Lento
L’Empoli ci ha provato per almeno una frazione di gioco a mettere in difficoltà un Napoli obbligato a vincere per non perdere terreno nella lotta scudetto. Non è mancata la volontà ma è venuta meno la consistenza. Troppo fragili e vulnerabili gli azzurri per sperare di uscire dal Maradona con un risultato positivo. Una striscia infinita di 17 gare senza vittorie, con appena 5 punti all’attivo: impensabile pensare di vederla interrompere proprio sul terreno di gioco della squadra di Antonio Conte. A dire il vero, neppure la sconfitta di Napoli, sebbene collocata dentro un periodo-no che perdura da tempo interminabile, ha condizionato la lotta per la sopravvivenza degli uomini di D’Aversa. Messa in conto la consapevolezza che non era in terra partenopea che ci si giocavano le residue chances salvezza, resta un mini-torneo di 6 gare in cui l’Empoli è chiamato a realizzare l’ennesimo miracolo. Già in passato il calendario ha teso una mano agli azzurri. Anche stavolta la sequenza di gare che restano potrebbe offrire un’ancora a cui aggrapparsi.
Adagio
Quattro gare in casa (Venezia, Lazio, Parma, Verona), due in trasferta (Fiorentina, Monza). Tutto fuorché una passeggiata ma, analizzando il calendario, le dirette contendenti Lecce e Parma sembrano chiamate a compiti decisamente più ardui. Dopo un calvario lungo quattro mesi e mezzo, la gara interna con il Venezia che coincide con la Santa Pasqua di Resurrezione è quasi paradigmatica per gli azzurri. Più prosaicamente, si tratta di tornare alla vittoria per dare un senso al residuo spicchio di torneo. Ci si può arrovellare il cervello finché si vuole o lasciarsi andare ai calcoli più cervellotici ma tutto passa attraverso la sfida con i lagunari di Eusebio Di Francesco. Paradossalmente neppure un pareggio annienterebbe le speranze ma avrebbe un effetto morale rovinoso. I numeri non sorridono agli azzurri. L’Empoli ha vinto appena 4 gare su 32. Per salvarsi dovrebbe verosimilmente vincerne almeno 3 nelle restanti 6 racimolando qualche altro punticino qua e là. Non esattamente un’impresa da poco ma l’auspicio è quello di recuperare alcuni giocatori chiave in vista del rush finale.
Andante
La lunga sequela di infortuni ha inevitabilmente finito per condizionare la stagione dell’Empoli. A poco più di un mese dal termine del campionato, gli azzurri dovranno però attingere a tutto ciò di cui possono disporre per non avere terribili rimpianti nel prossimo futuro. È il momento di chiedere qualcosa in più a tutti coloro che, per un motivo o l’altro, non sono riusciti a esprimere quanto auspicato. È il momento in cui è lo spessore caratteriale a fare la differenza ma anche la cifra tecnica. Jacopo Fazzini ha caratteristiche uniche nella rosa e, necessariamente, deve dimostrare di essere un potenziale crack. Si tratta di colui che può creare la superiorità numerica e proporre soluzioni per il reparto offensivo. Il pacchetto avanzato, con l’uscita di scena di Kouamè, si è quasi ridotto al lumicino. Eppure Sebastiano Esposito e Lorenzo Colombo possono assicurare, da un lato, inventiva e qualità, dall’altra generosità e propensione al sacrificio. Entrambi cercano la via della rete da troppo tempo: è arrivato il momento di sbloccarsi. Tino Anjorin è un capitolo a parte. Se riuscirà a tornare sulla scena per le partite che restano in condizioni accettabili, l’anglo-nigeriano ha già dimostrato di possedere visione di gioco e senso tattico superiore alla media.
È inutile girarci intorno…tutto dipende da domenica…con una nostra vittoria le possibilità di salvezza si alzano ulteriormente…con qualsiasi altro risultato (si anche con il pareggio) la retrocessione è quasi sicura…certo per una squadra che ha vinto solo 4 partite su 32 sperare che ne possa vincere 3/4 su 6 mi sembra molto utopistico…specialmente con le ulteriori assenze di Kouame’ e Maleh…cmq la speranza è sempre l’ultima a morire e finché la matematica non condanna c’è l’obbligo di lottare e sperare…
Lento, come il recupero degli infortunati …. caso più unico che raro nel panorama nazionale dove i recuperi impiegano tempi decisamente più contenuti anche in occasione di infortuni più gravi (Cambiaghi, Bremer… Dybala…. ma l’elenco è lunghissimo)
Adagio, come i punti dell’Empoli in 17 partite…. più che un percorso è un’agonia …. il percorso è da lumaca e solo un campionato mediocre dà ancora speranza a una squadra che altrimenti sarebbe già spacciata….
Andante, come la gestione di D’Aversa, sempre tutto uguale, nonostante gli altri abbiano capito come renderci inoffensivi…. il Mister non è riuscito, nella difficoltà, a trovare una via d’uscita, è vittima del suo essere se stesso, non ha cercato soluzioni e non ha ovviato alle difficoltà…. non potrà mai fare e far fare il salto di qualità, rimanendo confinato alla bassa A (un lusso per lui) e la B, da dove avrebbe dovuto giustamente ripartire…..
E la Società, direte? Che volete dì …. è evidente che è gestita da gente che nella vita dovrebbe (al massimo) zappare la terra…. e forse riuscirebbe a far danni anche lì….
Anche se quella volta finì male, ci vorrebbe un’impresa simile a quella che fece l’Empoli nel finale del 2019, quando era ormai spacciata a 4 giornate dalla fine e vinse tre partite consecutive (Fiorentina, Sampdoria e Torino), sfiorando il colpaccio che sarebbe valsa la salvezza a Milano e retrocedendo per la classifica avulsa (oggi sarebbe valso uno spareggio).
Purtroppo quell’Empoli aveva una rosa (disponibile) più ampia di quella attuale e poteva contare su dei giocatori che avevano una qualità maggiore di quelli attuali.
Per contro è vero anche che quelle ultime quattro partite, (se si esclude la partita con la Sampdoria), furono di una difficoltà nettamente superiore a quattro delle sei partite che ci aspettano.
Comunque sono pienamente convinto che a Pasqua, qualcuno “risorgerà”, se non saremo noi, sarà il nostro avversario…
È da un mese che i commenti sono infarciti a piene mani di “se” e “speranza”…. il tempo passa, le giornate pure e ancora con i “se” e “speranza”…. si elaborano risultati delle altre abbassando sempre l’asticella…. con il Cagliari era scontro e si doveva, ma non si è fatto…. ora sono curioso dei commenti dopo il Venezia…. io personalmente ho difficoltà a credere nella ns vittoria, più probabile un pari che non servirà a nessuno, allungherà il brodo e poi altre settimane di “se” e “speranza” ….. siete commoventi!!!!
@Riccardo: meglio “commoventi” che “disfattisti”. Io se non avessi un minimo (minimo, eh…) di speranza, avrei già smesso di seguire PE, aspettando il prossimo campionato.
O S.G. via per favore di difficoltà superiore a queste? Bisogna essere obiettivi sulla verità storica: eri già retrocesso dopo il trittico di sconfitte Spal-Bologna-Udinese, riuscisti ad arrivare all’ultima a giocartela grazie a tre partite “morbide” e non durissime come dici te, e all’ultima siamo retrocessi girdando al biscotto degli altri. Un pò di obiettività. Così come quest’anno le nostre speranze sono legate alle ultime due partite ma non sul piano tecnico-tattico, perchè per noi sarebbe difficile battere anche il Monza, ma sul piano della “morbidezza”, della mancanza di stimoli degli avversari diciamola così
Gandalf, le tre partite “morbide” erano
Empoli – Fiorentina (ricordo che la Fiorentina all’ultima giornata, quella del “biscotto” con il Genoa, era sempre a rischio retrocessione)
Empoli – Torino (i granata miravano all’Europa e se ricordi bene, la partita fino a che non marcammo il gol del 2-1, fu tutt’altro che facile)
Ho escluso ovviamente la partita contro la Sampdoria, che senz’altro fu la vittoria più facile, dato che i doriani avrebbero visto molto volentieri retrocedere il Genoa.
Poi che il campionato fosse stato compromesso ben prima (se ci pensiamo bene, anche lì fu decisiva la sconfitta in casa con il Genoa, sarebbe bastato un pareggio…), questo è sicuro
Gandalf ogni anno il calendario è così, a volte ti va bene a volte.
L’anno scorso se Inter-Lazio e Roma-Genoa alla penultima non finivano X e 1 non trovavi la Roma morbida. Il Frosinone la trovò a Monza la domenica prima e l’Udinese a Lecce la terzultima.
Nel 2019 La Samp morbida ma la Fiorentina no, perchè perdendo con noi dovette poi rischiare fino al biscotto finale. Morbida non credo. E il Toro prese 4 pippoli ma aveva ancora speranze uefa se vinceva a Empoli. Infatti dopo il pareggio loro, sfiorarono il 2-1, lo facemmo noi con Brighi e allora finì in gloria. Ma solo la Samp fu morbida.
E quest’anno noi avremo il Monza e il Lecce avrà il torino alla penultima. Quindi tutte hanno partite diciamo facili. Invece gli scontri diretti non è un vantaggio sulle altre, è perchè loro li hanno già avuti in precedenza quando magari a noi toccavano Inter o Juve
Si Massy sono d’accordo sul discorso del calendario, infatti era solo per puntualizzare, comunque Toro e Samp morbide e vi dimenticate (o fate finta …) del Napoli …
Il Napoli si incontrò che mancavano ancora 10 giornate ed era in lotta per la champions. Ma nemmeno Toro morbido come ha detto anche S.G.
Napoli più blando l’anno scorso che era già fuori da tutto. Allora che facciamo, dichiariamo la salvezza dell’anno scorso una delusione? Le partite in ciabatte ci sono un pò per tutti specie nelle ultime 3 4 giornate.
A secondo di cosa fa il Lecce non è da buttare via il pareggio…
Date per scontato che il Como perda ,
Mi fido di più della depressione di Gianpaolo…scusate ma qui di solito quello che dite è quasi sempre l’opposto…
@Enrico: E’ vero che se il Lecce non vincesse contro il Como, anche un nostro pareggio non ci taglierebbe fuori. Però sono 17 partite (di campionato, senza considerare la coppa) che non vinciamo sul campo, contro il Venezia sarebbe la 18a, con la prospettiva di andare a Firenze e poi ospitare la Lazio…Insomma, se non vinciamo domenica, rischiamo di stare almeno 20 partite di campionato senza una vittoria. Un risultato non pieno contro il Venezia, farebbe entrare la squadra in un loop negativo anche moralmente.
Okkio, il loop negativo c’è da oltre un mese…. al primo gol ci sciogliamo come neve al sole…..
…A Como lo abbiamo subìto il gol, ma non ci siamo sciolti… (era il 29/03…)
Giampaolo..
Ok però se perdi è finita ,magari se vince il Lecce allora non puoi non vincere…
Per me questa volta serve sapere cosa fa ,
non come anno che fece vincere l’Udinese…
Cambia e come saperlo…
Che il Lecce batte il Como lo sa anche la mia filippina
Il Como punta il 10′ posto …
Per me non la regala…
Si fa una scommessa se vinco si parla di Stadio da 13.500…
E si combatte per averlo?
Se perdo smetto fino a fine campionato.
O pareggia o vince …
Accettata.
Fate meno i simpatici con i titoli.
La situazione è DRAMMATICA.