In diretta dalla sala stampa Antonio Bassi dello stadio Castellani la presentazione del nuovo tecnico dell’Empoli, Cristian Bucchi.

14.55 Comincia la conferenza stampa. La parola al Presidente Corsi.

Vorrei sottolineare che la scelta è dettata dal fatto che il mister ha le dovuto esperienze e riteniamo che ci possa dare tanto, in termini di obiettivi. Pensiamo possa emulare chi è venuto prima di lui. E nel profilo c’è anche la capacità di lavorare su un gruppo che sarà assortito con giocatori che hanno una certa conoscenza della categoria e giocatori più giovani. Non vorrei creare nell’ambiente dei meccanismi che potrebbero diventare negativi nella gestione della stagione: noi abbiamo sogni nel cassetto, ma poi il mister e Pietro avranno modo di confrontarsi. L’idea è quella di fare un bel campionato ma anche di valorizzare i giovani. Sarà un campionato durissimo, perché l’Empoli sarà temuto come se fosse la Juventus in Serie A. E non dovremo dare niente per scontato, tutte le partite saranno difficili. Dobbiamo avere il veleno addosso dal primo giorno di ritiro, e sono sicuro che il pubblico ci aiuterà in questo. 

15.00 La parola al neo allenatore Cristian Bucchi.

Questa è una grande occasione e opportunità per chi c’è stato, per chi c’è e per chi arriverà. Lavorare qui per me è una grande spinta, c’è stato subito grande entusiasmo fin da subito. Credo molto nei tempi e credo che questo sia il momento giusto per venire a Empoli. L’Empoli viene da un rammarico, da una stagione sfortunata. Gli obiettivi sono quelli di lavorare, poi i sogni speriamo di averli in futuro. Dobbiamo avere ferocia in tutto quello che facciamo. Arrivo qui con grande entusiasmo. Il modulo? L’idea è quella di sviluppare il 4-3-1-2, ma soprattutto di giocare un calcio propositivo. Mi piace difendere attaccando, ci siamo trovati e nel tempo, scegliendo gli uomini giusti, costruiremo una squadra adatta per il percorso che vogliamo fare. 

La squadra cambierà profondamente rispetto all’anno scorso. Io devo riuscire a integrarmi, come deve fare un allenatore al giorno d’oggi: ci deve essere la possibilità di adattarsi alla squadra, se serve.

I giovani? La carta di identità non serve, se si tratta di giocatori di qualità. Certamente ci dovrà essere un giusto mix con giocatori esperti. Il livello del campionato? Credo che sia molto competitivo e livellato.

Se ho preso spunto da Sarri e Giampaolo? Sono allenatori importantissimi, credo che debbano essere studiati con umiltà, perché potrebbero essere utilizzati come punti di riferimento. Giampaolo l’ho avuto come allenatore nel mio ultimo anno da calciatore, ho cercato di studiarlo e sia lui che Sarri sono due esempi di come si può essere nel mondo del calcio odierno.

Due anni fa potevi venire? Si, c’era stato qualche contatto, era un momento particolare, avevo quasi già firmato per il Sassuolo e i tempi non erano maturi.

Sente uno stimolo particolare emulare certi allenatori? Beh sicuramente è uno stimolo e anche una responsabilità. Qui so di trovare una struttura alle spalle che ti permette di lavorare e di crescere. Vorrei completarmi il più possibile in questo percorso.

Parla ora il ds Accardi.

Cristian mi ha trasmesso positività e non ho avuto dubbi sul fatto che sia l’allenatore giusto per noi. La filosofia di ricostruzione? Cercare di dare un mix di giovani ed esperti che possano fare un campionato importante dal punto di vista della voglia e del creare entusiasmo. A oggi è una fase di stallo, abbiamo le idee chiare su quelli che sono i nostri profili, ci confrontiamo ogni giorno e cercheremo di accontentarlo il più possibile per fornire questi giocatori prima del ritiro.

Torna a parlare Bucchi.

Le precedenti esperienze? L’esperienza insegna sempre. L’esperienza negativa di Sassuolo mi è servita tantissimo, perché probabilmente alcune tappe erano state bruciate. Servono tutte le esperienze per migliorare e crescere. Fare esperienza significa sbagliare. Uno deve capire quale è stato il percorso, sono uno ipercritico ma anche onesto intellettualmente.

Il primo impatto con Empoli e con l’Empoli? Con il direttore c’è stata una telefonata e una cosa che ho apprezzato moltissimo, il fatto che mi abbiano manifestato che volevano continuare con Andreazzoli. Non hanno usato doppi sensi o falsità, e questo l’ho apprezzato. Da parte loro c’è voglia di ripartire, da parte mia la voglia di crescere e migliorarmi.

Che campionato ci aspetta? Dobbiamo essere tutti bravi a azzerare tutto, certamente senza cancellare il passato ma guardando al futuro. Sono passati due anni, si riparte da zero in un campionato difficile che sarà molto livellato come ho già detto in precedenza. Dobbiamo partire dalla voglia di lavorare: se saremo bravi, man mano, possiamo aprire quei famosi cassetti.

Lo staff? Lo stiamo definendo, visto che in questi giorni c’erano altre priorità. L’inizio dei lavori? L’8 luglio. Le porte aperte agli allenamenti? Questa è una mentalità che sposo sempre, a parte qualche piccola eccezione per i pre partita.

Finisce qui la conferenza stampa di presentazione del neo tecnico azzurro Cristian Bucchi.

 

 

 

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

8 Commenti

  1. Ora mettiamoci a lavoro mister!!! Comunque accardi è proprio un bel ragazzo, fa bene il presidente a non cambiarlo..

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