Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Match di centro-bassa classifica quello che va in scena stasera, sabato 16 dicembre 2023, alle h.20,45 all’”Olimpico-Grande Torino”, in una serata piuttosto fredda, davanti a 17.815 spettatori ufficiali, che in realtà sembrano molti meno. L’incontro di stasera è valevole per la 16esima giornata del massimo campionato italiano di calcio 2023/2024. Il Torino, da quando esistono i tre punti a vittoria, è protagonista di una delle partenze più brillanti in A, e viene da cinque punti nelle ultime quattro partite. L’Empoli in campionato ha lo stesso ruolino di marcia: cinque su quattro. Il Torino mette in campo più qualità e al 25° minuto va avanti nel punteggio con un gol di testa di Dùvan Zapata, l’Empoli pareggerebbe dopo qualche minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il gol di Ebuehi viene annullato per questione davvero di millimetri, un fuorigioco visto con la lente d’ingrandimento che lascia delle perplessità. L’Empoli non è comunque in serata, anche se Cancellieri nel secondo tempo avrebbe la ghiotta occasione dell’1-1 ma si fa ipnotizzare da Milinkovic-Savic.
Questi due episodi non vanno giù facilmente ai tifosi azzurri, presenti a Torino in 72, che al gol annullato ad Ebuehi erano esplosi di gioia, salvo poi imprecare contro la malasorte, anche con cori. Gli empolesi si sistemano più che altro in orizzontale, apparendo come “schiacciati” per chi li vede, e sono quasi tutti ultras. Due-tre bandieroni e diverse bandierine coadiuvano il tifo, che viene eseguito in maniera convincente e piuttosto continua. Tanti sono i cori che partono dal settore ospiti ma purtroppo il più delle volte è fiato sprecato, perché vengono sovrastati dal tifo dei padroni di casa. C’è poi da dire che nonostante il sabato sera e la trasferta non proprio dietro l’angolo, c’era da aspettarsi qualche presenza in più a dire il vero: 72 unità sono un po’ poche. Intendiamoci però che sono comunque da elogiare per la tenacia e per il fatto di avere lanciato diversi cori, cercando in tutti i modi di farsi sentire e riuscendoci alcune volte, come in occasione del coro “Empoli Calcio…”. Presente anche oggi l’immancabile pezza dei “Cannoli Azzurri”, davvero ammirevoli. Il livello del tifo azzurro è da considerarsi questa sera abbastanza buono.
La Curva “Maratona” del Torino presenta oggi un buon colpo d’occhio. Con una minicoreografia, semplice ma di stile, vengono celebrati i 40 anni del Gruppo “C.a.s.t. 1983” (Certi Amici Sono Torinisti): due grossi numeri “4” e “0” fatti a palloncino color argento, un bandierone coprisettore del Gruppo, dietro bandiere colore argento e granata e torce accese a mettere in evidenza il tutto. Al centro della curva, al terzo anello, il polemico striscione, ormai consueto, “Solo per la maglia” nei confronti del presidente Urbano Cairo, non molto amato nonostante il buon andamento della squadra. Il tifo comunque è bello e piuttosto potente, incisivo, continuo, quasi instancabile. Dopo il gol la curva esplode con il coro “Siam venuti fin qua, siam venuti fin qua, per vedere segnare Dùvan…”, poi parte un “Alé alé alé Toro alé…”. E’ il momento migliore del tifo granata. Ma poi ce ne saranno tanti potenti pressappoco in egual modo di cori. In Curva “Primavera”, la Sud per intenderci, staziona in basso un gruppo di ragazzi, senza segni di riconoscimento, sotto allo striscione “Mods-piazza Statuto”. La tifoseria granata si conferma come una delle migliori in circolazione. Il cuore Toro non tradisce neanche stavolta. E’ bello vedere la “Maratona” spesso in movimento. Il livello del suo tifo è da considerarsi stasera più che buono.
Uno sguardo altrove: L’anticipo del venerdì sera è GENOA-JUVENTUS. Gli Ultras juventini riempiono nel suo intero il settore ospiti, sventolano numerosi bandieroni ma è dura per loro farsi sentire. Al piano inferiore si notano i gruppi “Torino”, “N.C.S.” (Noi Ci Siamo), “Identità”, “Gruppo Storico” e lo striscione “15-12-2006 Ale e Ricky sempre con noi”, in ricordo di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri morti annegati a 17 anni in un laghetto a Vinovo, facenti parte delle giovanili della Juventus. Al piano superiore gli striscioni più visibili sono “Nord Est”, “Milano”, “Genova”, “Ivan e Andreone con noi” e la gigantografia di Ale e Ricky. Bella coreografia della Gradinata Nord genoana: al piano superiore un bandierone copricurva a sfondo rossoblù con al centro impresso un enorme grifone, in cima accesi diversi big-flash e bandiere bianche con la croce rossa, simbolo di Genova ai lati, in balaustra lo striscione “Forza vecchio cuore rossoblù”; di sotto un bellissimo sventolio di tantissimi bandieroni nel parterre in basso e più su un lenzuolo coi colori di Genova che copre la Gradinata da sinistra a destra, con nella parte rossa centrale la scritta bianca “F.C. Genoa 1893”. Il tifo durante la partita sarà ad alto volume, davvero forte, con poche pause. Stadio quasi sold out, il pari finale sembra accontentare più il Genoa. L’anticipo del sabato alle 15 è LECCE-FROSINONE, coi ciociari che occupano quasi tutta la parte inferiore del settore ospiti, sono in 210, sventolano alcuni bandieroni, hanno dei bei stendardi. Sopra l’unico striscione che li rappresenta in trasferta “Nessuna resa”, mettono la pezza “Assenti presenti”. Espongono un’altra pezza, “Serena vive”. Come tifo però non destano una grande impressione. Leccesi che sono autori di un bel tifo, molto belli i cori, Curva Nord piuttosto colorata con stendardi e striscioni di buona fattura. Allo scadere il Lecce segnerà il gol del 2-1 e sarà festa grande. 23.645 spettatori ufficiali.
Alle 18 del sabato c’è NAPOLI-CAGLIARI. E’ vietata la trasferta ai tifosi cagliaritani residenti in Sardegna, quindi mancano gli Ultras anche se i presenti fanno quadrato. Quelli napoletani ricordano la scomparsa di Antonio Iuliano, avvenuta mercoledì 13 dicembre scorso, bandiera del Napoli, di cui ha vestito la maglia 394 volte, condite da 26 reti, dal 1962 al 1978; in veste di dirigente della società partenopea fu il principale protagonista dell’acquisto di Diego Armando Maradona nel 1984. Striscioni in sua memoria: “Bandiera fiera della Napoli vera…sventolerai nel cuore della tua gente…Totonno Iuliano, eterno capitano! Curva B”; esterno stadio: “Mio padre parlava di un capitano con la forza di un gigante, da dirigente ci regalasti il più grande! Addio Totonno…eroe napoletano! Curva A”. In città srotolata la scritta “Torna l’ansia prepartita…dai Pablo è finita questa cazzo di diffida! Resa Zero Curva A”. Striscione di scherno “Beee…” verso i tifosi cagliaritani, sotto lo stendardo “NB Napoli Balla”. Il tifo si esprime su livelli abbastanza alti, buoni ma comunque niente di trascendentale. Si fa festa per un’importante vittoria. Il lunch-match della domenica è MILAN-MONZA, che vede i monzesi presenziare davvero in buon numero, anche se dalla loro c’è orario, giorno e distanza irrisoria. Prendono circa metà del settore ospiti, ma li si sente solo a sprazzi. I milanisti, reduci dalla trasferta di Newcastle in Champions League del 13 dicembre scorso, si fanno apprezzare come sempre con un bel tifo e un bellissimo sventolio dei bandieroni. Il loro tifo “copre” quello dei monzesi. Vittoria piuttosto facile (3-0). Spettatori ufficiali: 70.538. Alle 15 domenicali si gioca FIORENTINA-VERONA. Le due tifoserie sono legate da uno storico, solido gemellaggio dal 1978, dopo che vi erano state botte da orbi. I veronesi, che occupano per intero uno spicchio di settore ospiti, mostrano lo striscione “Ciao Mikito Hellas Army” (con “Mikito” scritto in viola), un ultrà fiorentino scomparso prematuramente, poi sono autori del loro buon tifo, senza strafare. La Curva Fiesole è oggi abbastanza in forma e molto colorata, con una gran bella sbandierata e sciarpata all’ingresso delle squadre. Salutano la squadra felici per la vittoria. Spettatori ufficiali: 26.311.
Altra partita che si gioca alle 15 è UDINESE-SASSUOLO, con gli emiliani che per le loro abitudini, e venendo anche dalla trasferta di Cagliari di lunedì 11 dicembre, a Udine non sono così pochi, diciamo circa 45, non dimenticando che hanno dalla loro orario e giorno ad hoc, e distanza non certo proibitiva. Gli udinesi fanno un tifo certamente migliore, ma potrebbero fare anche di più, soprattutto in termini numerici. Sono comunque ben colorati ed hanno dei bandieroni belli. Pareggio in rimonta del Sassuolo che certamente li soddisfa poco. Spettatori ufficiali: 20.490. Alle 18 si gioca BOLOGNA-ROMA. Bolognesi che ricordano l’ex mister rossoblù Sinisa Mihajlovic ad un anno dalla sua scomparsa avvenuta a soli 53 anni: sbandierata davanti la Curva “Andrea Costa”, fumogenata a risaltare lo striscione “”Il tuo ricordo è un modo d’incontrarsi, il tuo sarà indelebile, ciao Sinisa” e sopra sulla destra guardando la curva “Sinisa sempre nel cuore”, con vicino una sua gigantografia, un altro striscione recita “Ciao Guerriero”. La tifoseria bolognese e la squadra vanno di pari passo, la stagione è eccellente per entrambe e si sogna a occhi aperti l’Europa. Anche oggi tifo bello e bellissima la sciarpata. Forte tensione nel prepartita, scontri tra tifosi, le forze dell’ordine devono intervenire per evitare il peggio ma pare che due-tre pezze romaniste siano venute in mano bolognese, tra cui “R.N.P.” (Roma Non Perdona) e “Gate XXII”. Romanisti in tanti, almeno 3.500, senza scorta, tanti fumogeni gialli e rossi, bella sciarpata, tifo per la verità un po’ tiepido, incassano una brutta sconfitta. Posticipo della domenica sera e match clou della 16^ giornata è LAZIO-INTER, che si gioca davanti a 55.000 spettatori circa. Tra le due tifoserie esiste un fortissimo gemellaggio risalente agli anni ’80, oggi rinnovato con una sbandierata in campo nel prepartita, suggellato anche fuori dal campo e con uno striscione in Curva Nord “Internazionale”, bel gioco di parole. Anche i laziali ricordano Mihajlovic, che ha vestito la casacca biancoceleste dal 1998 al 2004 (126 presenze in A con 20 gol), con un bandierone col suo volto e lo striscione “Sinisa sempre con noi”. Tanti i bandieroni laziali in Curva Nord e nel Parterre di Tribuna Tevere. Ogni volta che l’ex laziale Francesco Acerbi tocca la palla lo stadio fischia. Laziali reduci dalla trasferta di Madrid con l’Atletico in Champions del 13 dicembre scorso. Gli interisti occupano tutto il settore ospiti e un buon pezzo di curva Sud. Sono piuttosto colorati, anche con stendardi di Gruppi tipo “Rebelot Army” e “Scompiglio Meneghino”, e specie dopo lo 0-1 di Lautaro Martinez e lo 0-2 di Thuram, appaiono decisamente meglio dei laziali. Verso la fine cori “…E se ne va, la capolista se ne va” e “Chi non salta è rossonero”. Vittoria importante che viene degnamente festeggiata e che porta i nerazzurri a 41 punti, a +4 sulla Juve. Per questioni di tempistica non viene trattata ATALANTA-SALERNITANA
Complimenti ai 72 presenti davvero GRANDI.
Molto meno grande vedere un giocatore azzurro andare a dare la maglia nella curva del Toro di fianco al settore azzurro !!!! sicuramente era un suo parente/amico, basterebbe un pò di buon senso ma vedo che purtroppo non ce n’è e quindi spero vivamente che sia la società a metterci mano.
Ma stai scherzando???!!!
Cosa ci sarebbe di male in un gesto del genere, me lo spieghi.
Sarebbe bello che giocatori di tutte le squadre donassero la maglia anche ai tifosi avversari in alcune occasioni.
E se fosse stato un parente /amico cosa doveva fare: avvisare prima noi?…
E meno male abbiamo la scuola del tifo che dovrebbe insegnare i valori dello sport.
Si scambiano la maglia tra avversari, non vedo il problema se un nostro calciatore la dona ad un simpatizzante di un altra squadra.
Bravo 👏👏👏 👍cuorematto.
No non scherzo affatto è il mio pensiero, nessuno proibisce di fare niente a nessuno ma se permetti prima passi dai tuoi tifosi (dato che sei a due metri da loro) a dare qualcosa e poi dai la maglia ai tuoi amici nella curva di chi vuoi !! farebbero più bella figura dain retta.
Bravo cuorematto
Sempre forza Toro.
Ringrazia la nocca di Ebhuei granata
Ma come mai voi Empolesi siete gobbi amici dei gobbi?
Poeracci.
Siete la peggiore curva della serie A, da più di 20 anni.
O come mai a Torino ci sono piu’ Torinesi gobbi che granata?
che tristezza
Torinesi? Terronesi vorrai dire!
Sie..questo tu lo pensi te