Il derby è sempre il derby. E porta con sè un giusto mix di attesa e di speranze. Per i tifosi empolesi la partita contro la Fiorentina non è una gara come le altre e mai lo sarà. Semplicemente è una gara in cui le motivazioni, come minimo, raddoppiano. E vengono trasmesse automaticamente ai calciatori in campo. Non è fondamentale che un giocatore sia azzurro da sempre o da pochi mesi: l’aria che si respira in città ti coinvolge talmente tanto che anche un alieno appena sceso sulla Terra la percepirebbe.
Poco importa se dall’altra parte della barricata LA partita non venga considerata allo stesso modo. Perché ci si attacca al significato letterale della parola derby, quasi come se fosse un privilegio da concedere solo ad avversari di un certo lignaggio. O forse, molto più probabilmente, perché predomina ancora lo spirito supponente del “tanto vinco io”, quasi come se l’Empoli fosse il ragazzino che ancora deve mangiarne di pane, prima di sedersi al tavolo dei grandi. Ma magari quel ragazzino ne ha, di argomenti giusti, e può pure insegnarti qualcosa. Come ha dimostrato il recente passato, visti i risultati ottenuti nella stagione scorsa, al Franchi prima e al Castellani poi.
E poi, se ci pensiamo bene, la poca considerazione dei tifosi fiorentini è la stessa, ma a parti invertite, di quella che loro stessi patiscono contro altri avversari, su tutti la Juventus: la partita della vita per i viola, una partita come le altre per i bianconeri. Semplicemente, ogni tifoseria le vive in maniera diversa, dandogli più o meno importanza. Empoli-Fiorentina non fa eccezione. Per i tifosi azzurri è il match dell’anno, per i nostri avversari no. Facciamocene una ragione, sia noi che loro. Ma ricordiamoci che un derby (o un pincopallino, che dir si voglia) è anche l’occasione per riportare il calcio ai modi scanzonati, agli sfottò, alla leggerezza che forse ha smarrito.
Poco importa perché alla fine il calcio è fatto di emozioni e ogni tifoseria è libera di vivere quello che sente, senza che nessuna possa tarparle le ali. L’Empoli potrà perdere sul campo e, come sempre, non partirà coi favori del pronostico. Ma nessuno può togliere a nessuno il pathos, l’attesa, i sentimenti, le emozioni, che solo partite come questa sanno regalarti.