LA PARENTESI AZZURRA – Considerato da giovanissimo un predestinato, Salvatore Foti, classe ’88, arriva a Empoli nella stagione 2010-11. Per lui, giunto in azzurro dalla Sampdoria con la formula del prestito, la stagione finisce con tre gol all’attivo ma con un rendimento abbastanza altalenante – come d’altronde quello della squadra in generale. L’attaccante palermitano riesce a ritagliarsi qualche spazio, collezionando 18 presenze in B. A fine stagione torna alla Sampdoria e da lì prosegue la sua carriera.
LE STAGIONI SUCCESSIVE – In blucerchiato Foti ci rimane fino a gennaio, mettendo a segno una rete nel successo della Samp sul Crotone. Poi, durante la finestra di mercato invernale, passa a titolo temporaneo al Brescia nell’ambito dell’operazione che porta a Genova Berardi e Juan Antonio. Ma anche questa stagione non è ricca di soddisfazione per Foti, che conclude il campionato con solamente sei presenze all’attivo. Il 10 settembre 2012 viene ingaggiato dal Lecce, che lo rileva a titolo definitivo per provare la scalata alla Serie B. Parte bene, realizzando otto reti nella parte iniziale del campionato, poi – anche a causa di un grosso infortunio – non riesce a confermarsi e viene relegato ai margini del progetto salentino. Terminata la stagione si svincola e passa, a parametro zero, al Chiasso, formazione elvetica allenata da Zambrotta. Non scende mai in campo per il perdurare dell’infortunio al ginocchio e la sua avventura nella A svizzera finisce prima di cominciare. Prova a rilanciarsi, sempre in Svizzera, in una serie minore con la casacca del Balerna. Ma, a soli ventisette anni, decide di terminare la sua carriera agonistica, costretto al ritiro da quel maledetto ginocchio.
CHE FINE HA FATTO – Salvatore Foti non gioca più a calcio ma è tornato nella squadra che lo ha lanciato. Con l’arrivo di Marco Giampaolo sulla panchina della Sampdoria, Foti è stato ingaggiato come collaboratore tecnico del mister. Un’occasione di rilancio da prendere al volo, per lui che doveva essere un predestinato e che invece, a causa degli infortuni, ha visto finire la sua carriera da calciatore troppo prematuramente.