Sono ore particolari queste che sta vivendo la nostra nazione e dobbiamo essere onesti nel dire che i pensieri sono abbastanza lontani dal calcio ed anche dalla gara che stasera giocheremo e racconteremo in quel di Perugia. Non è certo questo il posto giusto per parlare di determinate cose, e non siamo certo noi conoscitori della materia ma siamo persone e (per adesso per fortuna) spettatori di un qualcosa che si fa davvero fatica a ricordare in questa misura per la stessa specifica situazione. Tutta l’informazione e tutta l’attenzione è catalizzata dal coronavirus, e per quanto si sta propagando nel nostro territorio anche lo sport, cosi come il calcio, ha dovuto fare un passo indietro e fermarsi. A Perugia si gioca e lo si farà (se poi dovesse cambiare qualcosa ve ne daremo conto) regolarmente con il pubblico sugli spalti, una gara importante per ambedue le compagini che sono a ridosso della zona playoff.

Per la nostra squadra è davvero la grande opportunità di scacciare ogni recente crisi e – tanto per restare in tema – potersi dire definitivamente guarita. La legge dei grandi numeri non è dalla parte di Pasquale Marino, nessun allenatore dell’Empoli infatti ha mai vinto quattro gare consecutive dall’esordio, ma questo potrà essere un elemento aggiunto di stimolo. L’Empoli è in crescita e le tre vittorie consecutive sono figlie di una ritrovata voglia e di uno spirto diametralmente cambiato dall’arrivo del nuovo allenatore. Una “garra” che non si era mai vista in stagione, la giusta fusione tra chi è arrivato a gennaio e chi è rimasto ed una serenità che sembra essere la differenza più evidente ed il taglio netto con il passato targato Bucchi/Muzzi. A Perugia non sarà facile, gli umbri si portano dietro qualche assenza ed una settimana di isolamento per via della sconfitta di Frosinone mal digerita da Cosmi e dalla dirigenza, ma la formazione è di quelle attrezzate e nella gara contro gli azzurri cercheranno proprio quel riscatto di cui sono alla ricerca. 

Di contro vedremo il solito ultimo Empoli, quello che veste il 4-3-3, quello che ha trovato in Tutino un leader in campo, quello che vede in Henderson una piacevole scoperta ma anche quello dei ritrovati Mancuso e Frattesi che adesso ci stanno facendo vedere quanto aspettato dalla scorsa estate. Un Empoli che ha imparato a calarsi nella partita, un Empoli che non ha la smani di dover vincere per forza dovendo fare la partita a tutti i costi e lasciando poi spazi decisivi per gli avversari. Insomma, un Empoli maturo. Un Empoli che – forse – di dosso si è tolto quella pressione di dover andare a tutti i costi in serie A ma che adesso ha trovato la strada che da quelle parti potrebbe portare. Una prova del nove di quelle interessanti, di quelle che ci potranno davvero dare un’indicazione maggiore e migliore sullo stato di salute e sulle reali aspettative di una stagione che stasera arriva già alla sesta di ritorno.

Un girone fa quella con il Perugia fu l’ultima gara positiva, da li poi iniziò il periodo nero. Adesso si spera che questa gara sia un passaggio nella rinascita della squadra e che magari la tappa perugina possa essere – come fu per Andreazzoli – quella dello sprint. Stasera si gioca, novanta minuti più tutto il dopo gara sperando di trovare la giusta soddisfazione per i nostri colori, di sicuro un momento per spostare la testa da quanto poi, inevitabilmente, saremo costretti a risentire e rivivere consci che potrà ancora ritoccare il calcio e forse anche le gare degli azzurri.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

5 Commenti

    • Non facciamo allarmismi inutili, è poco più di un influenza che nessuno dice ma fa 6mila vittime in Italia l’anno.
      Basta fare attenzione e non farsi prendere dall’ansia.
      Giusto giocare e giusto battere il Perugia ….. forza Azzurri, avanti a forza 4!!!!

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