Intervista di Gabriele Guastella
Un mesetto e mezzo fa sul nostro portale imperversava la polemica per i “tanti” infortuni muscolari. Il momento degli azzurri, il calendario difficile e impegnativo, con partite molto ravvicinate tra loro, non permetteva però di approfondire l’argomento e di aprire un dibattito, ovviamente con vena costruttiva. Con tutta sincerità mi sono personalmente esposto per cercare di riportare calma e serenità all’interno del nostro sito promettendo, a proposito di questo argomento, un approfondimento in linea diretta con il Preparatore Atletico Claudio Selmi. Una promessa a cui dovevamo dare un seguito, ecco che nel primo pomeriggio di mercoledi 16 novembre siamo stati al Castellani, prima dell’allenamento degli azzurri, per incontrare Selmi. Pensavamo ad una intervista tv ma Claudio ha preferito una semplice intervista scritta… noi accettiamo e rispettiamo la scelta, quindi avanti con l’intervista.
Ci presentiamo puntuali alle 14 e Claudio Selmi ci ospita nel suo “regno”: una saletta di pochi metri quadrati dove però c’è tutto il necessario per preparare al meglio il proprio lavoro. I miei occhi compiono un giro veloce per scorgere qualche curiosità e magari rompere il “ghiaccio” per entrare meglio in sintonia; vengo attratto da un calendario gigante che riporta le giornate di campionato di questa stagione: su ogni giornata ci sono dei numeri grandi scritti con un pennarello-maxi di colore nero. In fila vedo subito un 3, poi tanti zero, li conto sono sette… lo dico ad alta voce… Selmi mi corregge… “guarda meglio sono 8!” Capisco che ovviamente si tratta dei punti fatti e quindi gli zero corrispondono alle sconfitte. Ne conto sempre sette poi mi accorgo che c’è uno zero che saltavo di colore rosso… chiedo quasi istintivamente: perchè in rosso? Selmi risponde… “c’è il sangue in quella sconfitta…”, resto attonito, stupito lo guardo, lui ride… “diciamo che quella sconfitta (Varese, ndr) ci ha fatto davvero male…”.
Ok, adesso possiamo davvero iniziare. Prima un chiarimento, doveroso anche per l’intervistato: le domande sono costruite con gli spunti presi dai commenti rilasciati dai nostri tantissimi lettori.
Ciao Claudio, leggi PianetaEmpoli…
“Sì, spesso”.
Sei all’Empoli da tantissimi anni…
“Troppi (scherza!)… ho iniziato nel ’92 a seguire la squadra Primavera, poi dal ’94 sono passato alla prima squadra, partecipando subito alla cavalcata con Luciano Spalletti…”.
Quanto è cambiato il calcio solo per esempio rispetto al periodo dell’Empoli di Luciano Spalletti?
“Dal punto di vista fisico direi abbastanza. E’ certamente migliorato per quanto riguarda la tecnologia; gli allenamenti sono più precisi, ed i risultati sono migliori. Tutto questo grazie soprattutto alle nuove tecnologie: cardiofrequenzimetri, gps, e molte altre attrezzature ancora”.
Sembrerebbero però ancora molti gli infortuni muscolari, o almeno l’impressione è questa. Ma è cambiato qualcosa nella preparazione dell’Empoli rispetto al passato?
“Guarda francamente non mi trovi daccordo sull’affermazione che riguarda l’incremento degli infortuni muscolari. Anzi non direi proprio… Precisiamo che sono sei gli infortuni muscolari, mentre altre tre sono problematiche che riguardano altre cose: un problema alla schiena, uno al comparto esterno del ginocchio ed infine una infammazione al rotuleo del ginocchio”.
Una volta c’era la piscina… e sembrava che portasse a buoni frutti, è così?
“In effetti è stato dimostrato che iniziare la preparazione utilizzando gli esercizi in piscina (in vasca, ndr) consente di entrare nel vivo della preparazione in maniera più graduale. Io la propongo sempre, con Silvio Baldini e per esempio anche con Salvatore Campilongo è stata praticata. Lascio però che sia l’allenatore a prendere la decisione se utilizzarla o meno…”.
Diversamente dal passato la preparazione è stata eseguita “lontana da casa”… potrebbe aver influito?
“No! (risposta secca, ndr) Anzi, aggiungo che abbiamo lavorato benissimo; mettiamo in chiaro una cosa, che io sono per farla sempre ad Empoli perchè qua si sta bene, ma anche presso gli impianti del Margine Coperta siamo stati benissimo ed abbiamo potuto lavorare molto bene. Da tifoso, quale mi sento di essere, ti risponderei solo per scaramanzia e ricordandomi di come andò a finire nella stagione 1998/99 dopo Pinzolo che… ecco che vorrei sempre farla qua…”.
Coralli è stato molto sfortunato, si è fatto male due volte in poco tempo.
“Claudio si fece male praticamente a preparazione conclusa, poi ha avuto una ricaduta con il Padova, per una lesione femorale di secondo grado. Forse dovevamo aspettare ancora un pò prima di farlo giocare… però ti dico che avevamo fatto tutti i test per capire se poteva scendere in campo oppure no e le risposte propendevano tutte per il rientro. Spesso anche sotto questo punto di vista, nello sport e nel calcio, succedono cose strane: non puoi dire con certezza che andrà bene, purtroppo”.
Anche Brugman dopo una grande preparazione si è dovuto fermare per infortunio…
“Il suo però non è stato un infortunio muscolare, si è trattato davvero di un fulmine a ciel sereno che nessuno di noi si aspettava. Era pronto per esordire…”.
Anche Lazzari ha passato alcuni guai, lo scorso anno e poi anche all’avvio di questa stagione.
“E’ vero Flavio si è dovuto fermare sia nello scorso campionato che quest’anno. Ma gli infortuni sono di natura completamente diversa. Lo scorso anno si trattò di un guaio al ginocchio e dovette ricorrere anche ad una operazione, mentre quest’anno è stato un infortunio muscolare”.
Gli allenamenti e la preparazione sono generalizzati o sono prettamente indirizzati per un singolo giocatore?
“Ma guarda, la preparazione è generalizzata, però è molto specifica nel dettaglio per singolo giocatore; tutto viene calcolato per il singolo giocatore per esempio la velocità che deve mantenere nella corsa e molte altre cose ancora, anche perchè le risposte devono essere calcolate in base alla struttura fisica dell’atleta. Non tutti siamo fatti nello stesso modo…”.
Due ultimi arrivati in casa azzurra, che non hanno svolto la preparazione con l’Empoli, come Coppola e Ficagna si sono fermati praticamente alla prima partita…
“Partiamo dal punto che non hanno svolto la preparazione con noi. Entrambi i ragazzi sono arrivati ad Empoli in una situazione di emergenza in cui ci trovavamo, certamente non potevano essere al top della loro condizione e preparazione, abbiamo corso un rischio…”.
Molti ci chiedono l’attuale condizione di Gorzegno e quando potremo rivederlo in campo con la maglia azzurra…
“Anche lui, come Coppola e Ficagna, non ha svolto la preparazione con noi, si è allenato e si vede ma si vede anche che non ha fatto la preparazione. Con lui abbiamo stilato un programma e stiamo ricercando la condizione fisica durante la settimana, una condizione fisica che troverà alla fine in un lasso di tempo più lungo del solito. Ma ormai ci siamo quasi, potrebbe trovare i novanta minuti già a Firenze”.
Altri tifosi ci chiedono come giudichi la forma attuale della squadra in generale. Proviamo con una ipotetica percentuale.
“Non mi piace fare percentuali. Preferisco risponderti dicendoti che siamo ancora convalescenti ma che siamo sulla strada giusta. Poi ovviamente i risultati del campo potrebbero essere determinanti per uscire definitivamente dal tunnel…”.
Praticamente quasi tutti i nostri utenti si chiedono se l’Empoli potrebbe subire il classico calo invernale compreso nei periodi dicembre-febbraio, da molti ribattezzato come “letargo Azzurro”… quest’anno dovremo aspettarci qualcosa di simile? Sarà diverso?
“Anche questa è una cosa che ogni anno viene puntualmente tirata in ballo e trova solo il conforto di qualche risultato. Ti garantisco che la preparazione non viene impostata per avere dei vantaggi all’inizio del campionato e poi verso la sua conclusione. Noi si lavora per partire bene sempre, poi può succedere che durante una stagione ci possa essere una involuzione in negativo… ecco probabilmente questa involuzione, sottolineata da risultati davvero negativi, l’abbiamo avuta subito all’inizio… “.
Claudio grazie per la tua disponibilità…
“Grazie a voi… vado al campo i ragazzi mi aspettano per lavorare… (mentre accellera il passo per arrivare subito al Sussidiario dove è già pronta la squadra per l’allenamento guidato dal tecnico Pillon, ndr) “
Alla lista e quindi all’intervista fatta a Selmi manca l’ennesimo infortunio muscolare che si è aggiunto ieri… quello capitato a Buscè… tanto per cambiare… signor Selmi aggiorni il quadernino adesso gli infortuni muscolari diventano sette in due mesi e mezzo di campionato… oppure sbaglio??!!
Sinceramente le risposte del Selmi lasciano il tempo che trovano….
Abbastanza presuntuoso questo selmi
Vorrei chiedere a Ighli Vannucchi se posso scambiare due parole (scritte) con lui, se è disponibile a darmi il suo indirizzo email, per parlargli in privato. Grazie.
Complimenti Gabriele, ci avevate promesso l’intervista ed è arrivata. Credo pero che Selmi, come molti dipendenti dell’Empoli abbiano fatto il loro tempo. Grazie per quello fattonin questi anni ma è l’ora di un change.
Claudio, ben vengano forze fresche, ma dove e chi sono??? Sempre contro tutta la dirigenza e staff, io non credo ci sia la fila per rilevre la società…
E se un c’era il mitico PROF in questi anni ……
Con molto piacere:
TheBigLebowski@email.it
Credo che un chiarimento sia doveroso: quest’anno la preparazione è stata curata da Sorbello, preparatore atletico voluto da Aglietti. Selmi si è limitato ad un lavoro di consulenza e assistenza. Quindi direi che il Prof. si è comportato da gran signore, non scaricando le colpe (come avrebbe potuto fare) su altri, ma rispondendo con pacata misura alle domande dell’intervista. Vorrei inoltre sottolineare un passaggio importante: quando gli viene chiesto se anche quest’anno l’Empoli avrà un calo tra Gennaio e Febbraio, il buon Claudio (anche se cerca di non sbilanciarsi troppo) tra le righe fa capire che uno dei motivi della recente partenza lenta, potrebbe essere dovuto ad una differente programmazione del lavoro (oltre che al calendario). Infatti citando l’intervista ad un certo punto dice che la solita “involuzione” qst’anno l’abbiamo avuta subito all’inizio. Probabile che sia stato impostato un lavoro che ha obbligato gli azzurri ad entrare in forma più lentamente, ma che permetta loro di avere molta più condizione nei mesi in cui di solito ci fermiamo. Non ci rimane che sperare….
Chi ha fatto la preparazione non importa, quello che è certo è che i giocatori camminano invece di correre, manca la forza e forse anche la volontà di arrivare prima sulla palla.
A sentire l’intervista sembra che nessuno abbia colpe per tutto questo, mah !! riconoscere di aver sbagliato qualcosa non può far altro che bene a Selmi, Sorbello e a tutti quelli che gli girano intorno, e se mi permettete non è solo da quest’anno che si “cammina” ma almeno 2 o 3.
LA MEDICINA: UMILTA’ E RICONOSCERE DOVE SI E’ SBAGLIATO.
FORZA MAGICO EMPOLI.
Credevo che Empoli fosse una città piena di allenatori. E invece ho scoperto che ci sono anche tantissimi preparatori atletici. Tutti bravissimi e professionali. C’è anche gente che vede l’Empoli camminare da due-tre anni e non ha avuto neanche il buon gusto di andare a riguardarsi i risultati delle ultime giornate delle passate stagioni.
Bravi, tutti bravi. Applausi.
P.s. Per la redazione: occhio alle “frequense”
RISPOSTA DELLA REDAZIONE: grazie per la segnalazione … può capitare di lasciare una Z di zorro ogni tanto… no??!!
Caro Testa, anche ieri s’andava come le schegge vero??? viaaaaaaaaaaaaa
È anche piena di professori di italiani allor..