di Nico Raffi
Lo scorso 12 giugno la Triestina perdeva lo spareggio playout con il Padova e retrocedeva sorprendentemente in Lega Pro. Una Lega Pro che è durata due mesi appena… poi ci ha pensato il Consiglio Federale a ribaltare le sorti della società giuliana ripescando gli alabardati in Lega Pro in seguito alle gravi inadempienze finanziarie che hanno portato al fallimento dell’Ancona.
A poche settimane dall’inizio della stagione, la Triestina quindi non conosceva ancora quale torneo avrebbe disputato e ha dovuto organizzarsi in fretta per non ritrovarsi impreparata ad un torneo di serie B che si annuncia piuttosto complesso per l’“Unione”.
Il presidente Fantinel, ai vertici della società dal 2006, si è affidato ad un nuovo direttore sportivo: l’ex veronese Prisciantelli che sostituisce l’ex diesse De Falco, e ha chiamato in panchina l’esperto allenatore Ivo Iaconi che, dopo la sfortunata esperienza lo scorso anno alla guida della Reggina, spera di condurre la squadra giuliana ad una salvezza tranquilla.
Il 54enne tecnico di Teramo si affida al consueto 4-4-2 con l’ex bolognese Colombo in porta a presidio di una solida linea difensiva (forse il reparto migliore dei giuliani, nel quale si sta mettendo in luce il 19enne di scuola romanista Brosco (già nel giro dell’under 21 di Casiraghi, ndr), composta appunto da D’Ambrosio e dall’ex empolese Sabato sulle fascie, e dai possenti Scurto e Brosco, entrambi oltre l’1 e 90 di statura, in posizione centrale.
A centrocampo l’ex parmense Lunardini e il camerunense Matute aggiungono muscoli e dinamismo alla mediana, mentre il brasiliano Toledo e capitan Testini, l’elemento di maggiore fantasia presente nella rosa della Triestina, sono chiamati a proporre gioco in chiave offensiva agendo sulle corsie esterne. In attacco potrebbe sorprendere l’attaccante ex Portogruaro Marchi, colui che, nell’ultimo turno, ha siglato il gol-partita che ha consentito alla squadra alabardata di battere il Pescara al Nereo Rocco centrando così una vittoria che potrebbe infondere morale e convinzione ai ragazzi di Iaconi.
Per il posto di punta centrale se la vedranno invece l’eterno Godeas, ad un passo dal 100° gol in cadetteria, e Della Rocca, giunto al quinto campionato in terra giuliana. Altri rinforzi interessanti sono giunti dal mercato estivo. Dal Bari è arrivato l’esterno Filippo Antonelli, di ritorno alla società alabardata, mentre dal Torino e dal Chievo sono stati prelevati l’emergente difensore esterno D’Aiello e l’esperto Malagò.
L’obiettivo della Triestina è quindi quello di centrare una salvezza tranquilla, magari dimostrando che la serie B non è soltanto un regalo giunto a tavolino da parte delle sentenze federali ma un patrimonio da conservare attraverso un progetto tecnico e societario più serio rispetto ai numerosi errori commessi la stagione scorsa, quando ben tre tecnici alternatasi sulla panchina alabardata (Gotti, Somma ed Arrigoni) non riuscirono ad invertire un torneo fallimentare che si concluse con l’inaspettata retrocessione in Lega Pro.