LA PARENTESI AZZURRA – La stagione 1993-94 fu una stagione difficile per l’Empoli. La squadra, dopo un campionato soffertissimo e ben tre cambi di allenatore, riuscì a salvarsi dal pericoloso burrone della Serie C2 vincendo il play-out contro l’Alessandria. Di quella squadra faceva parte anche Leonardo Rossi, centrocampista 33enne arrivato dal Ravenna. Il calciatore debutta ufficialmente in maglia azzurra il 7 novembre 1993 in occasione della vittoria casalinga contro il Palazzolo e viene impiegato con una certa costanza. In totale realizza 24 presenze e 2 gol con l’Empoli, ma al termine della stagione, che segnerà una sorta di mini-rivoluzione, non viene confermato.
LE STAGIONI SUCCESSIVE – Terminata l’esperienza empolese, Rossi se ne va a giocare nell’Imola prima e nel Russi poi, tornando ancora a Imola per chiudere definitivamente la carriera da calciatore. Appesi gli scarpini al chiodo, intraprende la carriera da allenatore nella provincia ferrarese: guida Argentana e Massalombarda, poi Mirandolese e Reno Centese. Nel 2005 diventa il vice di Guidolin al Genoa, ma lascia i rossoblù al termine della stagione. Sfumato l’arrivo di Guidolin (e quindi anche il suo) al Monaco, accetta l’offerta del Fano in Serie D. Nel 2006 firma per la SPAL, ottenendo un buon piazzamento in campionato (i biancoazzurri vengono sconfitti in semifinale play-off dalla Paganese). Allena poi il Teramo e la Giacomense, prima di arrivare sulla panchina del Viareggio, dove pur ottenendo la salvezza non viene riconfermato. Dopo una esperienza flash come tecnico dell’Alessandria (solamente tre giorni), va al Ravenna dove riesce a salvare la squadra ma viene coinvolto nel calcioscommesse: subisce una squalifica di un anno per omessa denuncia, mentre il club romagnolo viene escluso dai campionati professionistici.
CHE FINE HA FATTO – Tornato in sella nel dicembre 2012 per sostituire l’esonerato Fabio Gallo alla guida della Giacomense, viene riconfermato anche quando la squadra cambia denominazione in SPAL 2013. La sua carriera prosegue al Legnago dove viene però esonerato prima di terminare la stagione. Nel 2015 approda sulla panchina del San Carlo, compagine dell’Emilia-Romagna militante nel campionato di Promozione, e decide di proseguire alla sua guida anche la stagione corrente.
Io mi ricordo che lui non viveva ad Empoli: in quell’anno disgraziato, la società accettò, pur di averlo in rosa, la condizione per la quale Rossi viveva (per questioni personali) comunque a Ravenna, più della metà della settimana, per poi soggiornare effettivamente ad empoli solo per il fine settimana.
E se valeva la pena accettare una tale condizione, per cotale giocatore, pur di averlo in rosa… immaginatevi gli altri…
Insomma: se alla fine ci siamo salvati, quell’anno, è stato solo per grazia ricevuta da Luciano e Vincenzo
aazzzz….ma davvero ?
….d’accordo con Usua. Calciatore lento e con la testa altrove. Tuttavia , la sua esperienza fu utile per salvarci, in una squadra piuttosto spaesata, giovane e mediocre. Era l’ Empoli di Marta, Barni, Pandullo, Filippi, ect.
…..uno dei tanti della hall of (in)fame.