10268647_10201956685745465_4714731253880894192_nRaccontiamo un qualcosa che ci ha lasciato davvero basiti, un qualcosa successo ieri, nel settore di tribuna centrale allo stadio “Rigamonti” di Brescia.

Un qualcosa che potrebbe, il condizionale è d’obbligo ma anche ironico, avere due chiavi di lettura ma che alla base ha, anche in questo più piccolo episodio rispetto a quanto successo ieri all’Olimpico, la fine del calcio.

 

I fatti ci sono stati raccontati dalla diretta protagonista della situazione, o meglio, la zia del diretto interessato alla situazione perchè si, la cosa ha riguardato un bambino di 8 anni. Per motivi di privacy, essendo familiari di un tesserato azzurro, preferiamo omettere i nomi, ma le cose, le circostanze, sono queste:

La signora Maria (nome di fantasia) ci racconta i fatti avvenuti pochi minuti dopo essere entrati, con regolare biglietti PAGATO dentro lo stadio bresciano, ripetiamo, nel settore di tribuna centrale.

 

La signora, con il cognato ed il nipote, dopo essersi fatti strappare la matrice del tagliando di ingresso si stavano dirigendo verso i propri posti numerati, se non che, pochi istanti prima di prendere posto, un addetto alla sicurezza ha avvicinato i tre chiedendogli di andare con lui. Ovviamente, non capendo ancora cosa potesse succedere, ma con serenità e buona educazione, la famiglia ha seguito il delegato. Li, tre steward hanno chiesto che il piccolo, di 8 anni, si togliesse di dosso la maglia dell’Empoli che stava indossando: sbigottimento, incredulità ed un sorriso tanto assurda fosse la richiesta.

Il padre del piccolo, cognato di Maria che ci ha raccontato gli eventi, ha ovviamente fatto presente che, oltre a trattarsi di un bambino, non capiva le motivazioni di tali richieste.

Gli steward, con modi civili ma ordinando e non chiedendo, hanno fatto presente che non avrebbero fatto passare il bimbo cosi per non creare problemi di ordine pubblico.

 

Qui apriamo una parentesi, perchè troviamo in questo anche una grande offesa verso gli stessi spettatori bresciani di tribuna, perchè se si pensa che qualcuno vedendo un BAMBINO con indosso una maglia avversaria potesse inscenare un chissà che cosa, vuol dire che si pensa che quel pubblico non sia un pubblico ma un branco di animali.

 

Detto questo, dopo alcune battute tra le parti, ma trovando molta determinazione da parte degli addetti alla sicurezza e non volendo perdersi in ulteriori diatribe sterile, al bimbo è stata fatta togliere la maglia…immaginate voi con stato d’animo, questo piccolo, questo giovane tifoso, possa aver vissuto il resto del pomeriggio. Ma soprattutto che insegnamento possa essere arrivato da questo incredibile, quanto spiacevole episodio.

 

Ora non vogliamo fare la morale e non ci interessa su questa testata parlare di altri fatti che non hanno a che fare con Empoli, pur essendo argomento quest’oggi di grande discussione. Ma sentire questo racconto e poi, tornare a casa dalla trasferta bresciana e vedere una sorta di pronto franco….ci fermiamo qui sottolineando la nostra solidarietà al piccolo, al papà ed alla zia Maria.

 

 

Alessio Cocchi

Articolo precedenteGIOVANISSIMI NAZIONALI – E' dell'EMPOLI il derby con i viola
Articolo successivoEntella e Perugia promosse in B!
Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

32 Commenti

  1. Forti ed inflessibili con le persone che non farebbero male ad una mosca, inesistenti contro i veri pericoli all’ “ordine pubblico”, tipo quel signore della curva del napoli di ieri sera, o quel fantomatico “gastone” romanista che ha preso a colpi di pistola altri tifosi.

    • Rompo il mio “silenzio stampa” solo per sottoscrivere le parole di Karl….esiste unao stato in cui ai forti viene permesso di tutto e a i deboli vengono negati diritti basilari.
      Voglio portare la mia solidarietà al piccolo tifoso azzurro
      dicendogli che spesso sono stato a brescia e le trasferte le ho sempre vissute in maniera osile in quel pessimo posto….ma anche se ti hanno tolto la maglietta ricordati che non potranno mai toglierti i colori azzurri della tua città dal cuore….sempre avanti piccolo…questa non è una sconfitta ma la tua vittoria personale i colori li difendi nel tuo cuore.
      ………………………………………………………………………..a volte chiediamo giustizia….una vecchia canzone diceva……Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti!

  2. Mah…incredibile !!!!!!!! Vabbe’ a rivendicare il bambino ci ha pensato il trio delle meraviglie verdi-tavano-big mac

  3. i bambini non possono indossare una maglietta e i mafiosi possono decidere se una partita viene giocata o meno oltre ai fischi di napoletani e fiorentini all’inno.. questa è lo stato italiano.. marcio fino al midollo

  4. Io non faccoo parte di questo mondo… ci credo poi il merchandising non funziona in italia se le magliette non le possiamo indossare.

  5. Le solite cose fatte all’italiana, quindi coi piedi: anarchia all’Olimpico per una finale di coppa Italia e, all’opposto, eccesso di (ingiustificato) zelo a Brescia per una ordinaria gara di serie B.
    .
    Comunque per farsi rompere le scatole a sproposito da uno steward agli empolesi basta entrare al Castellani: del resto è noto che siamo gente facinorosa ed incline alla violenza, quindi è giusto essere messi sotto la lente d’ingrandimento ogni volta 😀

  6. Nn c’é nulla di inconsueto, purtroppo, in questo gesto. Poi ci chiediamo perché gli stadi sono vuoti o il perché del gap del ns calcio rispetto alle altre nazioni. Purtroppo simili comportamenti sono all’ordine del giorno nei ns campi, dal calcio giovanile alla serie A, la ns cultura sportiva é diventata proprio uno schifo … come peraltro tutta la ns cultura!

  7. Che schifo,se non fosse per l’Empoli e per il grande amore che mi lega alla squadra seguirei il calcio(soprattutto italiano)in maniera più distaccata.Solidarietà al piccolo e alla sua famiglia,sarebbe bello se venerdì il bimbo venisse fatto entrare in campo e festeggiato dal pubblico per ridagli il sorriso e fagli ancora credere a valori che il calcio di oggi sta eliminando

  8. Se fosse accaduto oggi, con la mediazione di Genny a’ carogna, il bimbo avrebbe visto la partita con la maglia azzurra addosso. Potremmo usarlo pure per riportare i Maro’ in Italia…Che schifo! Fosse successo a Empoli ci avrebbero squalificato a vita dal calcio italiano.

  9. Allora…prima di cominciare a scrivere quello che voglio dire,non prendetemi per un idiota che la pensa diversamente da tutti voi…..però ragazzi gli steward non hanno proprio tutti i torti….sappiamo che rapporti ci sono tra le tifoserie di Brescia ed Empoli,ed entrare con la maglia dell’Empoli in una tribuna piena zeppa di bresciani mi pare rischioso….certo chi si permetterebbe mai di dar fastidio ad un bambino che tifa la propria squadra in modo educato?? Però ci sono tante persone che non hanno tutte le rotelle al proprio posto e può succedere di tutto…..poi non metto in dubbio che queste str@nzate possono accadere solo in Italia, perché all’estero si guardano le partite anche insieme, ma qui da noi forse è meglio prevenire, che poi ritrovarsi a qualcosa di brutto…poi oh sarò io che la penso in un modo sbagliato…

    • Hai ragione Sam, ma lo steward deve infatti controllare gli idioti (teoria). Non rompere le palle a quelli normali (pratica).

      Hanno il potere di prendere un tipo e buttarlo fuori a calci come in Inghilterra? Lo facessero.

  10. Che dire …….
    sono senza parole ……….
    Ma come diceva i ‘mi nonno e facile prendersela con quelli piu’ deboli !!!
    O che ieri sera a Roma non c’era uno STEWARD LE PALLE per far togliere quella maglietta nera con la scritta gialla “Speziale libero” ??????

  11. La polizzia tratta con a carogna quello con la maglia “spezziale libero” ma ci rendiamo conto!!!! A che livelli!!!!!

  12. QUESTO EPISODIO ANDREBBE FATTO SENTIRE SUBITO
    ALLA DOMENICA SPORTIVA ED AD ALTRE TRASMISSIONI
    A CARATTERE NAZIONALE, SOLO COSI SI RIUSCIREBBE
    AD ADDIRIZZARE UN PO’ IL MONDO DEL CALCIO…
    PER FAVORE CERCATE DI TRASMETTERLO A TRASMISSIONI
    TIPO STRISCIA LA NOTIZIA ECC…
    INVECE DI PARLARE PER ORE DI UN FUORIGIOCO
    INESISTENTE, DELLE DONNE DI BALOTELLI, DELLE
    COSCE DI BARBARA BERLUSCONI ECC…

  13. Raga io ero a fianco del bambino in tribuna e dovete vedere che animali che c erano….alla fine poi han fatto quasi rissa sul 3o goal e il bambino spaventato si è messo a piangere…scena orribile….poi i bresciani gli han chiesto scusa ma la violenza psicologica del momento in cui erano in 1000 addosso a noi 10/15 tifosi tranquillissimi è stata eccessiva!poi sono arrivati i carabinieri e cm sempre han portato via chi non aveva colpa…

  14. Il discorso sarebbe lunghissimo ma il parallelo tra i fatti di sabato a Brescia e quelli di Roma porta nella solita Italia double face:le leggi ci sono ma valgono solo per i piccoli.Del resto Orwell aveva visto giusto:tutti gli animali sono uguali Ma nessuno si scandalizza più per un inno nazionale fischiato?.Non succede in nessuna altra nazione occidentale.

  15. carissimo Cocchi, mi stupisce il tuo articolo….forse non conosci i bresciani e la pericolosità che c’è ad esibirsi quali tifosi avversari nei loro stadi. Io e mio figlio sono stato ai play off (3-0 il risultato per loro9 e francamente benchè eravamo zitto non ti nascondo che non eravamo tranquilli. Per cui ritengo che GLI STUWARTS SONO STATI RESPONSABILI E LUNGIMIRANTI ad aver preso quella decisione per il bene di tutti. Foeza Empoli!!!!!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here