Empoli-Vicenza, una partita mai banale, una partita che per tutti i cuori azzurri riporterà sempre la mente alla notte del giugno di otto anni fa. La partita del secolo, senza se e senza ma. Empoli-Vicenza di questo pomeriggio sarà però un’altra storia, un’altra pagina e racconterà qualcosa di diverso con due formazioni che da quella notte hanno vissuto vite completamente diverse ma che oggi (dopo essersi comunque riviste in Coppa Italia) si ritrovano di nuovo, faccia a faccia. Per l’Empoli un test ulteriore per capire le potenzialità di questo gruppo, partito quest’anno senza squilli di tromba, ma che al momento sta provando a costruire qualcosa di grande. Una partita che servirà anche per capire se dagli errori si migliora, mettendo dietro le spalle un pareggio davvero ingenuo contro il Cittadella un una gara totalmente in mano nostra.
Non ci sarà però da fidarsi di questo Vicenza che, sulla carta, appare nettamente indietro agli azzurri ed arriva al Castellani anche con diverse assenze generate per lo più da positività al Covid. Attenzione perchè questo problema potrebbe compattare gli uomini di Di Carlo e dare ai biancorossi quella marcia emotiva in più che non va assolutamente sottovalutata. Anche senza voluti squilli di tromba l’Empoli arriva da favorito alla gara con il Vicenza e dovrà dimostrare sul campo questo favore, mettendo dentro lo solita abnegazione e quello spirito che sta positivamente distinguendo il corso di mister Dionisi. Si perchè quando dall’esterno chiedono (ed ormai dopo otto giornate è lecito) quale sia il segreto di questa squadra, la risposta è sempre quella e porta un preciso nome e cognome. Al di là di alcune distrazioni e di alcuni errori che ancora ci sono, la squadra da sempre sensazioni positive e palesa la coesione del gruppo che rema tutto dalla stessa parte. Come direbbe proprio mister Dionisi, siamo solo all’inizio, ma anche all’inizio, anche dopo otto partite, non si è primi per caso. E con il Vicenza, come detto, servirà mantenere quello spirito e quell’umiltà di chi sa di avere grandi qualità ma queste le vuol dimostrare con i fatti e non con le parole o i soli numeri degli ingaggi.
Un altro passaggio prima di immettersi in un finale di anno solare che vedrà davvero tante gare, l’una dopo l’altra, dove servirà l’apporto di tutti e dove si vedranno ancora meglio se gli apporti arrivati dal mercato (perchè avere delle secondo linee di spessore, spesso fa la differenza) saranno stati quegli giusti. Si pensa però una gara per volta ed intanto sarà importante lasciare il Vicenza ad una sola vittoria sul nostro campo, lontana ormai di trent’anni. Per la prima volta si andrà a mettere mano alla difesa complice la squalifica di Romagnoli ed i problemi fisici di Terzic. Ed ecco già che quelle già citate seconde linee saranno chiamate a mantenere intatto lo spirito di questo Empoli con Casale e Cambiaso ad essere i prescelti. Molto probabilmente, lo scopriremo però un oretta prima del fischi iniziale, si dovrebbe rivedere dal primo minuto anche La Mantia, giocatore prezioso e dalle indubbie qualità che però ancora – nonostante qualche gol lo abbia segnato – ancora non sta dando quelle dimostrazioni di solidità che da lui ci si aspetta. Siamo sicuri che ci sarà una gara straperfetta di Brignoli che una volta puo’ anche sbagliare cosi come successo grossolanamente a Cittadella, due, no! Ed allora siamo pronti ad una nuova pagina di Empoli-Vicenza con nella mente sempre quella notte di otto anni fa…
Gara difficile come sono tutte quest’anno.
Loro si compatteranno nella difficoltà, noi siamo ancora un cantiere aperto e il fatto di sbagliare, ma essere sempre primi, fa pensare che la squadra abbia ampi margini di miglioramento.
Ieri ho visto un super Lecce, per me indubbiamente la migliore della B e probabilmente molto più forte del Benevento di un anno fa.
Bè … ho visto anch’io la partita e credo che dopo un ottimo primo tempo il Lecce nel secondo si è spento per riaccendersi solo nel finale con l’ingresso di Pettinari e Falco.Direi che nel secondo tempo il Chievo pur non concludendo molto in porta (anche se ha avuto un occasione clamorosa su colpo di testa) ha giocato molto meglio del Lecce. Il goal di Falco è venuto fuori da un rimpallo su un difensore Clivense e quindi in maniera fortunosa un pò come era successo a noi contro il Venezia. La partita sarebbe finita in pareggio e sarebbe stato un pareggio meritato per quel che si è visto in campo. Quattro vittorie consecutive sì … ma da qui ad essere UN SUPER LECCE secondo me ce ne corre. Intanto … cerchiamo di vincere contro il Vicenza e torniamo in testa … magari si incomincerà anche a dire SUPER EMPOLI, visto che i Leccesi ci guarderebbero ancora … da dietro. E poi obiettivamente … guardiamo chi abbiamo affrontato noi in campionato e chi loro … Che poi abbiano elementi di valore nessuno lo mette in dubbio, ma saranno super solo quando avranno fatto quello che ha fatto il Benevento e quando avranno incontrato tutte le squadre che stanno a sinistra della classifica. Quanto alla partita di oggi sarà difficile solo se l’affronteremo in maniera superficiale e se ancora una volta giocheremo un primo tempo così così. Si perchè credo che in questo momento manchi proprio quello … approcciare subito la partita e chiudere il primo tempo in vantaggio. Da notare che oggi la linea difensiva sarà composta, Fiamozzi a parte, da tre ragazzi giovanissimi … vediamo come si comporterà ……..
Il salto di qualità questa squadra potrà farlo solo quando riuscirà a fare un filotto di partite senza prendere gol…..
Non sono daccordo Claudio … quest’anno senza ilo pubblico sugli spalti,porta anche le squadre che giocano in trasferta a giocarsela contro qualsiasi squadra … o comunque giocano senza nessuna remora e quindi è più facile subire goal anche da squadre di livello infeririore. Questa squadra … almeno riguardo alle prime 8 partite disputate ha dimostrato ampiamente di aver fatto il salto di qualità e non solo perchè è prima in classifica e per il gioco espresso, ma per il fatto di non aver perso contro squadre ben più titolate di lei per un eventuale vittoria del campionato. Poi … chiaramente il fatto di aver fatto il salto di qualità non vuol dire necessariamente arrivare nei primi due posti della classifica ….