Roberto Guitto, classe ’91, cresciuto nell’Empoli e che ha esordito due stagioni fa in Serie B con la maglia azzurra collezionando 10 presenze, da oggi è in prova al Chieti, formazione che milita nella Seconda Divisione Lega Pro (l’ex Serie C2, ndr) nel Girone B.

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Roberto Guitto con la maglia dell'Empoli (2011/12)Guitto, ultima stagione vissuta a Sorrento (Prima Divisione) con 22 presenze all’attivo è stato chiamato dalla società neroverde per alcuni giorni di prova, visto che il Chieti si è ritrovato scoperto a centrocampo per i continui problemi di Piccinni. Insieme a Roberto c’è in prova anche Luigi Viola, nato nel ’90 (per lui quattro anni in Seconda Divisione, con Melfi, Aversa e Gavorrano). Entrambi si metteranno in mostra agli occhi di mister Di Meo, il quale deciderà poi se tesserarli confrontandosi con il ds Federico.

In bocca al lupo a Roberto nella speranza che possa tornare a giocare mettendosi in mostra con la maglia dei neroverdi, in passato allenati tra l’altro anche da mister Donati, l’ex allenatore della Primavera azzurra.

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Gabriele Guastella

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6 Commenti

  1. Mi sembra veramente strano che questo ragazzo non riesca a trovare una sua dimensione in qualche squadra di lega pro, non è certo un campione ma secondo me ha i numeri più di qualcuno che gioca in b, senza fare nomi ovviamente.

    • E perche’ non fai nomi? Di che hai paura? Perche fai l’ipocrita?Questo sito e’ molto aperto a tutte le opinioni aperte educate e dette fino in fondo. Detta cosi la tua sembra 1 diceria non 1 opinione.

      • Sinceramente non parlavo dei nostri, “senza fare nomi’ e’ un modo dire e null’altro, in b giocano tanti calciatori veramente scarsi e vedere guitto che non riesce a trovare un contratto mi sembra veramente strano oltre che dispiacermi per lui come persona, tutto qui.

  2. Auguroa Roberto di poter esprimere tutto il suoi valore calcistico,che non è’ poco,ma anche che un tecnico creda in lui e lo possa far sentire “importante”, insomma un po’ di stima,affinché questo piccolo grande ……”ometto”,possa trovare la giusta collocazione nel calcio e nella vita,forza Roberto!!!! Non mollare Gianni

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