Scherzo
È quello che gli azzurri hanno giocato alla Fiorentina. Ironico, beffardo, grottesco, eppure straordinariamente autentico. La trappola perfetta, orchestrata da chi non aveva niente da perdere e tutto da dimostrare. In un campionato che sinora aveva rappresentato un mezzo calvario, i ragazzi di Andreazzoli si sono presi la ribalta nella serata più imprevedibile, nel modo più inaspettato. E lo hanno fatto con pieno merito, approfittando dei paurosi sbandamenti di una Fiorentina distratta e presuntuosa, apparentemente ancora abbagliata dal clamoroso successo ottenuto quindici giorni prima al “Maradona” di Napoli. Eppure la storia ci insegna che il derby fa storia a sé. Le gerarchie consolidate possono essere spazzate via in un attimo se la concentrazione viene meno. E così si è avuta, sin da subito, la sensazione che l’Empoli fosse sceso in campo con la determinazione e la cattiveria agonistica di chi deve, prima di tutto, difendere la dignità e l’orgoglio di una città intera. Mentre la Fiorentina, più impegnata a specchiarsi narcisisticamente in una potenziale classifica da sogno, ha trotterellato senza costrutto offrendo il fianco alle letali ripartenze di Cambiaghi e compagni. Minuto dopo minuto, si è confezionato il delitto perfetto, con l’abile regia di mister Aurelio Andreazzoli che ha indovinato tutto, cambi compresi, per rendere indimenticabile un lunedì sera di fine ottobre destinato a restare nella storia azzurra. Difficile dire, sul momento, se il successo di Firenze rappresenterà o meno la svolta nel campionato dell’Empoli. Ciò che è certo è che gli azzurri non potevano scegliersi un teatro migliore per offire finalmente una recita da protagonisti.
Andante – con brio
Nicolò Cambiaghi era stato sinora uno dei giocatori più in ombra nella squadra azzurra. L’ex atalantino aveva scelto ancora Empoli per consacrarsi come uno dei talenti più interessanti del calcio italiano. Era stato senza alcun dubbio il fiore all’occhiello del mercato estivo. Quell’elemento di continuità rispetto alla scorsa stagione, capace di alimentare le speranze di non fallire il desiderato “appuntamento con la storia”. Eppure una serie di prestazioni opache e poco convincenti avevano finito per metterlo in discussione, relegandolo per due volte in panchina nelle ultime tre gare. Al “Franchi” Cambiaghi si è ripreso la scena con una prova fragorosa sul piano della qualità e dell’abnegazione. Ha rappresentato una costante spina nel fianco della retroguardia viola, alternando lodevoli ripiegamenti difensivi – quelli che sono soliti esaltare gli allenatori – a pregevoli gesti tecnici. Come il sontuoso colpo di tacco che ha liberato Fazzini al cross basso per Gyasi in occasione del raddoppio azzurro. Tra parentesi: l’ex spezzino, da professionista serio e silenzioso, meritava questa splendida soddisfazione, celebrata con un’esultanza di martuscielliana memoria di fronte al settore ospiti, dopo un periodo buio trascorso sulla graticola. La sensazione è che la salvezza dell’Empoli non può prescindere dal miglior Cambiaghi e, nella città gigliata, l’esterno offensivo ha ritrovato l’ispirazione che aveva fatto le fortune degli azzurri nello scorso torneo.
Allegro
Ciccio Caputo si, Ciccio Caputo no. Il popolo azzurro, anche ragionevolmente, si era diviso tra chi difendeva a spada tratta, sempre e comunque, uno dei migliori cannonieri dell’Empoli più recente e chi ne auspicava un graduale accantonamento, caldeggiando una sorta di utilizzo part-time. La prestazione di Firenze ha messo a tacere i detrattori in seguito a una prestazione-monstre condita dal gol del vantaggio azzurro e da una serie di smarcamenti, movimenti senza palla e duelli fisici che hanno messo a nudo l’imbarazzante prestazione difensiva dei centrali viola Milenkovic e Martinez Quarta. Ciccio Caputo ha trovato nel derby il 50° gol in maglia azzurra tra campionato e Coppa Italia. Tutto ciò in poco più di due campionati e mezzo. Il centravanti pugliese, a 36 anni suonati, ha dimostrato che quando si è capaci di gestire le proprie risorse e centellinare le proprie energie con intelligenza e senso della posizione, si può ancora fare la differenza senza perdere il fiuto del gol. Chiaro che Ciccio Caputo non può avere la freschezza e i “numeri” di 5-6 anni fa, ma se mette a disposizione della squadra esperienza e spirito di sacrificio può rappresentare ancora un valore aggiunto.
Gli ultimi giorni di mercaro, con l’arrivo di Maleh e Cambiaghi, si è posto parzialmente rimedio ad un mercato altrimenti imbarazzante. In effetti Cambiaghi finora era fuori forma, lui sarebbe il recupero più importante, l’unico tra gli attaccanti in grado di andare in doppia cifra
Finisse ora saremmo salvi! Chi l’avrebbe mai pensato dopo il 7-0?
Forza N.co, riprenditi il tuo posto in tribuna. Quella voce è un si po senti ‘ È sgraziata e poi fa finire il nostro inno quando i giocatori sono sempre dentro il tunnel. E il bello che nessuno glielo fa notare.
Scrittura piacevole, contenuti mai scontati, educati, riflessivi.
Bravo Raffi, bellissima rubrica.
Lo ridico per l’ennesima volta…Cambiaghi non stava bene fisicamente…aveva dei PROBLEMI FISICI che in campo si vedevano bene…talvolta non riusciva neppure a camminare…i 15 giorni di sosta sono stati provvidenziali per lui e gli sono serviti per rimettersi fisicamente…e a Firenze…fisicamente a posto…abbiamo rivisto il “vecchio” Cambiaghi che conoscevamo…chi non considera o scrive questo o ha il “prosciutto sugli occhi” o è in “malafede”!
Cambiaghi 10 gol
Caputo 8
Baldanzi 6
Cancellieri 3
Destro 2
Shpendi 1
Le nostre punte alla fine col gioco di Andreazzoli faranno 30 gol. Gli altri 10 che servono, li faranno centrocampisti e difensori
Cambiaghi fa un gioco dove può servire molti assist o simil-tali come lunedì. E per questo non andrà oltre i 6/7. Gli altri ne faranno di più (Cancellieri Destro e Shpendi almeno dieci/dodici in tutto). Su Caputo Baldanzi sono in linea di pensiero con te. Anche se Ciccio può stupirci oltre…
E poi Giasy? Altri 3/4 li fa lui…
Mi preme sottolineare come, da quando c’è di nuovo il Magister Aurelio in panchina, Cancellieri sia salito in cattedra, dimostrandosi un elemento chiave nello scacchiere azzurro!
ESAMINE….PERFETTE…..clap clap clap
Bella rubrica, sintetica obiettiva e mai banale…. peccato non sia arrivata prima!!!!
Sembra Aless.io 🤣😁
Empoli in Lotta per lo scudetto adesso.. 😂😂