Fu il “Sussidiario” ad ospitare la prima gara ufficiale dell’Empoli lontano dal vecchio “Castellani”: era il 23 settembre 1962. Presidente dell’Empoli era Dino Mugnaini. In panchina Aldo Puccinelli. Empoli – Sangiovannese, vittoria 1-0 con rete di Riccomini al 90’. Sarà la Stagione dello spareggio promozione per la Serie C a Genova contro i sardi del Tempio Pausania: era il 9 giugno 1963, 2-0 il risultato finale per gli azzurri (gol di Gori al 37’ e di Bertini I al 90’). Il “Sussidiario” sarà ancora per due stagioni consecutive la casa dell’Empoli.
Al “Sussidiario” gli azzurri disputeranno l’ultima gara di Campionato il 9 maggio 1965: Empoli – Forlì 2-1, gol di Peronace al 22’ e di Ferrario al 34’, accorcia Dabieli al 52’. Presidente azzurro ancora Dino Mugnaini, in panchina prima Franco Grillone e poi Mario Castaldi, “Tizzone”, personaggio ancora nel cuore di molti tifosi azzurri con i capelli bianchi, una specie di Carletto Mazzone ante litteram.
Ultima gara se si esclude quella disputata con l’Atalanta il 28 marzo 1982, quando il terreno del “Castellani” fu reso inagibile da un’ invasione di chiocciole…
Andavano avanti intanto anche i lavori del campo principale: il “Castellani. L’intervento terminò nell’agosto del 1964, ma ancora non era pronta la Tribuna la cui progettazione era stata affidata all’Arch. Carlini di Arezzo ed alll’Arch. Regini, capo dell’ Ufficio Tecnico del Comune.
Nel 1965 la Zona Sportiva fu conclusa e gli impianti furono realizzati. Non tutti in verità: rispetto al progetto originario mancavano all’appello i campi da tennis (realizzati tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70), quelli per la pallavolo ed il pattinaggio e, come abbiamo detto, la piscina scoperta.
C’erano comunque tutte le strutture che riportiamo di seguito:
- Il Palazzetto dello Sport nel quale, oltre al campo principale di pallacanestro, trovarono posto una palestra per il pugilato, una palestra per l’atletica leggera, una sala per la scherma, spogliatoi per gruppi sportivi, locali adibiti ad uffici, una sala per riunioni, un locale destinato al bar e i servizi igienici per il pubblico. Fu realizzato anche un alloggio per il custode.
- Il Sussidiario, con tribuna da 1.200 posti.
- Il “Castellani” con pista di atletica a 6 corsie e tribuna coperta da 5.310 con locali sottostanti, destinati a società sportive ed in parte adibiti ad uso palestre, sale di convegno e servizi vari.
- Una – come fu chiamata allora – “casetta spogliatoio” dotata di spogliatoi distinti per giocatori, arbitri e segnalinee, di una infermeria e di tre locali riservati alle Società. Questi saranno gli spogliatoi per l’Empoli fino al termine della Stagione 1996/97 quando fu adibita a spogliatoio la parte sottostante la Tribuna coperta, come è adesso.
A metà del 1965 tutto era quasi pronto. Per quanto riguarda il solo Stadio “Castellani” c’era stata una amichevole giocata con con la Fiorentina il 22 agosto 1965 prima dell’inaugurazione ufficiale.
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Foto 19 – Ortofoto del 1965 nella quale si vedono la nuova Zona Sportiva ed il nuovo ponte sull’Orme. Vicino al nuovo “Castellani”, alla sua destra, si vedono le prime costruzioni del futuro quartiere di Serravalle.
L’inaugurazione di tutta la Zona Sportiva e, in quel contesto, anche del nuovo “Castellani” avvenne ufficialmente il 12 settembre 1965 e nel nuovo Stadio l’Empoli disputò una gara amichevole con il Pontedera ad ingresso gratuito.
La prima gara ufficiale di Campionato che l’Empoli disputò al nuovo “Castellani” fu invece quella del 19 settembre 1965, Campionato di Serie C: Empoli – Cesena, risultato finale 0-0. In campo Cipollini, Ballotta, Malvolti, Polentes, Latini, Bernardis, Marchetti, Rigato, Malcontenti, Maiani, Zanderigo. Presidente degli azzurri ancora Dino Mugnaini, in panchina ancora Mario Castaldi, “Tizzone”.
Inizialmente lo Stadio aveva solo l’attuale Tribuna coperta con il sottotribuna e le due ali laterali scoperte .
Diversi anni dopo fu costruita una tribunetta in tubi innocenti, tre, quattro gradini, dove si trova l’attuale Maratona.
La vittoria del Campionato di Serie C 1982/83 ed il conseguente ritorno in Serie B (dopo 33 anni) indussero l’Amministrazione Comunale alla costruzione di una tribuna in tubi innocenti, esattamente dove adesso si trova la Maratona, che sostituì la tribunetta precedente. La nuova tribuna fu inaugurata il 18 settembre 1983, data in cui l’Empoli disputerà la sua prima gara di Serie B al Castellani: Empoli – Lecce. Vinsero gli azzurri 2-1: vantaggio salentino a 60’ con Luperto, pareggio su rigore di Cinello al 67’ ed ancora Cinello a segnare il gol del fefinitivo vantaggio al 77’. La formazione empolese vide: Pintauro, Moz. Gelain. Della Scala, D’Arrigo, Papis, Torracchi (60’ Liset), Esposito, Cinello, Radio, Zennaro (83’ Vertova).
Presidente degli azzurri era Salvadore Comunale, allenatore Vincenzo Guerrini.
Nel 1984 fu modificata profondamente la parte dello Stadio riservata all’Atletica Leggera: le corsie furono portate da 6 a 8, si provvide al rifacimento completo del manto sintetico e alla realizzazione di tutti gli spazi previsti per le gare di atletica. Così ristrutturato il “Castellani” fu inaugurato il 5 maggio1985, divenendo per quel periodo uno dei migliori impianti di atletica leggera in campo nazionale
Al termine del Campionato 1985/86 si materializzò quello che per i tifosi azzurri era un sogno, una specie di miracolo sportivo. L’Empoli, a fine Campionato, si era classificato al 4° posto ma, a seguito delle pene comminate dalla giustizia sportiva a Vicenza e Triestina (che aveva terminato il Campionato a pari punti con gli azzurri), fu ammesso alla Serie A.
Per l’occasione furono inaugurate due curve: quella Nord e quella Sud. Fu qui che presero posto gli Ultras azzurri che fino ad allora erano stati nell’ala Nord della zona sottostante la Tribuna Coperta (in pratica in quella che oggi si chiama Tribuna Laterale Nord).
In Curva Sud rimasero fino al termine della Stagione 1996/97 per poi spostarsi, pare su sollecitazione dell’allora allenatore degli azzurri Luciano Spalletti, in Maratona inferiore, dove si trovano anche oggi.
La Stagione 1987/88 coincise con la retrocessione in Serie B e quella successiva, dopo un drammatico spareggio a Cesena con il Brescia perso ai rigori il 29.06.1989, con il ritorno in Serie C. Fu così che negli anni successivi il “Castellani” non conobbe significativi interventi.
Alla fine degli anni ’80, grazie ai finanziamenti che l’Amministrazione Comunale riuscì ad ottenere in ragione dei futuri Campionati Mondiali di calcio che si sarebbero disputati in Italia nel 1990, si decise di costruire una Maratona in muratora al posto di quella realizzata nel 1983 in tubi innocenti.
Il 23.09.1990 fu inaugurata l’attuale Maratona in cemento a due piani. Quello inferiore, il 4 ottobre 2008, fu intitolato alla memoria di Emiliano Del Rosso, ultras azzurro scomparso nel dicembre del 2004.
Al termine della Stagione 1996/97 l’Empoli conquistò la sua seconda promozione in Serie A. Vennnero fatti in fretta e furia i lavori di adegamento dello Stadio tra i quali, il più significativo da un punto di vista “storico”, fu lo spostamento degli spogliatoi dalla palazzina dietro la curva Nord (quella nella zona dove è attualmente l’Unione Clubs) al sottotribuna. Lì saranno allestite anche due sale stampa (TV e carta stampata). L’anno successivo si procederà ad un ulteriore intervento in quella zona, con la creazione di spazi per uffici e sale stampa, una per la TV ed una per la carta stampata. Quest’ultima il 26 maggio 2016 è stata intitolata ad Antonio Bassi, collega noto ed amato ad Empoli, scomparso il 12 novembre 2015.
L’assetto attuale dello Stadio fu definito nel’estate del 2007, a seguito della conquista da parte dellz sqyadra azzurra del diritto a disputare i preliminari della Coppa UEFA.
In virtù del settimo posto conquistato al termine della Stagione 2006/2007 l’Empoli infatti, nella Stagione 2007/2008 disputò per la prima (e per ora unica) volta questa Competizione Europea. Per l’occasione si dovettero fare dei lavori per adeguare il “Castellani” alla normativa UEFA: le curve, fino ad allora con gradoni per soli posti in piedi, furono sostituite con altre dotate di sedute, e altre sedute vennero installate anche nella Tribuna Inferiore e nelle Tribune Laterali. Vicino ai due spicchi della curva nord, fu costruita una nuova Curva che allora prese il nome del suo sponsor (Banca Cooperativa di Cambiano) diventando la Curva Cambiano. La curva portò tale nome fino allla Stagione 2014/15 quando prenderà il nome di un altro sponsor e si chiamerà Curva Banca Dinamica. Anche nella Tribuna Inferiore della Tribuna Coperta furono messe in opere altre sedute.
La prima volta dell’Empoli in un Campionato Europeo fu il 20 settembre 2007: Empoli – Zurigo. Risultato finale 2-1 per gli azzurri con gol di 44′ Piccolo, 4′ st Antonini (rigore) e dello svizzero Alphonse al 74’. L’Empoli scese in campo con Bassi, Rincon (38′ st Eder), Marzoratti, Piccolo, Iacoponi (38′ st Raggi); Abate, Prevete, Marchisio, Antonini (40′ st Vanigli); Volpato, Pozzi. In panchina: Balli, Moro, Giacomazzi, Giovinco. L’Europa fu raggiunta sotto la Presidenza di Fabrizio Corsi (iniziata nella Stagione 1991/92). Allenatore Luigi Cagni.
Un importante intervento fu fatto a spese dell’Empoli FC sulla Maratona, sulla quale negli ultimi mesi del 2009 fu realizzata una copertura.
Un intervento significativo nell’area spogliatoi fu poi effettuato dalla Società nel 2014: furono eseguiti lavori e migliorie di tipo funzionale ed estetico, assumendo l’aspetto attuale, ed il tutto fu inaugurato il 3 marzo di quell’anno.
Nell’estate del 2018, in occasione della 14° promozione in Serie A, su richiesta della Lega Calcio, fu implementata l’illuminazione del campo con l’installazione di 58 fari posizionati nella parte inferiore della copertura della Maratona. Fu anche realizzata, al posto della ringhiera blu che fungeva da parapetto tra la Maratona e il campo da gioco, una vetrata in plexigas.
E siamo all’estate del 2019, a questa estate.
Chiudo con una curiosità. Nei suoi ormai 54 anni di storia il “Castellani” si è fermato una volta sola: quando anche la città di Empoli fu travolta dalla tristemente famosa alluvione del 4 novembre 1966. La mattina di quel giorno Empoli si svegliò per gran parte invasa dalle acque e dal fango dell’Arno e dei suoi affluenti, come molta parte della Toscana. La situazione era palesemente grave e non si pensava certo a giocare al calcio con la Carrarese, squadra che l’Empoli avrebbe dovuto incontrare al “Castellani” due giorni dopo, domenica 6 novembre. I carraresi, nonostante tutto decisero comunque di venire ad Empoli e non si sa come riuscirono ad arrivare fino alla Zona Sportiva: si dice che alcuni dei presenti saltarono addirittura il muro di recinzione e avrebbero voluto giocare. La squadra empolese ovviamente non c’era e la Carrarese chiese partita vinta. Il ricorso non fu accolto e la partita fu rigiocata l’8 dicembre (0-0). Il Castellani fu riaperto il 27 novembre 1966 per la gara interna col Prato (2-0).
Esclusa questa occasione, non si ricordano altre volte nelle quali al “Castellani” non si sia giocata una partita, a parte il 28 marzo 1982…quando il terreno dello Stadio, reso impraticabile da una improvvisa invasione di chiocciole, “costrinse” l’Empoli a disputare al “Sussidiario” la gara con l’Atalanta, importantissima per gli azzurri che si giocavano la salvezza.
Ricordo alcune volte che si è giocato col manto erboso coperto dalla neve (memorabile una gara di Serie C con la Massese negli anni ’70), raramente con un po’ di nebbia, qualche volta con il campo zuppo di pioggia. Ma, grazie a chi scelse quel terreno per costruirci due campi da gioco e grazie a chi, negli anni, quel terreno ha manutenuto con capacità e professionalità, il “Castellani ha sempre risposto “Presente!”, fosse Serie C…Serie B…Serie A.
Il nostro racconto sul “Castellani” termina qui. Il prossimo racconto invece lo dovranno scrivere altri: l’Empoli FC e l’Amministrazione Comunale in primo luogo. La scrittura, per il momento, appare un po’ incerta ma confidiamo, comunque, di leggerne presto la conclusione, qualunque sia.
Mi sia consentito un sentito ringraziamento:
- al personale dell’Archivio Storico del Comune di Empoli per la disponibiltà, la pazienza, la gentilezza nel mettermi a disposizione il materiale necessario alla ricerca;
- a Carlo Fontanelli ed ai sui libri sull’Empoli FC, una fucina inesauribile di informazioni e di notizie per chi tifa Empoli (in particolare: Carlo Fontanelli “75° Azzurro. Silvano Bini racconta….”, Ed. Mariposa, 1996);
- a Massimiliano Ciabattini, fotografo di Pianetaempoli, per l’aiuto fondamentale nell’adattamento alle esigenze di impaginazione del materiale fotografico reperito;
- all’ Avv. Gianni Assirelli, per alcune utili informazioni sugli interventi fatti al “Castellani” negli ultimi 30 anni;
- ai curatori del bellissimo sito https://www.dellastoriadempoli.it dal quale ho attinto informazioni e notizie, nonché preziosissime foto d’epoca.
Invitiamo infine i nostri lettori a inviarci materiale ed informazioni, foto, sull’argomento trattato, a correggere nostre inesattezze o l’incompletezza di qualche informazione data. Saremo lieti pubblicare quanto possa essere utile a completare e/o rendere più completo quanto abbiamo scritto.
Scriveteci al nostro indirizzo mail info@pianetaempoli.it
CREDITI FOTO:
FOTO | Fonte |
1/20 | www.dellastoriadempoli.it |
2 | www.tuttobolognaweb.it |
3/4/5 | www.dellastoriadempoli.it (Foto di proprietà della Sig.ra Roberta Maestrelli di Empoli, scattate dal padre molti anni fa) |
6/19 | Geoscopio Regione Toscana |
7/8/9/10/11/12/13/14/18 | Archivio Storico Comunale di Empoli |
15 | Rivista “Empoli” del 31.12.1965 |
16/24/26 | www.pianetempoli.it |
17/21/22/23 | Carlo Fontanelli “75° Azzurro. Silvano Bini racconta….”, Ed. Mariposa, 1996 |
25 | https://public.fotki.com/ |
Grazie Fioravanti … e speriamo di leggere una volte per tutte la quarta parte.
Forza azzurro.
grande fabrizio speriamo di aprire un nuovo capitolo , questo attuale stadio ( se si può definire tale ) non si può più guardare e si sta autodistruggendo , non ci resta che sperare in un nuovo stadio
Giocare col pubblico attaccato al campo, porta tanti punti in più a fine stagione. Se un lo vedrò io, il nuovo Castellani, lo vedranno i miei figli.
Bellissimo articolo come i precedenti grande Fabrizio. Una precisazione. A me sembra ma non sono sicuro al 100% che la maratona in tubi nelle gara col Lecce da te citata non fosse aperta. Ma l esordio fu con l Arezzo 15 gg dopo dove ci furono diversi incidenti . Avevo 8 9 anni e il mi babbo fino all’ anno prima mi portava nelle tribune laterali. Uso il plurale perché al tempo c era questa simpatica tradizione. L Empoli tira sempre nel primo tempo verso la curva Sud e noi si andava nella laterale Sud. E nella ripresa passando dal sottotribuna era tacitamente permesso di andare nella laterale nord e ci si metteva da una parte dopo gli ultras. Pensate oggi con tutte le leggi cambiare non solo il posto ma proprio un altro settore. Chiudo con um altro ricordo, la maratona in tubi appena fatta veniva chiamata non maratona ma “tribuna nuova” come scritto anche nei cartelli con i prezzi che all’ epoca erano appesi ai banconi dei bar cittadini. Prese il nome maratona con la serie A del 86 dove i gradoni che erano tavole in legno furono dipinti di grigio x dare la parvenza di essere in cemento.
“la maratona in tubi nelle gara col Lecce da te citata non fosse aperta. Ma l esordio fu con l Arezzo 15 gg dopo”
Anche io mi ricordo così… drammatico Empoli-Arezzo 1-4
Mi permetto di aggiungere due dettagli:
– per tanti anni (credo finché i nostri ultras non si sono trasferiti dalla gradinata nord alla curva sud), la maratona in legno ha ospitato le tifoserie ospiti (ultras e non), ma anche il “club azzurro Pontorme” che si sedeva compattato nella parte destra della maratona di legno, con tanto di striscione appeso: in pratica, da una parte c’erano i tifosi avversari, dall’altra i pontormesi. Anche questa circostanza la dice lunga sulla differenza fra quei tempi e le regole attuali…
– in occasione della prima partita dell’Empoli con le curve (o presunte tali…) in piedi aperte (Empoli-Roma: 1-3), i tifosi dell’Empoli occuparono la (piccola) nord, mentre i giallorossi “invasero” la sud. Solo dalla successiva gara in casa (Empoli-Verona: 1-0), il tifo empolese prese ad occupare stabilmente la SUD
In quei 3 anni di serie B la maratona di legno era anche il settore ospiti ma non sempre. Spesso li mettevano li ma qualche volta anche in laterale Sud. Mi viene in mente un Empoli Padova e un Empoli Cremonese alla terza ultima giornata del 83 84 gol di Zennaro mentre pioveva. Non so che criterio usavano nel 80% dei casi erano in maratona e nel 20 in laterale Sud
Veramente un bellissimo articolo. Dato un’occhiata veloce per motivi di tempo, ma che leggerò in questo weekend con passione e curiosità, soprattutto la prima e seconda parte.
Comunque dicono tutti che avere le tribune attaccate può portare punti è vero, ma può anche tenere più alta la concentrazione delle avversarie che si caricano anche con un po’ di tifo contro e fischi, ma questo vale prevalentemente con le squadre medio-piccole e soprattutto in serie B e C, in serie A molto meno, perché anzi ci sono giocatori che sono più concentrati ed accesi quando la partita è calda rispetto al clima da amichevole o ovattato con le curve lontane. E poi non tutti i giocatori sono uguali. Se prendi un Argentino, Un Greco o Serbo credo sia cosi. Il Corsi parlava di avere vantaggi negli angoli o nei calci da fermo soprattutto perché tra portiere e difensori non riescono a parlare.
Questa è una cosa che ho imparato dal sentire giocatori di basket.
Bella la foto della curva sud, grande tifo l’Empoli era seguitissimo con tanti club , cosa che purtroppo oggi il tifo attuale non gli lega nemmeno le scarpe! Bei tempi con i Rangers veri ultras!
Grazie di nuovo Fioravanti per l’iniziativa davvero lodevole e soprattutto per le emozioni che ci hai regalato col tuo stile competente ed appassionato..mi permetto una precisazione:gli Ultras azzurri non si sono trasferiti in Maratona dopo la stagione 96/97,ma bensì il giorno stesso della inaugurazione della Maratona Inferiore,se non erro si giocò contro il Carpi,ricordo una Maratona Inferiore traboccante di tifosi quel giorno..in Maratona Inferiore gli Ultras rimasero fino alla stagione 94/95..nella stagione 95/96 si spostarono in Curva Nord,da dove seguirono tutta la stagione,salvo poi spostarsi nuovamente in Maratona Inferiore per la semifinale Play Off col Monza..sempre di quel fantastico anno da segnalare che in occasione della finale di Coppa Italia contro il Monza,gli ultras si sistemarono in Tribuna Inferiore,memorabile il tifo caloroso di quella serata..con la promozione in serie B,dalla stagione 96/97 gli Ultras tornarono definitivamente in Maratona Inferiore
Ieri rispetto a oggi…IMPARAGONABILI..IN TUTTO E X TUTTO. NUMERO PASSIONE CALORE E APPARTENENZA…PRIMA!! OGGI.. POCHI…SCOLLATI…FREDDI (A PARTE I SOLITI 200)…E AL CINEMA
CHE PECCATO
ps. prima giravi x Empoli e qualche bandiera azzura la trovavi penzoloni ai terrazzo o a una finestra…io abitavo in centro e me lo ricordo bene, ora ce ne sono 2 messe in croce. E una ‘ la mia…pensa te
sarà perché in centro abitano solo negri, cinesi e pakistani..
A parte lo schifoso razzismo che ispira il tuo post, ma non mi pare che questi nuovi abitanti siano entrati con la forza nelle case degli empolesi e li abbiano cacciati via… Magari sono gli empolesi che hanno preferito farsi la casa un po’ più grande fuori città, e poi in centro non si trova parcheggio eccetera eccetera… E hanno lasciato le case vuote e ci è andato a vivere qualcun altro… E meno male, che sennò sarebbero proprio abbandonate e cadrebbero a pezzi… Madonna quanto siete stupidi voi razzisti
Sì infatti “negri, pakistani e cinesi” le case se le sono prese con la forza, cacciando i vecchi proprietari e impossessandone, vero? Non è che forse sono gli empolesi che hanno lasciato il centro vuoto per andare a stare in posti più comodi? E una volta lasciato vuoto, meno male c’è andato a vivere qualcun altro sennò sarebbe abbandonato e cadrebbe a pezzi… Mamma mia quanto siete spastici voi razzisti
Invece ha ragione edo. È un fatto oggettivo e incontestabile.
O magari le case gliele affittano al nero i borghesucci come te…poi diventa una valanga, prova a starci te accanto di casa poi si vede quanto tu resti peace&love e csoa, coglione.
E complimenti, coglione un altra volta, se qualcuno che scrive ha un figlio o un parente spastico per davvero, farebbe bene a rintracciarti e darti due labbrate. Imbecille
D’accordo con te per la parola spastici, ma chi usa la parola negri è di sicuro un povero rintronato e ignorante come tutti i razzisti e dovrebbero essere presi a labbrate ni muso questi razzistelli.
Ok quindi alla gente che ci abitava gli sono entrati in casa i negri i pakistani e i cinesi e li hanno presi a pedate e buttati fuori con la forza. E poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata. Posso anche chiedere scusa per la parola spastici, te però ammazzati idiota ok?
C’erano una decina di club in giro come minimo. Poi nacque il centro di scoordinamento ed il tifo È FINITO….Guarda strano.
Fra i tanti bei ricordi nel corso degli anni vorrei sottolineare quello forse meno citato, della bellissima festa promozione in serie b dopo più di 30 anni. Empoli Paganese 4/1 Avevo 18 anni
Ed ero nella laterale nord a fare.. l’ultrà come tanti ragazzi di quell’età. Di lì in poi comincio’ certo un’altra era
Gli anni compiuti dal “Castellani” sono 54 e non 34 come erroneamente scritto………….
È vero che gli anni in cui gli Ultras stavano in Curva Sud sono stati anni fantastici per tifo,passione..la prima serie A ma anche gli anni successivi,fino alla serie C nei primissimi anni 90,sfruttando l’onda lunga di entusiasmo della prima promozione in A..tanto per fare un esempio,ricordo ancora un grande attaccamento alla squadra l’anno in cui giocava Vignola,in serie C,con la Curva Sud ancora piena,nonostante la doppia retrocessione dalla A..Però non scorderei l’impennata di tifo,per numeri e passione,che si ebbe nell’era Spalletti,con una Maratona Inferiore che era letteralmente il dodicesimo uomo in campo,con i 3 gruppi ultras di allora(Desperados,Brigate e Rangers)in gran spolvero per passione e calore.
Tre articoli davvero belli. Andrebbero lasciati permanenti sul sito. Grazie perché Empoli è anche la storia del suo stadio, tifosi e squadra. Livello top di pianeta empoli
Club azzurro Empoli vecchio, Pontorme ,Sovigliana e altri che non ricordo, a livello di ultras amicizie con Napoli , Fiorentina, hellas Verona, Sampdoria per quanto riguarda la serie A, mentre ora? Mitica curva sud piccola ma che si faceva rispettare chiedere ai pisani nemici a quei tempi.
Ora, è chiaro che negli anni 80 e 90 lo spettacolo del tifo (non solo a Empoli, dappertutto!) era un altro livello, ma poi ci ha pensato la tv, i prezzi alti e le leggi repressive assurde a far scemare molto… Però è ingiusto dire che ora è tutto morto, o non s’è appena fatto il record storico di abbonamenti in B? Gnamo, un po’ di spirito, in Maratona ci sono i ragazzi giovani che cantano e i giovanissimi che si affacciano, non facciamo i bubboloni e tiriamo fuori la voce
Comunque Vignola me lo ricordo in serie B nell’anno Claguna, Simoni e del famoso spareggio di Cesena perso con il Brescia che seguii in televisione, lo davano sulla Rai, perché troppo piccolo per andare in trasferta.
Ai tempi negli anni ottanta non era raro vedere tifo anche in tribuna inferiore seguendo l’entusiasmo del momento della partita. Ora mi dice mio babbo che li a parte gente sboccata che inveisce di tanto in tanto c’è un silenzio ecclesiale.
Ho seguito accanto a mio babbo moltissime partite della seconda parte degli anni80, calcio veramente ruspante e genuino almeno sugli spalti. Per l’epoca di Spalletti fu una cosa grande, il tifo era veramente importante, la seguivo dalla maratona inferiore sempre, ma 3 volte mi impressionò seguendola dalla curva ex Cambiano e dalla tribuna quando mi unii ai compagni di scuola (avevano distribuito biglietti gratis cedendo l’abbonamento a mio babbo in maratona) contro l’Atalanta e mi sembra la Reggina qiuando segnò Cappellini un gran goal, veramente grande tifo!
Il “Forza azzurro” era un boato all’epoca