Fatale fu quello scontro con Tyson. Era il 4 novembre del 2002, un giorno maledetto. Luca Saudati, attaccante dell’Empoli di belle speranze, si frattura tibia e perone in uno scontro con Angelo Peruzzi. Il portiere della Lazio è avvilito, invierà le sue scuse all’indomani. “I rischi del mestiere“, precisa Saudati, 13 anni dopo quel terribile evento. Due anni di inattività nel momento più importante della sua carriera: un lungo peregrinare tra Atalanta, ancora Empoli, Lecce e Spezia, prima di appendere gli scarpini al chiodo a soli 32 anni. “Ero veramente saturo dell’ambiente“, ammette l’ex attaccante, intervenuto in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it. Oggi l’Empoli schiera in attacco quel Massimo Maccarone che proprio lui aveva sostituito all’inizio di quella stagione, dopo il trasferimento al Middlesbrough e che fu il primo a recapitare auguri di pronta guarigione dopo quello sciagurato Lazio-Empoli.
Sei entrato nel mondo imprenditoriale con diverse attività, tra cui una paninoteca con Francesco Flachi. Nostalgia del rettangolo verde? “Il calcio giocato non mi manca, magari piccole sfaccettature come gli aspetti dello spogliatoio. La mia decisione di smettere a 32 anni è dovuta anche al fatto che ero veramente saturo dell’ambiente e anche dal punto di vista fisico”
Domenica ci sarà Empoli-Lazio, che partita ti aspetti? “L’Empoli è in ottima condizione e sta giocando un ottimo calcio. La Lazio è in un momento complicato, credo che ce la metterà tutta per portare a casa tre punti importanti”.
Una partita che evoca brutti ricordi… “Purtroppo sì, sono quegli episodi che ti possono cambiare una carriera. Dopo quell’infortunio ci ho messo veramente tanto a ritrovare la forma. Quasi due anni di inattività, credo che per un calciatore siano deleteri al massimo. Sono incidenti di percorso che possono accadere a chi pratica questa disciplina”.
L’Empoli è reduce da un pareggio prestigioso nel derby con la Fiorentina anche se la classifica non è ancora tranquilla. “Credo che l’Empoli stia facendo il suo percorso, non bisogna mai perdere di vista gli obiettivi che sono quelli di una provinciale. Sta facendo un ottimo campionato, in alcune partite ha meritato di vincere ma non ha portato a casa il risultato, come nella gara di S.Siro contro il Milan in cui ero presente sugli spalti”.
Giampaolo è riuscito a trovare una continuità a livello di gioco rispetto all’Empoli di Sarri. “Penso di sì, Giampaolo è stato molto intelligente a non stravolgere i metodi che la squadra aveva ben assimilato con l’allenatore precedente. Mi ricorda la strategia utilizzata da Paulo Sousa con la Fiorentina. Possesso palla, individualità importanti a livello tecnico. L’Empoli ha fatto lo stesso percorso della Fiorentina”.
Empoli-Lazio è anche la sfida tra due bomber intramontabili come Maccarone e Klose. “Invidio Maccarone nel senso buono del termine (ride, ndr), alla sua età riesce ancora a giocare in Serie A a questi livelli. È un attaccante moderno, non è solo un punto di riferimento in avanti ma collabora in maniera dispendiosa con la squadra. Per una realtà come Empoli un attaccante così è fondamentale. Per quanto riguarda Klose, quest’anno non è riuscito ad avere la continuità del passato, quando ha dimostrato il suo valore da vero bomber”.
Caro Luca, Peruzzi fece un’entrata da killer e non fu manco ammunito!!!! Acqua passata, certo ma anche i campioni devono esser buttati fuori quando è giusto.
Se non era per gli infortuni lui e Pozzi diventavano due attaccanti fortissimi, quando Luca ha disputato una stagione “normale” ha fatto 14 gol in serie A e portato a suon di gol l’Empoli in Coppa UEFA.