Si ricomincia. Tra la voglia di tornare a giocare e la curiosità di vedere il nuovo corso guidato da Vivarini. Con le ferite profonde della retrocessione che sanguinano ancora sulla pelle, ma che speriamo si trasformino in cicatrici il più presto possibile. Inutile dire che c’è molta attesa per il nuovo Empoli, chiamato a rinfiammare i cuori dei suoi tifosi dopo la tremenda scottatura della passata stagione.

La prima tappa di questo viaggio si chiama Renate, prossimo avversario di Coppa Italia. Lo scorso anno in Lega Pro i lombardi hanno fatto molto bene. Hanno cambiato qualche elemento rispetto all’anno passato, ma l’ossatura è rimasta la stessa. Un mini vantaggio nei confronti di un Empoli che invece ha mutato faccia e si presenta con molti volti nuovi. Il rischio poi, in partite come questa, è di prendere sottogamba l’avversario, nettamente inferiore quanto a valori tecnici. Il divario si assottiglia, considerando che si tratta della prima partita stagionale. L’Empoli, come sempre accade, dovrà prima scacciare i demoni che albergano nella sua anima. E potrà farlo solamente mettendoci quella concentrazione e quella intensità mentale che il mister sta chiedendo a più riprese. Più che l’aspetto tecnico conteranno le motivazioni e la lucidità fisico-atletica.

L’esperienza ci insegna che la partita di Coppa Italia può nascondere varie insidie. Già gli illustri predecessori Sarri e Giampaolo dovettero cedere a squadre meno quotate dell’Empoli di allora. Probabilmente furono sconfitte che servirono a focalizzare gli errori e ad aumentare la concentrazione sul lavoro quotidiano. Ma erano situazioni completamente diverse. L’Empoli di adesso, ancora depresso per ciò che è successo, non può permettersi passi falsi. O meglio, come ha sottolineato Vivarini in conferenza stampa, una vittoria servirebbe come il pane. Per dare morale alla squadra e per rinfocolare l’entusiasmo dei tifosi.

 

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

10 Commenti

  1. Se la vittoria con il Renate serve come il pane allora siamo messi bene…. Siamo già alla frutta …. O che ce ne importa della coppa..? Le vittorie danno fiducia e morale ma con tutta la squadra nuova e con ancora elementi da inserire (speriamo) cosa ce ne importa del Renate ?!?!?!?

  2. Dimenticare Monica Bellucci è impossibile: Ma da stasera e bisogna comincià a uscì e a farci garbà Anna Mazzamauro, ragazzi. Vediamo come và.

    • Oh Claudio ma da che parte stai? Dici che non dobbiamo avere grosse aspettative ma sostieni anche che stiamo facendo acquisti giusti e di spessore …. per me gli acquisti di spessore vogliono dire campionato di vertice …. La verità è che la squadra largamente incompleta e il buon Vivarini nonostante la grande voglia e abnegazione non riesce a trovare la vera benzina per fare un buon campionato: L’ENTUSIASMO DELL’AMBIENTE! !!

      • Ecco allora cominciamo un po’ tutti a ritrovarlo e a trasmetterlo l’entusiasmo che pare di essere falliti e di essere ripartiti dalla Prima Categoria

      • Stà nascendo una buona squadra, Ric: Per l’anno di transizione che ci aspetta, secondo me và + che bene. Nei prossimi anni si programmerà pian pianino la risalita. L’ideale sarebbe nel 2020 per il centenario e lo Stadio novo.

      • La
        Delusione è troppa per parlare di entusiasmo… non so te , caro Riccardo ma
        Io ho L
        Amaro in bocca.. non mi va mica giù lo schifo a cui ho dovuto assistere inerme!

  3. «L’Empoli, come sempre accade, dovrà prima scacciare i demoni che albergano nella sua anima»
    Azz…
    Demoni, nell’anima, addirittura “da sempre”…
    Ti immagini se invece del Renate ci fosse stata la Juve… ?

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