Il direttore sportivo azzurro delle Ladies, Marco Landi, si è raccontato in un’intervista a Tutto Calcio Femminile.”Un giorno mia figlia è venuta e mi ha detto: “Babbo, vorrei giocare a calcio”: Che dovevo fare? – ha dichiarato – L’ho accontentata. Anna ha accompagnato la promozione in Serie A dell’Empoli. Era tra i pali nell’ultima partita di campionato. Poi, ha cambiato abito. Ora prepara i nostri portieri. Così ho iniziato da dirigente accompagnatore nel Castelfranco e, alla fine, mi sono ritrovato a fare il direttore sportivo’:
“Devo ringraziare il presidente Rebecca Corsi – ha proseguito -. Il suo ingresso diretto in società è prezioso. Così come quelli di Lupi e Calistri. C’è un gruppo di lavoro importante che sviluppa, anche nel femminile, quella che è la filosofia della società. Ogni scelta è valutata, ponderata. Ma quando si parte non si torna indietro.
Mister Pistolesi? Alessandro è un ottimo professionista. Sa come far crescere i nostri talenti”.
“La promozione in Serie A – ha aggiunto -, è stata una piccola impresa. La valorizzazione di tanti talenti. La partita Empoli-luventus allo stadio Castellani, ti confesso che se il clima generale intorno agli azzurri anche del maschile fosse stato diverso avremmo portato molte più persone allo stadio, comunque è stata una festa splendida. E, infine, la vittoria a Milano contro il Milan, il primo successo del nostro gruppo contro una grande”.“È arrivato il momento di creare una Lega dei club più importanti – ha poi detto -. Realtà che già esiste in Spagna, in Francia, in Olanda. Con quali obiettivi? Valorizzare il marchio, valorizzare i diritti televisivi, intercettare nuovi sponsor: tutte le società, dalle più grandi alle più piccole, accompagnano con simpatia il calcio femminile ma per andare avanti servono contributi. Basterebbe lo 0,5 dei diritti televisivi che arrivano al calcio per dare una spinta decisiva. Sarebbero 7-8 milioni fondamentali.
Il preludio al passaggio al professionismo? Esatto, le società sarebbero pronte a gestire questa rivoluzione storica. Avrebbero le basi economiche per indirizzare tutto nel verso giusto. Oggi, invece, noi rischiamo di lavorare per i club stranieri. Io, magari, trovo un grande talento lo faccio crescere in Serie A e a dicembre non ho armi per difendermi se arriva il PSG e me lo porta via. Senza nessun tipo di risarcimento. La Nazionale ha aiutato la crescita del movimento? Vero e mi auguro che la squadra di Guarino o magari la Fiorentina conquistino prima possibile la Champions. Sarebbe un’altra ondata di popolarità di cui a pioggia si gioverebbero tutti”.
“Ho trovato altri talenti in giro? – ha concluso – Sì, ma per il momento niente nomi. Altrimenti me li portano via. Se penso alle nostre ragazze consiglio loro di non avere fretta. Un’altra stagione nell’Empoli potrebbe essere utile a tutte loro per completare il percorso di crescita. L’esempio di Simonetti deve aiutarle a capire che bisogna arrivare al momento giusto nei grandi club.
Settore giovanile? De Matteis è entrata nella top 11 del campionato primavera poi ci sono lannazzo e Viscuso. Credo che queste tre ragazze entreranno nel gruppo delle titolari. Poi; starà a loro dimostrare di poterci stare”.