Domenica all’Adriatico in scena una gara che mette in palio i cosiddetti 6 punti. Come si sta preparando la Pescara sportiva a questa sfida importantissima?
Gara fondamentale, a mio parere, ma non per tutti è così: a Pescara si stanno creando due fazioni, più o meno della stessa consistenza, tra coloro che non vogliono caricare di troppe pressioni la squadra, dunque stemperando la tensione e non attribuendo eccessivi significati allo scontro diretto, e coloro che invece reputano la sfida una pietra miliare delle speranze salvezza. D’altro canto dopo 11 giornate sul campo i biancazzurri non hanno ancora vinto un match e lo scontro diretto tra le mura amiche è occasione ghiottissima per dare uno scossone alla classifica e per una bella iniezione di fiducia a tutto l’ambiente. Gli ultimi tweet di Oddo e Caprari, che chiamano a raccolta il pubblico, si pongono sulla scia di quelli che vedono Pescara-Empoli come una sorta di Finale di Champions League.
E la squadra invece come arriva mentalmente a questa partita?
L’assenza di una vittoria sul campo pesa molto a livello psicologico su un gruppo giovane ed inesperto nella maggioranza dei suoi elementi a questi livelli. Di conforto c’è la prestazione di domenica a San Siro, ma in tal senso bisogna fare una considerazione importante: con le cosiddette big, quando non c’era nulla da perdere sulla carta, il Pescara ha offerto sempre prestazioni buone sul piano della qualità e della personalità, i problemi si sono avuti quando sono state affrontate squadre alla portata. Dunque l’atteggiamento della squadra rappresenta un’incognita.
Domenica a Milano il Pescara ha fatto vedere cose interessanti, meritando forse anche il pari. Come vi spiegate questo avvio sicuramente non positivo (il Pescara sarebbe ultimo per punti sul campo) della squadra?
Le motivazioni non possono essere ridotte ad una sola risposta. L’avvio stentato del Pescara, sotto il punto di vista dei risultati ma non delle prestazioni comunque, deriva in primis da una carenza strutturale nell’allestimento della rosa, in particolare l’assenza di una punta in grado di concretizzare la mole di occasioni da rete prodotte, sempre ingente; inoltre il gruppo, come sostenevo anche prima, manca di esperienza e malizia (salvo in alcuni elementi), caratteristiche queste a mio parere fondamentali per ogni squadra che ambisca alla permanenza nella massima serie.
Pescara-Empoli sicuramente non puo’ essere considerata come una sfida della vita ma di certo mette in gioco tante cose, tra queste anche la panchina di Oddo?
Non credo. Oddo gode ancora di vastissimo credito in società e nell’ambiente. Forse non illimitato, ma non credo che la sua panchina possa traballare di qui a breve. Di certo, in caso di sconfitta qualche riflessione si farà, ma dipenderà anche da come si dovesse andare ko.
Cosa si teme maggiormente dell’Empoli?
L’abitudine dell’ultimo biennio a disputare scontri salvezza può recitare un ruolo importante. E poi le individualità offensive della squadra toscane, che in questa stagione non si sono ancora espresse sui loro livelli. Prima o poi si sbloccheranno: a Pescara sperano che possano ritardare il risveglio almeno di un’altra settimana….
Quale undici pensi mandi in campo la formazione di casa?
Molto dipenderà dall’infermeria. A rischio forfait ci sono ancora Aquilani, Verre e Bahebeck. Se prendessimo l’ipotesi del recupero di tutti, credo che Aquilani vestirà i panni del vice Brugman con Verre mezz’ala e Bahebeck punta supportato da Benali e caprari trequartisti; per l’altro posto in mediana conferma scontata per capitan Memushaj, in difesa davanti a Bizzarri il poker Zampano-Campagnaro-Fornasier-Biraghi. Qualora uno dei due centrocampisti non dovesse farcela è pronto Cristante, in caso di doppia bandiera bianca sarà la volta di Bruno frangiflutti. Se invece a non essere pronto dovesse essere Bahebeck, due le soluzioni: Caprari falso nueve o Manaj (la seconda credo sia la più probabile).
Non giocherà per squalifica ma nel Pescara c’è un giocatore che forse rappresenta uno dei più grandi rimpianti ad Empoli: Brugman, La storia la conoscono ormai tutti, ti chiedo come sta Gaston e se questo ritorno a Pescara gli sta facendo fare quel salto di qualità che umanamente gli auspichiamo da tempo…
A giudicare dall’avvio di campionato Gas sta compiendo il salto di qualità che tutti gli pronosticavano già due anni fa e che è stato rallentato dal brutto infortunio patito in Pescara-Siena dell’epoca. L’esperienza di Palermo, pur con le mille note difficoltà, lo ha ulteriormente forgiato ed ora è calciatore vero, un regista illuminato che ha imparato a fare anche la fase difensiva. Ed ha ancora ampi margini di miglioramento a mio parere.
Parliamo di lotta salvezza. Un mini campionato a quattro dove se ne salva solo una?
Risposta abbastanza scontata: credo proprio di si. Palermo, Empoli, Pescara e crotone, una sola sorriderà e per le altre si aprirà inevitabilmente il baratro della B. Molto dipenderà anche dal mercato di gennaio, ma bisognerà arrivare alla sessione invernale in una posizione non drammatica….