Il terzino azzurro, Fabiano Parisi, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttomercatoweb in cui parla della stagione in corso e dei suoi obiettivi.

Dà fastidio che si parli troppo di lei?
“Tutt’altro: mi rende felice, mi piace. C’è tanta attenzione, io mi concentro sul campo, le pressioni non sono altissime ma sono contento di questo”.

Gioca in un ruolo dove trovar talento non è ‘comune’ e che le è stato cambiato quando era in Primavera a Benevento. A che punto è del percorso?
“Penso di essere al 65%. Sono giovane, ho tanta voglia di migliorare. Ho cambiato ruolo da poco, è da 2-3 anni che faccio il quinto, prima facevo la mezzala ma Romaniello a Benevento mi cambiò di ruolo. E ora cerco di migliorare come quinto”.

Ha fatto tanta gavetta ma ci sono poche storie come le sue. L’Empoli ha dato fiducia a un ragazzo come lei ma non sono storie comuni.
“Ci sono tanti giovani, anche nei campionati inferiori, soprattutto al sud dove gli osservatori vanno a prenderli e scovarli. Facendo la gavetta ti fai le ossa in D e C, in B si alza la qualità e in A il livello è alto. In D e C ho preso tante pedate… Sono campionati fisici, di grandi duelli. Tra i Dilettanti ho fatto il girone laziale, vincendo all’ultima lo spareggio Avellino-Lanusei: i campi sono difficili, è tosta, giocare a calcio è complicata”.

Come sta andando questa stagione dopo un’estate dove è stato protagonista assoluto?
“Ho deciso di rinnovare con l’Empoli perché dovevo migliorarmi. Empoli è una piazza importante per i giovani dove non c’è tanta pressione e se sei giovane lavori bene. So che le pressioni dei media sono alte ma cerco di dare il massimo”.

Come ha vissuto quei giorni dove è stato vicino alla Fiorentina?
“Sono sempre stato molto tranquillo. Sono giovane ma so gestire bene la situazione. Sapevo dell’interesse della Fiorentina ma sono concentrato, da sempre, sugli obiettivi dell’Empoli”.

È l’anno del suo grande salto, come fatto da Viti a Nizza o da altri suoi ex compagni?
“Cerco sempre di migliorarmi, quel che succederà si vedrà più avanti. Ora penso alla Juventus, stiamo lavorando bene, cerchiamo di limare i dettagli e di dare il massimo a ogni seduta. Poi, a fine stagione, si vedrà”.

Cosa la preoccupa di questa Juventus?
“Vivono un momento non certo facile ma vengono da una vittoria importante nel derby. Quando si alza la qualità dobbiamo sbagliare di meno perché ci castigano. Col mister cerchiamo i punti deboli della Juventus e di approfittarne”.

Da un azzurro all’altro: fa un pensiero all’entrare in pianta stabile nell’Italia di Mancini?
“Ci sono giocatori più grandi e affermati ma è chiaro che il sogno è quello di vestire la maglia della Nazionale A e di giocare con l’Italia in pianta stabile”.

Chi ha come modello?
“Il mio riferimento è Jordi Alba del Barcellona, fisicamente e tecnicamente siamo su quel piano. So che è molto importante ma mi ispiro a lui. Voglio diventare il Jordi Alba italiano”.

Che pensa del movimento dei giovani italiani ora che siamo fuori dai Top 30 del Pallone d’oro, fuori dai giovani per il Premio Kopa?
“Giovani ci sono e anche molto interessanti. Inizierà un nuovo ciclo ora ma all’estero i giovani sono subito lanciati anche da grandi club come il Barcellona. Penso a Baldé: molto forte, ha una bella gamba e gioca già”.

Parliamo della vostra stagione
“Undici punti in dieci gare, decimo posto, il momento è positivo. Abbiamo qualche rimpianto: col Milan abbiamo perso all’ultimo minuto su alcune disattenzioni difensive, col Torino abbiamo avuto sfortuna ma siamo contenti. L’obiettivo è la salvezza: piedi per terra, puntiamo a quella, abbiamo in testa quell’obiettivo e poi, solo allora, punteremo a qualcosa di più”.

Lei è terzino sinistro: così evita Leao e Kvaratskhelia.
“Non mi preoccupano: sono migliorato in fase difensiva, visto il cambiamento da mezzala a terzino. Provo a migliorare in settimana e non mi preoccupano questi grandi campioni”.

Però meglio siano dall’altra parte
“Meglio siano dall’altra parte…”

Legando tutti questi discorsi: in Serie A le grandi hanno (quasi) tutte un problema col terzino sinistro. Può essere la carta che manca a una big
“Terzini sinistri in circolazione non ce ne sono tanti di qualità. Sappiamo che le grandi cercano giocatori affermati: ci proveremo quest’estate…”.

Da Andreazzoli a Zanetti. Quanto è cambiato?
“Lo scorso anno con Andreazzoli ero più basso. Con Zanetti i terzini sono alti ma è chiaro che dipenda dall’avversario. Il mister ci dice come stare in fase di costruzione a seconda dell’avversario ma il mio obiettivo è quello di superare la metà campo: lì so essere pericoloso, punto l’uomo e creo superiorità”.

Pioli al Milan ha impostato Hernandez in modo particolare: entra tantissimo dentro al campo sfruttando Leao sull’esterno
“Mi piace: facevo la mezzala, non ho difficoltà nell’entrare nel campo. Leao porta Theo dentro attaccando l’esterno ma non mi risulta difficile: penso di avere buona qualità. L’abbiamo fatto col Lecce…”.

Dietro ha una garanzia: Guglielmo Vicario, un altro migliorato ed esaltato, dopo la gavetta, da Empoli
“E’ un portiere molto forte, sappiamo quel che sta facendo, è tra i migliori della Serie A. E’ un giovane, è umile, non si esalta. Anche in settimana si allena al massimo con tutti e in partita dimostra”.

‘Giovane’. Le dispiace essere definito così, visto che ha l’età di Haaland?
“Giovane in Italia… All’estero un 2000 non è più giovane. Mi fa piacere in senso assoluto ma ho già un pochino d’esperienza”.

Flashback: il punto più alto e quello più duro della sua carriera.
“Il più alto penso che sia questo. Quello difficile è stato il passaggio dalla C con l’Avellino alla B con l’Empoli: con Dionisi inizialmente non venivo calcolato. Fisicamente non ero pronto, da agosto a novembre non ho fatto una presenza. Ho lavorato duramente e mi sono ritagliato il mio spazio. Sacrifici e determinazione, che mi contraddistinguono, mi hanno fatto superare quel periodo”.

L’ultima è la prossima. Che gara sarà con la Juventus?
“Hanno tantissima qualità, ci sono giocatori molto importanti. Non so chi incontrerò, se giocheranno col 3-5-2 o col 4-4-2 ma stiamo preparando bene la gara. Hanno qualità e quando c’è questa in campo, serve sbagliare meno o ci fanno male. Fisicamente stiamo bene: è una gara importante e vogliamo continuare nel nostro percorso”.

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5 Commenti

  1. Bravo Fabiano. Fin dalle prime partite che hai disputato ho capito che eri bravo e l’ho scritto. Visto quanto ti impegni raggiungerai senz’altro ottimi risultati.

  2. La Barnini ha pubblicato il progetto per la pista entro l’anno la gara per poi iniziare i lavori nel 2023, pista con tribuna da 1.500 posti con palestra e altri servizi, 7 milioni di euro… A pensare che il C.ors.i aveva offerto 500.000 euro per levarseli dai coglioni.😂🤣😂

  3. Praticamente è un terzino fluidificante ..a volte difende a volte si posiziona più avanti e attacca ..di buono c e che è molto sicuro nell’ uno contro uno cosa che i piu terzini non fanno .molti più passano il pallone indietro o al centro pochi attaccano l uomo x saltarlo e andare in fondo a crossare..Lazzari lo fa o pochi altri..lui di vede che era mezz ala ha molta padronanza tecnica della palla ..

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