L’ex difensore azzurro, Mattia Viti, ha rilasciato un intervista a Sky Sport tornando a parlare del suo trasferimento al Nizza.

“Per me è stato un salto particolare perché ero sempre stato ad Empoli. Non è stato un cambio proprio tranquillo, non sono rimasto in Italia, ho intrapreso un’avventura importante, ho cambiato Paese, campionato… Sono contento dai”.

Qual è la differenza principale con la Serie A?
“Direi il ritmo. Quando la palla va sugli esterni vieni puntato sistematicamente. La Serie A è più tattica, più pensata, mentre qui è più attacco-difesa. Ed è anche molto bello. Sul piano fisico vanno più forte perché non ci sono momenti di pausa, riparti subito dal portiere quando esce la palla e devi farti trovare pronto subito”.

Che emozione ha provato all’esordio?
“L’esordio è stato un po’ particolare, per me è sempre speciale, ma non è andata nel migliore dei modi, abbiamo perso in malo modo il derby della città. Rimane il mio esordio, non me lo cambio e lo tengo così”.

Ha modo di parlare italiano con qualcuno?
“Fortunatamente sì, ho modo di confrontarmi con Dante tranquillamente, Ramsey, ma anche Lemina e alcuni membri dello staff. Dante parla italiano in quanto amante dei vini del Chianti della Toscana e parliamo anche di quello”.

Che cosa l’ha stupito di più?
“L’organizzazione che c’è qui. Tutto è studiato nei minimi dettagli, sia nella struttura, che nei trasporti. Tutto è perfetto”.

L’emozione provata al primo gol è stata forte?
“Non avevo mai fatto gol, è stata un’emozione unica per la dedica, per la situazione, poi è servito a vincere. Un gol indimenticabile”.

Cosa le manca dell’Italia?
“Il cibo è la prima cosa. Una differenza che proprio si sente. Il mio ritorno in Italia ora è sempre più emozionante perché sono lontano e anche per questo motivo”

A chi è rimasto particolarmente legato del gruppo di Empoli?
“Con tutti, eravamo un gruppo unito e speciale. Non cambierei niente del gruppo e dell’annata, ma se devo dire dei nomi dico Parisi e Vicario”.

Quanto è forte Vicario?
“Un giorno parlavamo e gli dissi che mio babbo ed io avevamo predetto che entro due anni sarebbe arrivato in Nazionale, gliene è bastato uno. In Italia è secondo solo a Maignan, è straordinario, forte in tutto”.

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11 Commenti

  1. Mancini ha dimostrato di non aver capito … che se fai delle amichevoli è perchè devi provare anche giocatori nuovi … Ora … non perchè io sia di parte … ma se fai giocare Meret (che immagino a questo punto sia il secondo di Donnarumma …anche se a me Donnarumma … pare che oltre ad essere un buon portiere di “cappellate” ne faccia ad ogni partita) … perchè contro l’Austria mettere in campo Donnarumma di cui ormai sai vita e miracoli? Metti dentro Vicario e vedi se merita o no di stare in Nazionale … Anzi secondo me …proprio perchè si trattava di due amichevoli, la miglior cosa sarebbe stata far disputare un tempo ciascuno a Meret e Vicario e ad un certo punto del secondo tempo con l’Austria … tanto la partita ormai era persa … far esordire anche Provedel (altrimenti non capisco perchè convocare 4 portieri) … Su Parisi poi … non capisco proprio la sua convocazione … Gli impedisci di giocare titolare nell’Under 21 e poi non lo metti in campo nemmeno per un minuto … No caro Mancini … non ci siamo ……………

    • concordo in pieno e devo dire anche un altra cosa…..si fa gli esperimenti e si fa giocare BONUCCI E ACERBI……
      ma che esperimenti sono ma fai una bella difesa
      VITI-CASALE-BASTONI
      e vedi se ci puoi contare sul futuro

  2. Facciamo finta che sia così:

    La convocazione è stato l’invito a cena
    La panchina è stato l’aperitivo
    L’esordio saranno i tagliolini al tartufo

  3. sì, ma al tartufo bianco. Comunque anch’io avrei provato almeno per un tempo Vicario. Che abbia giocato Bonucci lo capisco perché secondo me più che Mancini è Bonucci che decide per sé se giocare o meno. E inoltre dà più tranquillità di tutti. E’ il pezzo meglio.
    Ma visto che si perdeva, con l’Austria, Mancini poteva mettere anche un giovane per una mezz’ora magari. Boh! Grande Mattia Viti. E hai ragione, come cibo si sta meglio qua; per il resto…non ci resta che piangere, come diceva Troisi.

  4. D’accordissimo sulla mancata utilizzazione di Vicario: all’attuale miglior portiere della serie A, si doveva riporre una maggiore considerazione, ma, il buon Don Mancio doveva dare più tempo a Donnarumma per riscattarsi dalla papera da principiante che aveva fatto. Su Parisi, chiamato per il forfait di Emerson e Toloi, lo posso un po’ più capire, ma anche in questo caso, tenere in campo forzatamente un Di Marco all’estremo delle forze, è piuttosto discutibile.

  5. Se siamo a casa e non al mondiale è solo per colpa di Mancini.
    Ha vinto un europeo, chapeu.
    Ha fallito clamorosamente una qualicazione quasi già conquistata per gravi e reiterati errori di valutazione su alcune figure ormai vuote.
    Farsi belli con Pafundi non vuol dire niente. Queste partite servono per dare delle risposte e Vicario era una di queste. Così come poteva esserlo Baldanzi…
    Voto globale gestione Mancini ad oggi (6-)

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