L’Empoli si appresta ad affrontare una trasferta insidiosa in Sardegna, dove incontrerà il Cagliari in una partita che si preannuncia come un vero e proprio banco di prova per i nostri ragazzi. Dopo un inizio di stagione sorprendente, gli azzurri cercheranno di confermare il loro ottimo stato di forma contro una squadra ferita e desiderosa di riscatto. La squadra di D’Aversa arriva a questa sfida in un momento che potremmo definire “paradisiaco”. L’avvio di campionato ha superato le aspettative sia in termini di risultati che di atteggiamento in campo. Nonostante alcuni sfavorevoli incastri nel calendario, l’Empoli ha dimostrato solidità, attenzione e capacità di colpire gli avversari. Avversarsi che forse, vogliamo tenere i piedi per terra, ci hanno affrontato con un po’ di leggerezza ma, tutto quello che è stato fatto, è con merito. Tuttavia, il tecnico D’Aversa sa bene che la vera sfida inizia ora. La trasferta in Sardegna, contro un avversario sulla carta meno blasonato rispetto a quelli affrontati finora, rappresenta un test cruciale per la maturità della squadra. Il Cagliari, reduce da una pesante sconfitta interna contro il Napoli, non deve essere sottovalutato. La squadra di Nicola ha mostrato buone trame di gioco nonostante il risultato pesantemente negativo, risultato molto più largo di quanto possa aver detto il campo. Troveremo un Cagliari deluso, arrabbiato ed anche rammaricato per aver raccolto meno di quello che ha seminato nelle prime gare. Troveremo un Nicola che ci conosce bene e che avrà voglia di dimostrare che la sua scelta è stata quella giusta, immaginiamo che prenderle proprio dall’Empoli non lo farebbe felice. Troveremo un ambiente caldo, che in quel catino di stadio spingerà a più non posso la propria fazione. Sarà difficile, molto, e da tutti i punti di vista.

D’Aversa ha sottolineato l’importanza di azzerare quanto di buono fatto finora e affrontare questa partita come se fosse la più difficile della stagione. L’Empoli ha il vantaggio psicologico di poter gestire il risultato, mentre il Cagliari sarà costretto ad attaccare, potenzialmente scoprendosi. La fase difensiva dell’Empoli, eredità del lavoro di Zanetti e perfezionata dai suoi successori, si è rivelata finora un ostacolo insormontabile per gli avversari. Mantenere questa solidità sarà fondamentale per uscire indenni dalla trasferta sarda. In palio ci sono punti pesanti che potrebbero proiettare l’Empoli verso la parte alta della classifica. Ma al di là del risultato, sarà importante vedere se la “macchina” assemblata da D’Aversa continuerà a girare con la stessa efficienza mostrata finora. Molto probabilmente vedremo un undici simile a quello sceso in campo contro la Juventus la settimana scorsa. L’assenza di Fazzini pesa e sposterà l’assetto tattico dal 3-4-2-1 al 3-5-2. Una formazione un po’ più coperta in mezzo al campo, pronta però, con la qualità degli esterni, a ripartire. L’infermeria restituisce Di Sciglio e Solbakken, che però non dovrebbero essere in predicato di partire dall’inizio. Non dovrebbe essere nella “starting list” nemmeno Anjorin, ma la sensazione è che l’inglese domani possa avere una fetta di spazio maggiore e siamo davvero curiosi di vedere quello che potrà fare. Quei pochi minuti con la Juve ci hanno fatto intravedere qualcosa di molto goloso. Colombo non ha convinto molto nell’ultima uscita, Pellegri un po’ di più, non sarebbe blasfemo pensare ad una staffetta anche se l’ex Monza resta in vantaggio. La trasferta di Cagliari ci dirà se gli azzurri sono pronti a confermarsi come realtà consolidata del campionato o se il loro brillante avvio è stato solo un fuoco di paglia o se ci sarà da divertirsi. Andiamo ad affrontare un pezzo di recente passato davvero importante. Nicola e Luperto sono stati due artifici indiscutibili dell’ultima salvezza, due partenze dolorose, anche se il presente non lo sta facendo rimpiangere. C’è voglia di stupire, c’è voglia di divertire con un inizio di stagione molto simile a quel 2006/07….

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

6 Commenti

  1. Il gioco del Cagliari di quest’anno è pari pari quello dell’anno scorso; e in questo senso non mi sembra che si veda la mano di Nicola; forse ancora più aggressività e determinazione su tutti i palloni, ma con meno intelligenza tattica e con meno capacità di curare la fase difensiva; chiaramente Nicola non può essere Ranieri.
    Detto questo, sarà una partita durissima che metterà a dura prova il nostro centrocampo e soprattutto la nostra giovane difesa; sarà una partita completamente diversa da quella di sabato scorso; non un avversario blasonato ma lento e prevedibile, ma una squadra rocciosa e aggressiva. Il 352 non mi sembra la soluzione migliore; per me la dovremo giocare con maggiore spinta offensiva, e quindi con un giocatore in più in avanti; se li aspettiamo troppo, rischiamo di finire con le ossa rotte; dobbiamo cercare di metterli in difficoltà nel loro reparto più debole e slegato, e cioè la difesa.

  2. Senza pietà….. onore al passato, ma no ai sentimentalismi…. non è vero che Nicola ci conosce, quest’Empoli è molto diverso dal suo…

  3. Non ci sarà partita, troppo più forti gli azzurri. Finirà in pareggio se davanti non saremo prolifici, altrimenti 3 punti e la panchina di Nicola scricchiolerá più del dovuto

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