Negli ultimi giorni, i top cinque campionati europei stanno provando a siglare un accordo internazionale per chiudere la finestra estiva del calciomercato entro l’inizio dei vari campionati e comunque non oltre il 15 di agosto. A riportarlo è il quotidiano inglese The Times. Non si tratta di un tentativo senza precedenti, visto che nel 2018 fu la Premier League a decidere di chiudere il proprio calciomercato prima dell’inizio della stagione. Si trattò di una decisione condivisa dei club che sperarono, invano, che anche gli altri campionati seguissero questa linea. Fu un buco nell’acqua con le società che decisero di riallinearsi con il resto del mondo.
Questa volta, però, sembrano esserci i margini per una manovra più omogenea, visto che anche Serie A, Liga, Bundesliga e Ligue 1 si stanno allineando per portare avanti questa iniziativa. Un parere favorevole è già arrivato dai vari sindacati dei calciatori, nazionali e internazionali. Ma a preoccupare per le sorti di questa scelta è un nuovo attore che sta diventando sempre più importante nelle ultime finestre di mercato: l’Arabia Saudita. Un tentativo, quello promosso dai top cinque campionati europei, che ha come obiettivo quello di rendere il più possibile omogeneo uno degli appuntamenti fondamentali della stagione sportiva: il calciomercato. Già quest’anno le varie finestre di mercato si chiudevano più o meno allo stesso momento, ma pretendere che esse terminino proprio con l’inizio dei campionati è assecondare una precisa richiesta di allenatori e dirigenti che possono affrontare il via della stagione senza essere preoccupati dalle pretese dei propri tesserati.
Alè. Dalle parole ai fatti, però.
E ci voleva Marconi x capire che sarebbe la cosa giusta.
Cosa stragiusta ma anche altri campionati dovrebbero adeguarsi come la Turchia che chiude sempre quando gli pare e anche gli Arabi.
Ed anche il Portogallo e la Grecia ci aggiungerei
Cosa giusta per carità però guardando in casa nostra mica son sicuro che ci guadagneremo. La tendenza a comprare poco ci porta a fare piuttosto un giocatore in meno che in più. Giocando due giornate a mercato aperto ci consente di aggiustare la rosa dopo i primi risultati. Per esempio l’anno scorso dopo le sconfitte di Verona e Monza si capì che mancava gente a centrocampo e si intervenne prendendo Maleh (senza non ti saresti mai salvato con quel centrocampo vendendo sia Hass che Henderson), quindi attenzione a dire è tutto giusto.
Esattamente considerando che non abbiamo mai un euro da spendere