Il conto alla rovescia è terminato, da domani si torna a far sul serio, si torna a giocare per qualcosa in palio e vincere o perdere farà la differenza. L’estate azzurra, iniziata circa un mese fa con il ritiro è stata quest’anno davvero particolare, sotto diversi punti di vista, a partire proprio dal ritiro. Era dall’estate del 1998 che l’Empoli non usciva oltre i confini locali per una preparazione precampionato e spesso (visto come andò’ a finire quel campionato) la scaramanzia negli anni ha fatto spesso da freno ma quest’anno, in barba proprio ad uno dei capisaldi che regolano il mondo del calcio, si è deciso di fare diversamente ed i feedback del gruppo sono stati più che positivi. Mese strano anche perchè di fatto non c’è stato quell’andirivieni che è quasi cosa normale di questi tempi, scelte fatte per tempo e squadra consegnata al mister per il primo allenamento, potendo lavorare subito su quello che dovrebbe essere il materiale a disposizione per la stagione.
E la stagione riparte davvero in modo strano, particolare, uno sfizio per gli amanti delle curiosità. Eh si perchè ancora una volta si battezza la stagione con il Vicenza, quel Vicenza che molte, molto volte ha fatto da cornice ai momenti più importanti della nostra storia. La particolarità la conoscono tutti, anzi le particolarità. Si perchè per i pochissimi che non lo ricordassero c’è da dire che sia la prima gara ufficiale di Sarri che quella di Giampaolo è stata giocata al Castellani contro il Vicenza, ed ambedue hanno perso. Verrebbe da dire allora che forse forse, dovesse andare mal, ci sarebbe di che essere quasi contenti. No, per niente. La scaramanzia è stata fatta fuori non si pensa e non si ragiona in virtù’ di questa, un passo difficile in questo mondo ma sicuramente importante e di crescita ed allora, ancora una volta alla faccia di questa, vincere e solo vincere per iniziare trionfalmente una stagione che deve finire con il risultato più importante di sempre.