Dopo Shekiladze, ma soprattutto dopo l’addio, sicuramente sofferto, di Davide Moro, non dovrebbero esserci ulteriori uscite dalla rosa di mister Sarri in questa sessione invernale del mercato. Chiaro è, e lo diciamo fermamente, che il condizionale è d’obbligo, ma almeno a sentire la società, non dovrebbero esserci i presupposti per altre cessioni, temporanee o definitive che siano.
Questo va detto perchè le voci di mercato vedono diversi giocatori al centro di possibili interessamenti da parte di altri club. E’ il caso di Signorelli, con mezza serie B che sarebbe pronta a prenderlo a braccia aperte, ma con Livorno e Pro Vercelli, oltre all’Avellino che già incassato il no a suo tempo, che hanno avanzato richieste ufficiali per un prestito fino alla fine della stagione. L’Empoli è sempre stato chiaro sul venezuelano ma anche il giocatore, e di conseguenza chi lo rappresenta, si sta convincendo che ad Empoli c’è grande fiducia su di lui e che quindi rimanere, cercando di potersi ritagliare i propri spazi in questa serie A, con la maglia che lo ho visto crescere, sarà la cosa migliore.
Ma ci sono anche le situazioni di Bassi ed Aguirre. Il portiere, in scadenza, è ricercato fortemente dal Bologna ma anche il Cagliari sta facendo un pensiero su di lui. La società, anche in questo caso, non vorrebbe privarsene perchè ci sarebbe immediatamente da andare a trovare un sostituto che non darebbe certo le stesse garanzie di Bassi. Per quanto riguarda l’attaccante uruguaiano, l’Udinese sembra aver mollato l’osso, avendo anche altre priorità da sbrigare. Alla fine il giocatore potrebbe rimanere con Sarri che ha sempre detto di apprezzarne le caratteristiche.
Non lo abbiamo nominato ad inizio articolo, perchè in questo caso crediamo che alla fine, al contrario dei sopra citati elementi, si arrivi ad una cessione in prestito. Parliamo di Rovini che ha nel Carpi il maggiore estimatore, e la settimana prossima, risolte da parte di Carli altre situazioni, si potrebbe iniziare a parlare di lui.
Alessio Cocchi
Sarri apprezzata tutti…ma fa giocare sempre i soliti noti!
….la “dolorosa” partenza di Moro sicuramente lo è per i tifosi……no certo per società e staff tecnico.