Il mercato in uscita dell’Empoli è arrivato ad un punto importante e quanto fatto fin qui è già di per se un capolavoro che la coppia Carli-Accardi ha compiuto. Erano tre i gioielli azzurri sul piede di partenze e due di questi (a poco più di un mese dalla fine del campionato) sono già stati venduti, con un ricavo di 20 milioni complessivi. Due difensori, due ragazzi che hanno vissuto momenti di carriera in cui sembrava non potessero essere destinati a grandi palcoscenici ed invece, prima Tonelli al Napoli e poi Mario Rui alla Roma, sono state due tra le cessioni più importanti della storia azzurra. Adesso ne resta uno, resta la situazione forse più difficile ma anche quella davvero più importante sotto ogni punto di vista: Riccardo Saponara. La situazione intorno a “The Magic” è mutevole, e non c’è da escludere che Riccardo possa pure partire in ritiro con l’Empoli per poi salutare i compagni in corso d’opera visto che il mercato è di fatto aperto fino alla fine di agosto. In Italia sono in tre ad avere occhi per lui, tre situazioni molti diverse, con Milan e Napoli che sembrano essere avanti a quella Juventus che in stagione pareva averlo in mano. Sul fantasista romagnolo c’è anche molto estero, lo guarda con attenzione il Borussia Dortmund ma anche il Monaco. L’Empoli lo vorrebbe vendere a non meno di 20 milioni, saranno poi gli eventi ed i tempi anche a dettare meglio prezzo e condizioni. Fatta Saponara, in uscita ci sarà soltanto da sistemare eventualmente qualche “scontento”. Potrebbe essere il caso di Maiello che viene inseguito dal Cesena del suo mentore Drago, ma anche di Camporese che in B ha diversi estimatori. Da seguire fino in fondo anche le situazioni di due giovani di proprietà come Piu e Diousse, su di loro o su uno di loro si potrebbe fare la valutazione di un esperienza in B dove ci possa essere un impiego continuativo per poi tornare alla base il prossimo anno con maggiore esperienza. Una piccola parentesi anche su Pelagotti che (al momento non ci sono voci) potrebbe non accettare di rivivere una stagione intera da secondo. Alessio Cocchi