Alla prova dei fatti non sappiamo se questa sosta possa far bene all’Empoli. Certo, come si afferma sempre in questi casi, serve quanto meno a ricaricare le pile e a recuperare infortunati e acciaccati. Il ritorno del campionato dovrebbe riconsegnare a Martusciello un Mchedlidze in più: il centravanti georgiano è alle prese con un infortunio da molto tempo e forse non è un caso che la squadra, con lui fuori, non sia più riuscita a fare punti. Le difficoltà offensive degli azzurri sono ormai arcinote e chissà che il recupero di Levan non possa giovare a ritrovare gol su azione e punti. Contro il Napoli è stata confortante la prova di Thiam, finora oggetto misterioso, ma l’impressione è che solo Levan possa riconsegnare all’Empoli quella lucidità offensiva di cui ha bisogno per gli ultimi metri della scalata-salvezza.

Mancano ormai solo nove fatiche al termine della stagione. Saranno nove finali, come si suole dire in gergo, nove partite in cui l’Empoli deve tenere a bada le dirette inseguitrici, ancora vive nel loro personalissimo sogno salvezza. I sette punti di vantaggio sono sì un bottino rassicurante, ma nel finale di campionato può succedere di tutto. Sarà importante affrontare ogni gara nella maniera giusta, perché a questo punto ogni minimo dettaglio può fare la differenza.

In settimana abbiamo visto il calendario che attende ciascuna delle quattro squadre invischiate nella lotta. L’Empoli avrà quattro partite su nove in casa, una in meno del Palermo, che ci aspetterà nella sua tana all’ultima giornata. Ma le quattro partite casalinghe non sono impossibili: prima arriverà il Pescara, poi in ordine Sassuolo, Bologna e Atalanta. Nel mezzo, la trasferta di Cagliari che sembra, almeno sulla carta, la più fattibile. L’idea è quella naturalmente di mantenere almeno un +4 sul Palermo, visto che altrimenti quello del Barbera potrebbe tramutarsi uno sanguinoso spareggio da dentro o fuori. La sensazione è che con due vittorie e uno-due pareggi gli azzurri diventino irraggiungibili.

Ma il prossimo ostacolo sarà la Roma. L’avversario non ha bisogno di presentazioni, ma l’Empoli deve andare nella Capitale senza pensare troppo a quel che sarà. D’altronde, come ci insegna il secondo tempo con il Napoli, una serie di fattori possono diventare favorevoli anche a chi è tremendamente inferiore.

Articolo precedenteDal campo| Finisce la settimana, da lunedi si pensa alla Roma
Articolo successivo69ª VIAREGGIO CUP | Empoli – Bruges in DIRETTA LIVE su PE
Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

5 Commenti

  1. Teoricamente, anche a Roma un c’è partita: Però i giallorossi un fanno altro che parlà di Spalletti e Pallotta, dello stadio, del derby di coppa che li attende 3 giorni dopo, hanno quasi tutti fuori per le nazionali e Strootman squalificato……
    Si starà a vedè, via.

  2. “Alla prova dei fatti non sappiamo se questa sosta possa far bene all’Empoli”
    Di sicuro fa bene ai tifosi, perché ci evita di passare la solita domenica piena d’amarezza.
    Mai mi sarei immaginato di ringraziare la nazionale che mi evita l’ennesima sconfitta di fila… domenica prossima invece ?

  3. Ciao Simone: Scusami ma ome si fa a dire: “I sette punti di vantaggio sono sì un bottino rassicurante”….ci si scorda spesso che c’è questo benedetto scontro diretto all’ultima giornata e che il Palermo alla penultima gioca a Pescara. Soprattutto non è che ogni partita dà un punto per ogni vittoria, allora si che il vantaggio sarebbe stato importante.
    Nel Tennis sei sta 40 a 30 non è che hai dieci punyti di vantaggio, ha solo una palla vinta di vantaggio e noi sostanzialmente abbiamo una partita e un pareggio di vantaggio con appunto alla penultima il Palermo a Pescara e noi in casa con l’Atalanta che si spera e ad oggi non mi sembra proprio la stessa cosa.
    Con questo non mi sembra certo di essere negativo ma obiettivo.
    Ivo

  4. Ciao Simone: Scusami ma come si fa a dire: “I sette punti di vantaggio sono sì un bottino rassicurante”….ci si scorda spesso che c’è questo benedetto scontro diretto all’ultima giornata e che il Palermo alla penultima gioca a Pescara. Soprattutto non è che ogni partita dà un punto per ogni vittoria, allora si che il vantaggio sarebbe stato importante.
    Nel Tennis se stai 40 a 30 non è che hai dieci punti di vantaggio, hai solo una… palla di vantaggio.
    Noi sostanzialmente abbiamo una partita e un pareggio di vantaggio (se perdi e gli altri pareggiano) con appunto alla penultima il Palermo che gioca a Pescara e noi in casa con l’Atalanta (e ad oggi non mi sembra proprio la stessa cosa?.
    Con questo non mi sembra certo di essere negativo ma obiettivo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here