“Sto meglio, ho fatto tanti allenamenti per essere pronto e voglio rientrare per dare una mano, già per la gara di sabato mi sento pronto e penso di poterci essere. Stare fuori non è mai facile, c’è sempre più tensione quando le guardi da spettatore, le vivi in altro modo ed era da tanto che non vivevo questa condizione. Sono qui da quindici anni, sei anni in prima squadra quindi mi sento un po’ un senatore di questa squadra, ho tanti ricordi, ogni stagione, ogni mister ed ogni compagno mi ha lasciato qualcosa e forse l’emozione più bella è stata la finale Scudetto Primavera del 2010. Adesso c’è bisogno di una vittoria, vorrebbe dire tanto e farebbe tanto per il nostro morale prima di andare a giocare una sfida molto difficile con l’Atalanta e poi magari per passare un Natale tranquillo ma non sarà facile e dovremmo metterci tutto ed anche di più. Il ricordo dello 0-4 di due anni fa è ancora vivo e nonostante la piccola rivincita che ci siamo presi a Cagliari vogliamo rifarci di quella debacle. Il problema del gol cerchiamo di viverlo con il lavoro, non ci stiamo fasciando la testa ma vogliamo tornare ad essere decisivi perchè per salvarsi i gol sono fondamentali, bisogna sempre ragionare da squadra anche se io come attaccante mi devo prendere tutte le responsabilità perchè so che devo fare di più e meglio. Meno male che ci sono tre squadre sotto, perchè poi è quello che dobbiamo fare pero’ io voglio sempre guardare chi ci sta davanti con la voglia di raggiungerne qualcuna, pero’ quest’anno la salvezza sarà raggiunta alla fine e ci sarà da soffrire un po’ di più. Abbiamo fatto degli anni stupendi dove abbiamo dimostrato tanto e quindi probabilmente rimane addosso questo ed il rischio di portacelo dentro c’è ma dobbiamo essere pronti a capire che quest’anno le cose sono diverse.”
Un gol sabato Manuel: Ti prego!