due settimane piene di lavoro primo di tornare ad immergersi nel campionato, un tempo sicuramente non larghissimo ma che il nuovo tecnico dovrà ottimizzare al meglio proprio nella ricerca delle differenze tra l’Empoli che è stato e quello che sarà, differenze che ad oggi, nel bene e nel male, cogliamo in minima parte. Alla ripresa ci sarà una gara sulla carta tutto sommato facile, anche se la Ternana potrebbe cambiare qualcosa a partire dalla guida in panchina ma, dopo la squadra umbra, ci saranno in sequenza Bari e Palermo, due scontri diretti che ci racconteranno sicuramente di più su questa squadra e sulla bontà delle scelte fatte. In mezzo a tutto questo anche il mercato che qualche equilibrio lo potrebbe anche spostare. Si va però alla pausa con un grande sorriso, perchè poi, al di la di tutti i discorsi, conta vincere e quando si vince, veramente, tutto il resto è solo contorno. Alla squadra ed al mister i migliori auguri per la fine di questo 2017, nella speranza che il 2018 ci renda con gli interessi quanto inghiottito quest’anno.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

20 Commenti

  1. L’analisi è molto semplice: ora che siamo al giro di boa dobbiamo decidere cosa vogliamo fare da grandi.
    La squadra non è robuccia, ha giocatori di discreta qualità, qualche giovane di prospettiva (anche se meno rispetto al 2013/14) e soprattutto una coppia di attacco finora migliore del duo Tavano-Maccarone dei bei tempi.
    Se vogliamo lottare per la promozione diretta bisogna migliorare la fase difensiva, rinforzarci a centrocampo con almeno un acquisto e forse cercare un buon innesto in attacco, una valida alternativa a Caputo o Donnarumma.
    Dobbiamo anche decidere che fare dei nostri giovani, specialmente Picchi e Piu, che non possono più marcire in panca ad aspettare un’occasione che non arriva: o si punta su di loro oppure conviene farli partire per dove sicuramente giocheranno e faranno esperienza.
    Ah già: dobbiamo trovare, forse come primissima cosa, una vera alternativa a Pasqual, perché Seck non è pronto.

  2. Serve un terzino sinistro perché come terzino a me pasqual non mi da fiducia così come manca sicuramente un centrocampista di legna.
    Comunque vada nelle prossime 5 affronteremo bari palermo e parma e solo dopo empoli-parma potremmo capire a cosa può ambire l empoli.

  3. Mi piace sottolineare che per noi Perugia (come Bari) è un campo difficile dove storicamente le abbiamo più prese che date. Mi è sembrato il “solito” Empoli: errori evidenti in difesa e attacco superlativo e cinico (4 tiri 4 gol) ….. di “nonno” Aurelio vedo una maggiore grinta, più corsa ma siamo meno belli che con Vivarini (le vittorie però potrebbero mettere tutti d’accordo a condizione di mantenere la media di 2 pt a partita) …. gennaio e febbraio ci diranno chi siamo e dove vogliamo andare, ma occorrono rinforzi in difesa (terzini) e nel mezzo dove serve uno bravo a spezzare e far ripartire velocemente l’azione (uno alla Valdifiori per intenderci) ….. manca anche un sostituto di Ninkovic che va mandato via.

  4. …siamo messi meglio e subiamo meno ripartenze pericolose …corriamo meglio ed in verticale ed è finalmente finito lo sterile ed inutile possesso di palla orizzontale che sfiancava noi invece dell avversario I giocatori sono questi E secondo me possiamo avere ancora notevoli margini di miglioramento . Ieri ottimo Castagnetti sopratutto …con il modulo di Vivarini era un disgraziato

  5. Si continua a parlare di modulo di Vivarini, ma è davvero così? E’ stato preso per fare un determinato modulo perchè fabrizino voleva quello. Gli è stato per caso chiesto di tornare al 4-3-1-2 e il Viva si è opposto continuando con il 3-5-2?
    La vedo l’unica supposizione possibile che ci permetta di attaccare l’ex mister altrimenti inutile dire un pò meglio la difesa, castagnetti, zajc ecc perchè grazie i giocatori si conoscono da più tempo, già vivarini aveva cominciato a lavorare più sulla retroguardia e vanno a fare un modulo che più gli si addice per caratteristiche dove sono i meriti di Andreazzoli.
    Le ombre ci sono state e sono le stesse. Non avremo mai la controprova ma credo che con Vivarini e un 4-3-1-2 avremo avuto lo stesso risultato positivo…
    Detto questo buon anno a tutti è venuto il momento di lasciarsi il passato alle spalle.

  6. Rade krunic migliore di tutti i 22 in campo.. pasqual troppi errori in appoggio.. veseli e castagnetti ottimi.. mancano a gennaio tre innesti per essere competitivi per la promozione diretta.. un terzino sinistro un centrale difensivo DI ESPERIENZA un centrocampista fantasista.. secondo me manca propio uno così dietro le punte.. uno alla vannucchi per capirsi..

    • Mo facciamo una squadra di mezzepunte? ….. manca un mediano vecchio stampo o uno veloce a spezzare e far ripartire l’azione oltre che un terzino (meglio 2, abituati alla difesa a 4) e un centrale difensivo rapido, non troppo alto e bravo di testa. ….

  7. Bè….se si dovesse dar retta alle statistiche….mettiamoci una pietra sopra e ok ….complimenti al Palermo ed al Parma,che oltre a trovarsi al primo e quinto posto hanno quella “famosa” difesa ermetica che noi non abbiamo….E secondo questi parametri anche Cremonese e Spezia che hanno incassato parecchi goal in meno di noi….ci arriveranno avanti.Ma che fai Mork….non ci metti il Frosinone al posto del Parma?E come potrei visto che ha subito solo 5 goal in meno di noi…..Insomma il Frosinone ha una difesa che non si differenzia poi tanto dalla nostra…..Questo per ribadire che se il Frosinone subisce tanti goal ed è secondo ed è dato al momento come favorito insieme al Palermo per la promozione diretta,perchè pur subendo anche noi sempre goal,non dovremmo aver la possibilità di riuscirci lo stesso?E’ UN CAMPIONATO DOVE SI SEGNA PARECCHIO e CON UN ATTACCO COME IL NOSTRO PENSIAMO A FARE UN GOAL PIU’ DEGLI ALTRI E NON A SUBIRNE UNO IN MENO(non so se rendo l’idea).Con questo mi pare ormai accertato che,al momento,con qualsiasi modulo si giochi il goal o i goal li becchi sempre…..Forse anche casualità,forse bravura degli avversari,forse disattenzioni nostre,forse un annata che quest’anno va così…..l’anno scorso,seppur in altra categoria,non si faceva goal,quest’anno l’esatto opposto,se ne fanno tantissimi e personalmente lo prederisco ad uno striminzito 1-0 che ti fa soffrire magari fino al 95′ o che a pochi minuti dalla fine ti fa ritrovare sul 1-1 come con il Brescia.I valori dietro della squadra sono questi e non c’è da sottovalutare il fatto che il portiere,ogni tanto qualche cavolata la combina,ma che è anche un 94’….quindi portiere ancora giovanissimo e all’inizio della sua carriera…..e così Simic e così Di Lorenzo…..giocatori giovani e piuttosto inesperti per questa categoria…..Certamente la difesa si può migliorare con un paio di elementi e così il centrocampo con un buon incontrista,ma non è scritto da nessuna parte che chi arriverà,se arriverà,a gennaio migliorerà la squadra……almeno per quel che riguarda i titolari….di sicuro rinforzare la rosa non è certamente un male…..ma non ci aspettiamo che arrivino dei grandi giocatori….probabilmente c’è da augurarsi che arrivino…..dei grandi sì…..ma lottatori!

  8. Analisi del cocchi lunga e noiosa.
    Ad ogni modo è inutile fare i paragoni con vivarini. È troppo presto. Aspettiamo 10 partite a giudicare le differenze, se ci sono. Quello che invece si può dire è che dietro si continua a ballare il tango. Se fosse finita 3-3 nessuno poteva recriminare nulla. Così come con il brescia che aveva meritato ampiamente il pareggio. Quindi volerei più basso con gli obiettivi (con una b sola) e a gennaio seguirei i consigli di martinez che condivido in pieno. Mi permetto solo di dissentire su krunic, tutt’altro che un fuori classe.

  9. Che discorsi che sento dire..ma le altre squadre i Gol li prendono o no??al frosinone ieri sera glie andata bene se no finiva 2 a 2 con il foggia..sembra che l’Empoli nn debba prendere gol e se li prende li prende a bischero..le altre squadre scusate ma i gol come li prendono a furbi?? Ma smettetela di fare discorsi a bischero la squadra è questa ed è buona tutta nel. Complesso…quando si vince il merito è solo dell’attacco e quando nn si vince la colpa è dei nostri difensori..ma daii

  10. SONO D’ACCORDO CON:

    COCCHI
    RICCARDO
    CLAUDIO
    e SAPONERA

    AGGIUNGO SOLO DUE COSE

    ANCHE PER ME ALLA FINE E’ IL SOLITO EMPOLI CHE HA NEL DNA UN’ATTACCO DETERMINANTE
    E PURTROPPO UNA DIFESA PIU’ PERFORABILE

    MI DISPIACE TANTO PER VIVARINI

    E AUGURO A NONNO AURELIO DI PORTARCI LONTANO
    INFONDO LA SUA TIGNA E LA SEMPLICITA’ DI GIOCO
    (LEGGASI SCAMBI VELOCI E RIPARTENZE)
    AIUTANO

    DAJE AURE’ DAJE

  11. Il 4312 mi piace molto di più del 352…siamo tornati a produrre ma anche a subire parecchio, come ad inizio campionato. Mi chiedo perché il corsi abbia imposto la difesa a tre al povero vivarini mentre adesso ad andreazzoli permette di fare quella a quattro. Meglio per noi, perché questo modulo esalta krunic e zajc che, insieme alla coppia d’oro sono i giocatori dotati dei colpi migliori e destinati a migliorare di più. La promozione dipenderà soprattutto da loro, oltre che dalla difesa che deve necessariamente migliorare.

  12. Ah, e io prenderei Mora dalla SPAL che lo ha messo sul mercato. Per la B è forte: corre tantissimo, ottimo in copertura e negli inserimenti (8 gol lo scorso anno).

  13. Io focalizzerei l’attenzione su una cosa: la tecnica di base che deve essere migliorata.
    Tutti abbiamo parlato(ed anch’io l’ho fatto) di schemi, di allenatori, di giocatori, di difesa perforabile, di attacco stellare, di giocatori svogliati, di poco movimento, di gioco orizzontale, di gioco verticale e chi più ne ha, più ne metta.
    Però, secondo me, dopo attenta riflessione ed un po’ di razionalità nel vedere le partite, il nocciolo sta una cosa semplice semplice: data per scontata la condizione e la tenuta atletica, sarebbe sufficiente ridurre al minimo gli errori tecnici nei passaggi, nei lanci, nelle triangolazioni, negli anticipi dei difensori.
    N o n ne sento parlare nessuno, ma aldilà delle disquisizioni tattiche, nel calcio conta saper giocare bene con i piedi ed io ancora vedo errori in quantità industriale che giocatori di serie B non mi aspetterei.
    Credo che migliorando questo aspetto, con buoni schemi di gioco, il resto verrà da se.
    Questo è il mio pensiero.

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