Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Partita valevole per la quarta giornata del campionato di Serie A 2022/23, che si gioca in un orario e in un giorno dalla collocazione inusuale, alle h.18,30 di mercoledì 31 agosto: non c’è davvero più rispetto per i tifosi. Ed infatti molte sono le “assenze giustificate” quest’oggi anche tra i 6.397 abbonati per una partita che mette in palio punti importanti per la salvezza. Non sono molti gli 872 paganti, per un totale di 7.269 spettatori ufficiali. Nel primo tempo è l’Empoli a farla da padrona costringendo il Verona a non superare quasi mai la metà campo e dando l’impressione di fare un sol boccone degli scaligeri, con l’unico torto degli azzurri di non chiudere i giochi prima di un fisiologico calo fisico nel secondo tempo, specie dopo l’ora di gioco, quando è il Verona a cercare con più insistenza la via del gol e che, una volta trovato, continua a spingere. Al gran completo i gruppi Ultras della “Maratona Emiliano Del Rosso”, che appaiono subito piuttosto in forma, intonando diversi cori ben coordinati dai capiultrà.
Gli Ultras empolesi si esprimono davvero su buoni livelli, superiori al loro standard abituale, specie nel primo tempo, quando le pause sono davvero poche, esaltati dal bel gioco, a ritmi forsennati, dell’Empoli. Il gol del vantaggio arriva al 26esimo minuto ad opera di un ragazzo di appena 19 anni, di cui sentiremo senz’altro parlare e che esibisce i colpi di un veterano, Tommaso Baldanzi. Un gol bellissimo che sembra il giusto premio alla spinta continua dell’Empoli e al bel tifo della Maratona, che esplode letteralmente in un boato liberatorio. Ma Baldanzi non aveva fatto i conti col veronese, nato a Livorno, Federico Ceccherini, che, in chiara difficoltà a contenere il gioiellino empolese, ricorre alle maniere forti, con un fallaccio intenzionale che elimina dai giochi al 38esimo minuto quello che fino ad allora era stato il migliore in campo. Da allora Ceccherini, solo ammonito, e malvisto avendo giocato anche nell’odiata Fiorentina dal 2018 all’ottobre 2020, viene sistematicamente beccato dal pubblico empolese quando entra in possesso di palla, tra fischi e cori di scherno. L’ex viola viene opportunamente sostituito nell’intervallo dal tecnico del Verona Cioffi. La Maratona nel secondo tempo continua a incitare piuttosto continuamente gli azzurri, ma verso la fine del match accusa qualche pausa di troppo, dovuta forse anche alla tensione della gara, che però rovina solo in parte la prova molto positiva offerta oggi, coadiuvata dal tamburo e dai consueti bei bandieroni. I veronesi sono circa 60 tifosi “normali”, fino alla mezzora circa, quando finalmente arriva, in netto ritardo, anche il contingente Ultras, che si piazza al centro dello spicchio di Curva Sud più lontano dalla Maratona, ovviamente vivacizzandolo. In totale i veneti saranno circa 200.
Al loro arrivo la Maratona risponde con diversi fischi e gestacci, visto anche e soprattutto lo stretto gemellaggio che li lega ai fiorentini, uno dei più vecchi, forse addirittura il più vecchio, del panorama Ultras italiano. Al termine del primo tempo rimarcano tale legame intonando forte il coro, fischiatissimo, “Firenze, Firenze!”. Il loro tifo li vede agitarsi parecchio, molti sono i cori che partono dal settore ospiti, ma si sentono solo nelle rare pause che offre la Maratona, più che altro verso fine match. Comunque sono da elogiare per la presenza numerica, non male per la collocazione della gara, e per l’impegno che ci mettono. Da loro, vista la fama che godano, era forse lecito aspettarsi qualcosa di più a livello canoro. Il loro tifo, cui fanno da contorno un bandierone con la scritta “Hellas” e diverse bandierine, riesce altresì ad esprimersi su buoni livelli. La rivalità tra le due tifoserie non è poi così marcata e non saranno poi tanti i cori di sfottò che si scambieranno le due fazioni.
Uno sguardo altrove: si gioca di martedì alle 18,30 SASSUOLO-MILAN al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, partita che sulla carta vede favorito il Milan, a cui non riesce il remake vincente dell’ultima giornata del campionato scorso, che dette ai rossoneri lo scudetto numero 19. Oggi lo stadio non è esaurito come allora, ma presenta comunque un buon colpo d’occhio, con la Nord ospite quasi piena. I rossoneri sono piuttosto gasati e buono senz’altro è il loro tifo, fatto di tanti e ben coordinati cori. Gli Ultras sassolesi sono una cinquantina, da lodare per l’impegno anche se si sentono poco; la loro curva presenta ampi spazi vuoti. In buon numero i cremonesi al “Meazza-San Siro” per INTER-CREMONESE, visto soprattutto che si gioca di martedì sera. Si esprimono su buoni livelli anche se, in verità, si sentono poche volte nella bolgia nerazzurra dello stadio, con una Curva Nord interista che è autrice davvero di un buon tifo e di poche pause, di livello la sua prestazione, sia a livello canoro che di colore, col continuo sventolio dei bandieroni.
60.699 spettatori ufficiali per ROMA-MONZA, con la Curva Sud giallorossa che canta con costanza per quasi tutta la partita, salvo qualche calo fisiologico. Le bandiere vengono lasciate chiuse all’inizio per poi essere sbandierate nel secondo tempo. Si conferma la buona vena dei Distinti Sud, che seguono i cori con vigore, il resto dello stadio invece li segue solo a tratti. Circa 250 i monzesi, con quattro bandieroni che vengono sventolati per quasi tutta la partita. A guardarli sembrano darsi da fare anche a livello canoro, ma, per la buona vena dello stadio, non si sentono mai. Davvero tanti i laziali al “Ferraris” per SAMPDORIA-LAZIO, soprattutto se si considera che si gioca di mercoledì alle 18,30, occupando quasi tutto il settore ospiti. Sono invero autori di una buona prova, accendendosi soprattutto nel primo tempo. Ancora una prestazione di grande livello dei sampdoriani, che, specialmente in casa, non sbagliano un colpo. Davvero tanta voce per loro e il consueto continuo sventolio dei bellissimi bandieroni, ingredienti che fanno della Sud una delle curve più in forma del momento. Non moltissimi i fiorentini alla “Dacia Arena” per UDINESE-FIORENTINA, per una trasferta comunque non tra le più agevoli. Lo stadio offre un buon colpo d’occhio con quasi 20mila spettatori ufficiali, il pubblico friulano e i suoi ultras rispondono “presente” con entusiasmo dopo la vittoria di Monza, e il loro tifo sarà di buon livello, anche se comunque nulla di eccezionale. I tifosi viola onorano la trasferta con un tifo che si farà sentire solo a tratti e uno sventolio di bandieroni piuttosto continuo. 35.709 spettatori ufficiali all’”Allianz Stadium” per JUVENTUS-SPEZIA, per una curva juventina che sembra aver ritrovato la voglia di tifare e la giusta vena, anche se le pause con ancora troppe. Gli spezzini, a dire il vero, non sono molti e ci si aspettava qualcosa da una tifoseria che era data in piena forma. Deludono un po’, sia come colore che come cori; da elogiare comunque per l’impegno. Pubblico juventino che fa festa per un’importante vittoria.
Fanno la loro bella figura invece i leccesi al “Maradona” nell’altra gara del mercoledì sera NAPOLI-LECCE, dove sono in alcune centinaia, non sono coloratissimi ma si fanno ben sentire ed alla fine fanno festa per un pareggio alla vigilia insperato. Al gran completo le due curve napoletane che destano davvero una buona impressione. La Curva A espone lo striscione “Avanti Ultras, Curva A Napoli, stile di vita”, mentre la Curva B sfoggia “Fedayn”, “Ultras”, “Area Nord”, “Sud 1996”, “Secco Vive 1991”. Quasi 38mila gli spettatori ufficiali presenti. Daspo di tre anni per un tifoso del Napoli che a Firenze, domenica 28 agosto scorso, è stato sorpreso con un fumogeno e un coltello. Uno dei posticipi del giovedì sera è ATALANTA-TORINO, che può valere il primato. Il nazionale sloveno Josip Ilicic, svincolato, saluta dopo 5 anni di soddisfazioni il popolo bergamasco che gli riserva la passerella d’onore e striscioni quali “Grazie di tutto Ilicic 72”, della Curva Nord, e “Per quei tocchi così magici che ci hanno fatto venire i brividi grazie Ilicic”, firmato Forever Atalanta e Until the end. Gli atalantini sono autori di una prova davvero maiuscola, la Dea schianta il Toro e se ne va in testa alla classifica con 10 punti, insieme alla Roma. La Nord alla fine festeggia anche con qualche fumogeno. I torinisti sono in buon numero e si fanno sentire, seppur a tratti, onorando la grande rivalità esistente tra le due tifoserie fin dagli anni 70. Tra gli striscioni non manca, come a Cremona, “Cairo vattene”, segno che più di qualche tifoso non è rimasto soddisfatto dal calciomercato. L’altro posticipo del giovedì è BOLOGNA-SALERNITANA, col “Dall’Ara” che presenta più di qualche vuoto. I tifosi campani, come al solito, sono in buon numero e fin dall’inizio si fanno sentire. Un gol di Dia all’88° permetterà loro di fare festa e di uscire con un prezioso pareggio da un campo difficile. I padroni di casa sono autori di una prova altrettanto buona, con diversi cori e un continuo sventolio di bandieroni. Come di consueto bella la loro entrata in campo delle squadre, con diversi fumogeni accesi.
Una domanda a freccia: ma te le partite del tifo da dove le segui? I veronesi per me grande prova canora, uno sfracelo di cori uno dietro l’altro con tanta originalità. Al contrario degli Empolesi che come scaletta di cori potremmo fare il copia incolla da 5/6 anni a questa parte. Se bisogna dare dei giudizi bisogna essere un po’ più brillanti direi..